giovedì 28 febbraio 2013

Una cartolina da.. Chatillon (Aosta),A postcard from .. Chatillon (AO),Eine Postkarte aus .. Chatillon (AO)

Ponte romano e ponte nuovo sul torrente Marmore, Roman bridge and the new bridge over the river Marmore, Römische Brücke und die neue Brücke über den Fluss Marmore

mercoledì 27 febbraio 2013

Passeggiando per Ravenna incontrerete….la Basilica di San Vitale



Ravenna è una bella città da visitare non solo per l’arte ma anche per la gastronomia, percorrendola ci si trova davanti alla Basilica di San Vitale, capolavoro dell’arte paleocristiana e bizantina un vero capolavoro dell’architettura ravennate. Il visitatore, all’interno, potrà ammirare le belle decorazioni della volta, che è divisa in quattro vele, di festoni di foglie e frutti e al centro l’Agnello Divino su sfondo stellato. Sulla sinistra si trovano scene relative ad Abramo e a suo figlio Isacco come la scena dei messaggeri divini che annunciano ad Abramo, molto vecchio, la nascita di un figlio. Sulla destra, invece, viene proposta la scena di Abramo che deve sacrificare il figlio poiché Dio l’ha messo alla prova di ubbidienza. Nel semicatino dell’abside è raffigurata la scena della Teofania, al centro c’è un giovane Redentore, vestito di porpora, che siede su un globo azzurro tra due arcangeli, sulla destra è raffigurato il Vescovo Ecclesio, fondatore della Basilica, che presenta il modello della costruzione. Ci sono altre rappresentazioni che abbelliscono l’interno della Basilica come quella dell’imperatore Giustiniano, di Massimiano vescovo della città e dell’imperatrice Teodora. Un’altra caratteristica sono i capitelli, la forma del tronco è a piramide rovesciata e leggermente rigonfia e sono decorati da un nastro di foglie, ramoscelli e fiori che richiudendosi tra loro formano una croce. Il visitatore si troverà ad ammirare altri capolavori, il suo sguardo sarà catturato dagli alti spazi e dagli affreschi barocchi della cupola ma se appena appena guardasse il pavimento del presbiterio, di fronte all’altare, vedrebbe un piccolo capolavoro: un labirinto un po’ speciale. Infatti piccole frecce partono dal labirinto e attraverso un percorso portano verso il centro della chiesa, una volta completato si può alzare gli occhi verso l’altare e contemplare i mosaici più belli della cristianità. Il labirinto, nei primi anni della cristianità, spesso era il simbolo del peccato e del percorso verso la purificazione. Tempo a disposizione permettendo vale la pena visitare il Mausoleo di Galla Placida, voluto dall’imperatore Onorio in memoria della sorella. Non lasciamoci ingannare dalla semplicità esterna perché nell’interno si trovano, in pochi metri quadrati, i più antichi e splendidi mosaici di Ravenna. Il tema di questi mosaici è la vittoria della vita sulla morte in tema all’edificio funerario; alzando gli occhi verso la volta si rimarrà colpiti dal cielo stellato riprodotto e che sicuramente il visitatore non scorderà facilmente. Questo e altro Ravenna riserva a chi vuol conoscere una città che non ha nulla da invidiare alle città più note e visitate.

martedì 26 febbraio 2013

Un weekend a.. Parco “Fontaine Saint-Ours (Aosta)


Il Parco Fontaine Saint Ours ha lo stesso nome dell’onomina fontana a cui una leggenda attribuisce un origine miracolosa. Si racconta che Sant’Orso avrebbe fatto scaturire, nel periodo di siccità, l’acqua da una roccia con il suo “Bourbon”. L’area del Parco è molto vasta con una struttura verde eterogenea e che si suddivide in varie parti. Un comodo percorso pedonale si snoda all’interno del Parco. La zona è suddivisa in: area a latifoglie, area a conifere, ara naturale a  Ailanti, area a canneto, il laghetto e la toilette per animali. Percorrendo questo sentiero verde si noteranno 25 generi di piante e cespugli comprendenti , a loro volta, 40 tra specie e varietà. Nella zona centrale si trova un piccolo stagno con la fontana “Fontain Saint-Ours”. Da ricordare: gli ulivi, la quercia da sughero, il ginko biloba e alcune betule. Nelle vicinanze dello stagno si trova il pannello per il riconoscimento delle varie piante, un impianto d’illuminazione permette di visitare il parco anche nelle ore notturne.

