giovedì 18 aprile 2013

Un weekend a Campobasso


Campobasso è formato da una parte antica e pittoresca di origine medioevale, sul pendio di un colle dominato 

dal magnifico Castello Monforte, e da una parte più moderna ottocentesca, che si sviluppa sul piano ai piedi del centro più antico, è una città antica ricca di storia, tradizioni, monumenti, giardini, chiese.  La città vecchia presenta la struttura tipica del centro di collina di stampo medievale, con stradine strette, scalinate fiancheggiate da case,

centro storico (2000)
guardando attraverso gli eleganti portali in pietra locale, decorati da simboli nobiliari e allegorici, si scorgono deliziosi cortili interni. Sulla cima del colle troviamo l’imponente Castello Manforte che fu ricostruito tra il 1456 ed il 1463 per volere del conte Cola. Il Castello possiede una struttura massiccia, con mura e torri merlate, un maestoso portale d'ingresso con lo stemma dei Monforte e si trovano, all'interno, i resti delle mura sannitiche ed un elegante cortile. La torre più alta è ora sede della Stazione Meteorologica dell'Aeronautica Militare





(2011)
parte dell'edificio, è adibito a Sacrario dei Caduti della Seconda Guerra Mondiale. Nella stessa piazza si trova il santuario di Santa Maria del Monte, la sua costruzione risale al 1354, era sorta infatti come semplice cappella gentilizia dedicata alla Vergine, nel 1905 la chiesa venne consegnata ai Padri Cappuccini che ancora oggi la conservano.

Santa Maria del Monte (foto di De Rensis Roberto - produzione Michele Picciano)
 Particolarmente interessante all’interno è la statua della SS. Vergine del 1334, gli affreschi pregevoli di Trivisonno, maestro campobassano, la Cappellina dedicata a Padre Pio che dimorò per qualche tempo nel Convento.
(2011) Continuando a scendere ecco la Chiesa di San Giorgio,
 (foto di De Rensis Roberto- produzione Michele Picciano) protettore della città, fu eretta nel XII secolo in pieno stile gotico, presenta una facciata a capanna, un grande campanile e nella lunetta