                   
         

A weekend in Park .. "Fontaine Saint-Ours" (Aosta)



The park Fontaine Saint Ours has the same name of the anonymous fountain from which a legend atribuisce a source miraculous. It is said that the saint Ours would result, in a quad of drought, water from the rock with his "Bourdon". The park is very wide with a green structure heterogeneous, is composed of various parts. A nice pedestrian path winds through the park. The surface is divided into: area in hardwoods, conifers area, natural area in Ailanti, reed bed area, the pond and the toilet for animals. Along this path you will see green 25 kinds of plants and shrubs including, in turn, between 40 species and varieties. To remember the olive trees, cork oak, the ginko biloba and some betule. In the central area there is a small pond with a fountain "Fontaine Saint Ours. Near the pond is the panel for the recognition of plants, a lighting system, which enhances the main plants can also visit the park at night.

Cartolina da.... Milano - Postcard from ... Milan-Tarjeta postal de Milán

Castello   Sforzesco (Milano) Castle Sforzesco (Milan)

lunedì 25 febbraio 2013

Una cartolina dai...Musei Vaticani (Roma)

Profeta Ezechiele - la creazione di Adamo - il sacrificio di Noè - il giudizio universale (particolare)- veduta della volta - la creazione di Eva - il peccato originale - sibilla libica-
Edizioni Musei Vaticani

domenica 24 febbraio 2013

Cartolina da Roma - Postcard from Rome -Tarjeta postal de Roma- Postkarte aus Rom

              Veduta di Castel Sant'Angelo - Vista de Castel Sant'Angelo - View of Castel Sant'Angelo

sabato 23 febbraio 2013

Cartolina da Venezia- Postcard from Venice

Palazzo Contarini - Scala detta del "Bovolo"

Contarini - Scale-called "Bovolo"

A week in the ... National Park Sirente - Velino (L'Aquila)


The Park area is extensive including various municipalities in the cover it is possible to admire the nature, wildlife, vegetation and flora and archaeological sites. During the visit to the park you will be astonished by the variety of animals that live in this habitat, such as the bear bite, roe deer. Among the birds, you can admire the hawk, raven. To visit also the Caves of Stiffe Plans Pezza. Since not all the routes are signposted, you should consult the guides of the Park, the headquarters is located in Via XXIV Maggio Rocca di Mezzo (L'Aquila). During this long trip, towns or refreshments, you can taste the food, sometimes simple, but tasty tradition-bound local tradition.

Una settimana nel…Parco Nazionale Sirente – Velino (L’Aquila)


L’area del Parco è molto estesa comprendendo vari comuni, nel percorrerla si può ammirare la natura, la fauna, la vegetazione e la flora, le aree archeologiche. E’ un’area di passaggio e collegamento tra l’Adriatico e il Tirreno, inoltre è stato abitato sin dall’antichità come testimoniano i reperti archeologici. Il Parco si suddivide in tre settori, ciascuno caratterizzato da aspetti e particolari unici.  Nell’Altopiano delle Rocche, d’origine carsica, c’è la presenza di antichi ghiacciai, di boschi di faggio, pascoli e prati che caratterizzano la zona. La Marsica settentrionale è solcata da profondi incisioni di origine glaciale come le Gole di Celano, la Valle di Teve, nel posto sbocciano rare specie di piante. La Valle dell’Aterno e la Valle Subequana è percorsa dal fiume Aterno scorrendo nella valle fluviale, il pioppo nero e i salici crescono ai bordi delle sponde, nelle valli si trovano anche reperti storici – archeologici. Infatti queste testimonianze si possono trovare nell’area dell’antica colonia romana  Alba Fucens, il Castello di Rovere a Rocca di Mezzo, la villa imperiale a San Potito Ovindoli. Durante la visita al Parco si rimane stupiti per la varietà di animali che vivono in questo habitat, come l’orso morsicano, il capriolo, il cervo, il gatto selvatico. Fra gli uccelli si ammirano lo sparviero, il corvo imperiale, , il fringuello alpino e l’averla piccola. Tra gli anfibi ci sono la raganella italica,, la salamandra dagli occhiali, il tritone appenninico.  Da visitare, inoltre, le Grotte di Stiffe, i Piani di Pezza, il centro di visita Museo del cielo e quello del camoscio e area faunistica. Poiché non tutti gli itinerari sono dotati di segnaletica, si consiglia di rivolgersi alle guide del Parco, la sede si trova a Via XXIV Maggio Rocca di Mezzo (L’Aquila). Durante questa lunga gita, nelle cittadine o ristori, si può assaggiare la gastronomia, alcune volte semplice, ma saporita legata alla tradizione locale.

Una cartolina da...Rocca di Botte (L'Aquila )


Passeggiando tra i vicoli di Rocca di Botte (AQ), scattata da me
Walking through the alleys of Rocca di Botte (AQ), taken by me


venerdì 22 febbraio 2013

Visitando Roma troverete….l’Arco di Costantino o di Tito


Il turista che guarda l’Arco di Costantino, con molta attenzione, troverà una parte di storia romana scolpita che lo riporterà indietro nel tempo. L’Arco fu realizzato dal Senato romano per onorare la vittoria dell’imperatore su Massenzio, nella battaglia di Ponte Milvio, nel 312 d. C. L’iscrizione originale, apposta sull’attico rivolto verso il Colosseo, conferma che, l’Arco, fu dedicato da Domiziano al padre Vespasiano e al fratello Tito e riporta: “Senatus/ populusque romanus/ divo Tito divi Vespasiani f(ilio) Vespasiano Augusto” (il Senato e il popolo romano al divo Tito, figlio del divino Vespasiano, Vespasiano Augusto). L’Arco di Costantino fu costruito adoperando materiali d’opere più antiche il cui risultato è un vero collage di periodi diversi, si rifà all’Arco di Settimio Severo del Foro Romano. I bassorilievi, i pannelli, i ricchi cassettoni, le iscrizioni ci propongono specifici momenti storici di battaglie e vittorie romane. I bassorilievi, risalenti al periodo di Troiano, Adriano, Marco Aurelio, Costantino, riportano sacrifici agli dei, scene di caccia, divinità fluviali, le statue dei Daci fatti prigionieri. Un pannello interessante, con 8 rilievi rettangolari altri oltre 3 metri, rappresenta scene della vittoria di Marco Aurelio contro i Quadi e Marcomanni. Importanti sono i due grandi pannelli a rilievo, nell’interno dell’Arco, che celebrano le vittorie riportate in Giudea nel 71 d. C. con la distruzione di Gerusalemme. Nell’interno dell’arco, a sud, il pannello rappresenta il corteo nell’atto di entrare trionfante in città, si notano dei portantini recanti le spoglie del Tempio di Gerusalemme, si notano anche le trombe d’argento e il candelabro tipico degli ebrei a sette braccia. Mentre il pannello, posto sull’altro lato, rappresenta il trionfo di Tito, la dea Roma che conduce i cavalli mentre la Vittoria, sul carro, incorona l’imperatore. Al centro della volta si vede Tito a cavalcioni  di un’aquila che lo trasporta verso il cielo, divinazione tributata all’imperatore dopo la sua morte. Varie iscrizioni in latino completano questo capolavoro tramandato per ricordare la grandezza di Roma e dei suoi imperatori.

giovedì 21 febbraio 2013

Una cartolina da...Roma

Particolare dell'Arco di Tito

Un weekend a.. Monte Gelato


Lungo la statale che unisce Mazzano Romano alla Cassia si trova Monte Gelato, uno dei luoghi più significativi della Valle del Treja.  Questo posto è costituito da una torre, da una mola, dalle cascate formate dal fiume Treja vicino ad uno strato di tufo chiamato “piperno”. Queste acque generano delle cascate, pozze, un laghetto  e cascate, la più nota è quella di Monte Gelato. La bellezza naturale del territorio di Mazzano Romano è protetta dall’istituzione del Parco del Treja dove si trovano molte varietà di alberi come pioppi, olmi e salici; la fioritura di orchidee, pervinca, narcisi, primule e mammole rendono pittoresco questo luogo. La diversità della fauna và dalle nutrie alle granchi di fiume, ai vari volatili come la ballerina bianca e gialla, l’usignolo di mare e il martin pescatore. In questa zona si trovano anche il tasso, la volpe, la donnola, il picchio e la ghiandaia; nelle vicinanze sostano il gufo, il barbagianni, la civetta e coppie di aironi. Tutta l’area è visitabile a piedi o a cavallo seguendo i percorsi stabiliti, la sede del parco si trova nel centro storico di Mazzano Romano. Anche questa cittadina può essere visitata dopo una pausa pranzo con la gastronomia locale. Vi si accede da un arco d’ingresso a volta, inglobato nel Palazzo baronale, la cinta muraria fortificata (XVII sec.) racchiude costruzioni di epoche diverse, da visitare i resti dell’antica chiesa di San Nicola. Un piccolo museo parrocchiale custodisce vari oggetti liturgici, un trittico del XV sec. raffigurante il Salvatore benedicente e, ai lati, San Nicola di Bari e San Benedetto. Visitare Monte Gelato e il parco vuol dire ritemprarsi dallo smog cittadino ammirando nello stesso tempo una natura incontaminata.

Cartolina da...Monte Gelato (Mazzano Romano, Roma)

Veduta di una delle cascate

mercoledì 20 febbraio 2013

Cartolina da...Pienza

Ph. "I promessi viaggi", 2006
Palazzo Comunale di Pienza, il centro di maggior importanza artistica della Val d'Orcia, nel cuore della Toscana...

lunedì 18 febbraio 2013

Una cartolina da...Pila

Panorama

Un soggiorno a… Siracusa


 Il centro storico di Siracusa è situato nell’isola di Ortigia, che ospitò i primi insediamenti già nel XIV sec. a. C, nel tempo furono i Normanni a riscoprire la città e fu Federico II di Svezia che la fortificò con la costruzione del Castello Maniace. La città fu distrutta dal terremoto del 1693 e fu ricostruita con edifici rifacenti al barocco. Da visitare il Tempio di Apollo (VI sec. a.C.) antico tempio dorico, la Fonte Aretusa (1843) a forma circolare, ricorda il  mito della ninfea Aretusa, ricca di piante di papiri, l’Anfiteatro Romano (III- IV sec. d. C.) scavato nella roccia a forma ellittica, il Castello Maniace. Una visita alle Catacombe con lunghe gallerie dove si trovano loculi e tombe dei martiri, le Catacombe S. Giovanni e la Basilica di San Marziano sono visitabili, per le visite attenersi agli orari stabiliti. Siracusa si può visitare seguendo l’itinerario greco-romano, paleocristiano, medioevale, barocco ed otto-novecento per ammirare meglio la città. Nel Museo Archeologico Nazionale tra le varie opere esposte è da ricordare la Gorgone, animale alato e orrendo, la leggenda narra che  il suo sguardo impietriva gli uomini e che il suo sangue ridava la vita  ai morti. La Venere Andiomene o Landolina chiamata così perché fu scoperta da Saverio Landolina, archeologo. La statua, una copia romana dall’originale greco (II se. a.C.) è acefala (senza testa) e senza un braccio, è ornata da un drappeggio ondoso che regge con la mano, a destra in basso si nota una divinità greca del mare in simbiosi con il drappo. Da tenere presente che una copia della Venere Landolina si trova nel Museo Archeologico di Venafro (Molise) ed è completa di testa e braccio, di lato si trova un delfino come se fosse stata una decorazione di fontana. La festa patronale, altre manifestazioni e la gastronomia rende piacevole il soggiorno a Siracusa.

sabato 16 febbraio 2013

Un soggiorno a… Napoli


Napoli, dalle origini antichissime, rivive la sua storia nei suoi monumenti, piazze, chiese e palazzi; nel visitare la città si può seguire l’itinerario barocco, rococò, medioevale e rinascimentale. Napoli si può definire un museo all’aperto offrendo al visitatore, nel suo passeggiare, una visuale cittadina dal fascino particolare e perenne. Nel Duomo, con opere importanti, si trova la Cappella di San Gennaro o del Tesoro (1608-1637) dove si venera il sangue miracoloso del martire e patrono della città; la chiesa di Santa Chiara (1310-1328), dopo il bombardamento, del 1943 è stata restaurata tenendo conto della struttura gotico-provenzale. Importante è anche il Chiostro delle Clarisse, con maioliche policrome con scene campestri, fiori e frutta, e il Museo dell’Opera di Santa Chiara. Da vedere inoltre Palazzo Reale (1600), la Galleria Umberto I (1887), Il Museo Archeologico, la chiesa di San Francesco di Paola (1817-1846) ispirata al modello del Pantheon, la Certosa di San Martino (XIV sec.). Non è possibile, in poche parole, descrivere altri monumenti di Napoli ma almeno vanno ricordati due posti altrettanto importanti: Castel Nuovo o Maschio Angioino (1279-1282) fatto erigere da Carlo d’Angiò e ricostruito da Alfonso I d’Aragona nel 1443 da vari scultori del Rinascimento, nell’interno c’è la Cappella Palatina e la Sala dei Borboni. Il Museo e Galleria Nazionale di Capodimonte dove tutto intorno si estende il Parco di Capodimonte, ex riserva di caccia dei Borboni, con una vegetazione secolare. La Reggia fu fatta costruire da Carlo di Borbone nel 1738, nelle sue sale, tra le altre opere, si possono ammirare le collezioni di pittura, sculture, maioliche e la Galleria dell’Ottocento. Da non dimenticare di mangiare la famosa pizza margherita da Brandi, antica pizzeria a salita S. Anna di Palazzo (angolo via Chiaia). La pizzeria conserva un documento del giugno 1889 a firma di Galli Camillo, per ringraziare i proprietari per la pizza preparata per la regina Margherita. Una visita anche a San Gregorio Armeno la celebre via degli artigiani del presepe, in queste botteghe si possono trovare presepi e statuine artigianali, come gli oggetti meccanici tipo fontana o gruppi di pastori in movimento, le statuine dipinte a mano o con vestiti cuciti a mano, oppure statuette (meglio definirle caricature dei politici o giocatori) ma anche oggetti scaramantici spiritosi. Napoli tra sacro e profano rimane sempre una città ridente e canora.

Una cartolina da...L'Aquila

Fontana delle 99 cannelle

giovedì 14 febbraio 2013

Una Cartolina da... Alberobello (Bari)

Panorama di Alberobello

Un soggiorno a Leporano, Sauro e Gandoli (Taranto)


Questi luoghi, oltre ad esser posti di villeggiatura, sono importanti per le recenti scoperte archeologiche assai importanti. Lungo il litorale a sud-est di Taranto ci sono diversi complessi, uno al di sopra dell’insenatura di Gandoli l’altra sul pianoro di Saturo, Inoltre, nell’area del Parco di Saturo, ci sono resti di una villa romana (XVI sec.). Leporano affonda le sue origini molto lontana nel tempo; durante il governo del Vicerè, a partire dal 1560, fu realizzato un vasto complesso di torri lungo la fascia costiera da Taranto a Punta Presuti per difendersi dai pirati. Di queste costruzioni ne sono rimaste poche tra cui la Torre Saturo sul promontorio che divide Porto Pirrone da Porto Sauro, vicino alla Villa romana (III se.) e parte del Parco Archeologico. Percorrendo sempre la fascia costiera, nell’area a sud-est di Taranto, si scopre un mare cristallino, una natura incontaminata di tipo mediterraneo, reperti archeologici. Inoltre è molto interessante il fenomeno delle polle sotterranee, alcune delle quali alimentano i due laghetti che danno vita al corso d’acqua chiamato Barraco. Per chi preferisce vacanze al mare potrebbe andare a Gandoli frazione/ località di Leporano. Immerso nel verde e bagnato dal mare Jonio si trova Lido Gandolfi, dove le comodità si uniscono al bel paesaggio circostante. Le sue strutture ne fanno un ottimo posto per vacanze tranquille pur offrendo servizi di qualità come la ristorazione, cinema e sport. Infatti il lido offre una varietà di attività sportive come mini club, tennis, beach volley. Volendo si possono visitare i dintorni, gustare la gastronomia locale ed assistere, anche a Taranto, alle feste patronali o feste tradizionali secondo gli usi e costumi locali.

mercoledì 13 febbraio 2013

Un weekend a... Terni


Terni è una cittadina che ha origini umbro- sabine pre romane conservando i reperti nel Museo Archeologico nel ex area Siri Caos, diventa municipio romano e conserva tutt’ora le mura e l’anfiteatro vicino al Duomo.
 La città conserva alcuni edifici medioevali, il santuario di San Francesco e la chiesa di San Salvatore rinascimentali, mentre la Cattedrale è del seicento e nel centro storico vi sono palazzi nobiliari.




Oltre alla visita alla città è interessante andare a vedere le Cascate delle Marmore, situata nell’area protetta del Parco Fluviale della Nera, parco di pregio ambientale, naturalistico e anche scenografico per la bellezza delle sue cascate con il suo spettacolare salto di 165 metri nel sottostante fiume Nera. La Cascata risale al 271 a.C., ed è un’opera  d'ingegneria romana che servì a favorire il deflusso delle acque del Velino, responsabili di frequenti e disastrose inondazioni e della trasformazione di vaste aree. In epoche successive e fino al Rinascimento, vennero compiuti ulteriori lavori di rifacimento fino all’attuale aspetto; all’interno dell’area della Cascata delle Marmore è possibile percorrere 6 sentieri tracciati e segnalati che permettono al visitatore di osservare la Cascata da punti di vista panoramici di suggestiva bellezza. Si possono, inoltre, praticare diversi sport come rafting, canoa, kayak. 


Ai primi secoli del Cristianesimo risale la figura di San Valentino, vescovo di Terni e protettore degli innamorati di tutto il mondo, le cui spoglie sono venerate nella basilica sul colle appena sopra il centro cittadino. San Valentino, Vescovo e martire, nacque a Terni alla fine del II secolo, fu consacrato Vescovo da San Feliciano che ne aveva ricevuto il benestare dal  Papa San Vittore.
Secondo alcune fonti, Claudio II  imperatore romano del III sec., proibì ai giovani di sposarsi così Valentino, come sacerdote, sposava in segreto i fidanzati e per questo motivo fu messo a morte il 14 febbraio 269 divenendo così il patrono degli innamorati. 



Un altro particolare che viene riportato è quello che S. Valentino amasse le rose e che le regalasse alle coppie di fidanzati come buon augurio. Tra le varie storie riportate la più conosciuta, tra leggenda e storia, è quella della rosa della riconciliazione tra Sabino e Serapia; oggi la festa di San Valentino è celebrata ovunque come protettore degli innamorati e a Terni nel mese di febbraio si svolgono manifestazioni di vario genere tra cui “Gli eventi valentiniani” in suo onore in quanto patrono della città e santo dell’amore.


Una cartolina da...Fontecchio (L'Aquila)

Fontana trecentesca

martedì 12 febbraio 2013

Cartolina da... Montepulciano

Panorma di Montepulciano e il Tempio di San Biagio

Un soggiorno a... Parma


Le origini di Parma sono antichissime, fu soggetta dal XIV al XVI sec. ai Visconti, agli Sforza, ai Francesi, ai Borboni e al Papato, fu ducato nel 1545 di Pier Luigi Farnese dinastia che regnò per quasi due secoli. E’ una città ricca di monumenti, opere preziose d’arte, con tradizioni culturali proprie dall’arte (Benedetto Antelami, Correggio, Parmigianino) alla lirica (Verdi, Toscanini, Ildebrando Pizzetti) e tradizioni popolari. Durante la visita alla città si può visitare:

Il Duomo romanico fu costruito tra il 1060 e il 1073 e restaurato dopo il terremoto del1117, il campanile invece è di gusto gotico costruito tra il1284 e il 1294; nel suo interno si ammira, tra le altre opere, la stupenda cupola con l’Assunzione affrescata dal Correggio e la Deposizione opera scultorea di Benedetto Antelami. S. Giovanni Evangelista è un edificio rinascimentale anche qui la cupola ha affreschi rappresentante il Transito di S. Giovanni col Cristo che scende in gloria fra gli Apostoli, lavoro del Correggio nel 1520-1521 ma anche il Parmigianino eseguì affreschi notevoli. Da visitare i chiostri rinascimentali e l’antica spezieria benedettina. Palazzo della Pilotta costruito su tre vasti cortili e voluto dai Farnese tra il 1580 e il 1620, oggi vi è la Biblioteca Palatina, il Museo Nazionale Archeologico, la Galleria Nazionale che raccoglie opere del Beato Angelico, Correggio, Leonardo, Parmigianino, El Greco, Van Dyck, Tiepolo, opere fiamminghe. Il Palazzo Ducale, oggi sede del Comando dei Carabinieri, data la costruzione tra il 1561 e il 1564 su progetto del Vignola, con il suo bellissimo giardino. Da vedere inoltre il Museo Lombardi con i cimeli di Maria Luigia e Napoleone, il Museo etnografico e cinese, la Chiesa di San Sepolcro, la casa natale di Toscanini. Parma è conosciuta anche per la gastronomia, specialmente per i salumi come il culatello di Zibello, il prosciutto di Parma, la culaccia simile al prosciutto, il salame di Felino e la coppa, da non dimenticare il saporito parmigiano; per chi è appassionato d’arte o per chi ama la buona tavola, o per tutti e due i motivi, questo è il posto giusto per un soggiorno.

Una cartolina da...Parma

Palazzo Ducale

lunedì 11 febbraio 2013

Segue una settimana in… provincia di Varese


                                                   Jerago con Orago e il Castello Visconteo

Questo castello è una delle più grandi e meglio conservate fortezze nel territorio varesino e l’odierna struttura risale al XII sec., ma nella cappella di S. Giacomo ci sono affreschi risalenti, forse, ai sec. IX- X. Ci furono ampliamenti nel XIV sec. con nuove costruzioni e nel 700 è stato adattato a residenza privata, nell’interno i soffitti sono decorati e ampie finestre permettono una bella visuale al paesaggio.

                                                 Somma Lombardo e il Castello Visconti di S. Vito

Il castello fu costruito nel XIII sec., fu abitato dai Visconti sin dal 1251 e nel 600 fu modificata una parte della facciata ovest. Gli interni del castello furono rifatti secondo il gusto barocco con affreschi  seicenteschi forse della scuola dei Procaccini. Nel castello sono riunite varie collezioni come la collezione ornitologica con 360 uccelli impagliati, una raccolta d’armi e armature del 500 provenienti dalla Spagna  e una ricca e bizzarra raccolta di piatti da barba nella Sala delle Stagioni.

                                                 Le Torri

Sempre nella provincia di Varese ci sono le seguenti torri: Torre di Pogliana a Bisuschio, Torre di Tordela a Casale Litta, Torre della Pezza a Induno Olona, Torre Fuga di Voldomino a Luino, Torre di Pino  Lago Maggiore, Torre della Vittoria a S.Maria del Monte di Varese, Torre dei Biumi a Biumo di Varese, Torre Barza a Ispra, Torre Claudia di Voldomino a Luino.

 

Cartolina da Cislago (Varese)

Castello Visconteo

Un weekend a... Terni


Terni è una cittadina che ha origini umbro- sabine pre romane conservando i reperti nel Museo Archeologico nel ex area Siri Caos, diventa municipio romano e conserva tutt’ora le mura e l’anfiteatro

vicino al Duomo.

 La città conserva alcuni edifici medioevali, il santuario di San Francesco e la chiesa di San Salvatore rinascimentali, mentre la Cattedrale è del seicento e nel centro storico vi sono palazzi nobiliari.




fontana di piazza Tacito

Palazzo Spada

Oltre alla visita alla città è interessante andare a vedere le Cascate delle Marmore, situata nell’area protetta del Parco Fluviale della Nera, parco di pregio ambientale, naturalistico e anche scenografico per la bellezza delle sue cascate con il suo spettacolare salto di 165 metri nel sottostante fiume Nera. La Cascata risale al 271 a.C., ed è un’opera  d'ingegneria romana che servì a favorire il deflusso delle acque del Velino, responsabili di frequenti e disastrose inondazioni e della trasformazione di vaste aree. In epoche successive e fino al Rinascimento, vennero compiuti ulteriori lavori di rifacimento fino all’attuale aspetto; all’interno dell’area della Cascata delle Marmore è possibile percorrere 6 sentieri tracciati e segnalati che permettono al visitatore di osservare la Cascata da punti di vista panoramici di suggestiva bellezza. Si possono, inoltre, praticare diversi sport come rafting, canoa, kayak. 


Ai primi secoli del Cristianesimo risale la figura di San Valentino, vescovo di Terni e protettore degli innamorati di tutto il mondo, le cui spoglie sono venerate nella basilica sul colle appena sopra il centro cittadino. San Valentino, Vescovo e martire, nacque a Terni alla fine del II secolo, fu consacrato Vescovo da San Feliciano che ne aveva ricevuto il benestare dal  Papa San Vittore.
Secondo alcune fonti, Claudio II  imperatore romano del III sec., proibì ai giovani di sposarsi così Valentino, come sacerdote, sposava in segreto i fidanzati e per questo motivo fu messo a morte il 14 febbraio 269 divenendo così il patrono degli innamorati. 



Un altro particolare che viene riportato è quello che S. Valentino amasse le rose e che le regalasse alle coppie di fidanzati come buon augurio. Tra le varie storie riportate la più conosciuta, tra leggenda e storia, è quella della rosa della riconciliazione tra Sabino e Serapia; oggi la festa di San Valentino è celebrata ovunque come protettore degli innamorati e a Terni nel mese di febbraio si svolgono manifestazioni di vario genere tra cui “Gli eventi valentiniani” in suo onore in quanto patrono della città e santo dell’amore.


domenica 10 febbraio 2013

Segue: cartolina dal.... Borgo Medioevale diTorino

Casa di Bussoleno Borgo Medioevale

Cartolina dal...Borgo Medioevale di Torino

                                        Borgo Medioevale   Parco del Valentino con il Castello

Passeggiando per Torino troviamo…..il Borgo Medioevale

Torino, città ricca di storia e musei, si visita con piacere e così si scopre un angolo tra i più pittoreschi della città: il Borgo Medioevale, questo complesso fu costruito in occasione dell’Esposizione Generale dell’Industria italiana del 1884. Nel Borgo si è voluto riprodurre, in sintesi, un esempio di villaggio piemontese del 1400 intorno alla Rocca così il visitatore ha l’illusione di ritornare nel tempo lontano dove tutto è inserito nel bellissimo Parco del Valentino. Le case sono copie d’abitazioni medioevali esistite o tuttora esistenti in Piemonte, inoltre racchiude spazi, decorazioni e scorci presenti in vari castelli piemontesi e valdostani, in particolare nei castelli di Fenis, Verrei, Issogne e Manta. Passeggiando lungo la stradina si possono vedere le botteghe degli artigiani che vivono e lavorano all’interno del borgo, i cui mestieri sono tanto antichi e affascinanti; continuando si arriva alla Rocca per ammirare le sale arredate in stile del Castello come il camerone dei soldati, la sala baronale o la sala da pranzo
. Al di fuori delle mura, vicino all’ingresso, è situata la Croce, le mura sono copiate da simili in Bussoleno (Val di Susa) e la Torre d’angolo ad uno simile nel Castello di S. Giorgio in Val di Susa. Nell’interno del Borgo troviamo La Fonte, fontana a base rettangolare, copiata da quelle esistenti in Oulx e Salbertrand in Val di Susa, la casa dei pellegrini intonacata e dipinta da esempi esistenti in Saluzzo ed Avigliana. Inoltre ritroviamo, seguendo il percorso, la casa di Bussoleno (bottega del ferro battuto), la casa di Frossasco (bottega del legno), La casa d’Alba (stamperia del Borgo), la Torre d’Alba, la casa di Courgne (bottega dei preziosi e delle armi), la chiesa del villaggio, la casa di Avigliana (biglietteria), la fontana d’Issogne con l’albero di melograni, in ferro battuto, copiata da quella esistente nel castello d’Issogne in Val d’Aosta, la casa di Ozegna (ristorante S. Giorgio). Una visita ai giardini e all’Orto Botanico ci farà ammirare una vastità di piante, alberi da frutto, siepi e aiuole dove crescono fiori che vanno dall’elleboro alla peonia, dall’aquilegia ai muscari, dalle erbe aromatiche ai ribes e fragole, dalla lavanda all’iris. Concludendo questo percorso, nel Borgo Medioevale dalle magiche atmosfere antiche, e rientrando nella realtà quotidiana si avrà la sensazione di essere stato proiettato nel passato.

giovedì 7 febbraio 2013

mercoledì 6 febbraio 2013

Cartolina da.... Roma



Lungo Tevere (Roma)

Weekend a... Perugia

Perugia, di fondazione etrusca, occupa la sommità del colle dal quale si diramano gli attuali corsi dovuti all’espansione medievale della città mentre le strade del centro hanno ancora l’impronta etrusco – romana. 


 
Nella piazza principale spicca la Fontana Maggiore (seconda metà del XIII sec.)  costituita da due vasche poligonali sormontate al centro da una tazza in bronzo, sopra di essa si trova il gruppo marmoreo con tre ninfe, inoltre si può notare la rappresentazione dei lavori agricoli dell’anno e i relativi segni zodiacali. 

Intorno ad essa troviamo la Cattedrale con la rinascimentale Loggia di Braccio Fortebraccio (1423), l’ex Seminario (XVI sec), il Palazzo Arcivescovile e il Palazzo dei Priori o Comunale (1293). Nel palazzo comunale è situata la Galleria Nazionale dell’Umbria, importante per la pittura gotica; per gli amanti dell’arte visitare il Museo Archeologico, nell’ex convento di San Domenico, con reperti preistorici, etruschi e romani. 
 Nella città di Perugia si può assistere alla manifestazione sagra musicale umbra, alla tradizionale festa della Desolata il venerdì santo, all’Eurochocolate per chi piace i vari tipi di cioccolato.
La gastronomia tipica fa da corollario alle bellezze cittadine perché una città si conosce ed apprezza anche nella cucina legata al territorio.

martedì 5 febbraio 2013

lunedì 4 febbraio 2013

Cartolina da...Taormina

Anfiteatro greco di Taormina, scattata da me nel 1991


Cartolina da...Cervinia

Piazzetta di Cervinia, scattata da me nel 2003

Una passeggiata nella...Riserva naturale Regionale Tuscania

Tuscania è una delle mete più interessanti del Lazio, insieme a Cerveteri -di cui ho già parlato nel blog-. Questa cittadina è nota per le due stupende cattedrali medievali nell'area della collina dell'antica acropoli, detta di S.Pietro, dove si può visitare la zona monumentale della città. In questa zona sorge la Chiesa di San Pietro che fino al XV secolo fu la Cattedrale della città, con il suo rosone tridimensionale che evoca la Santissima Trinità ai lati del quale si trovano le statue che evocano gli Evangelisti, contornata dalle tre Torri di difesa e dal Palazzo dei Canonici. L'altra Cattedrale, Santa Maria Maggiore, si trova alle pendici del colle e presenta un rosone con le caratteristiche di quello di S.Pietro. 
L'intera località è racchiusa in un'area protetta che si estende anche all'ambiente agreste circostante, in cui il panorama è segnato dall'attività dell'antico vulcano Vulsinio e presenta piccole rupe di tufo e corsi d'acqua. Nei tratti boschivi della Riserva si trovano cinghiali, istrici e numerosi rapaci notturni e nel settore più alto si trovano due sugherete, mentre lungo i fossi si estendono canneti, salici e pioppi.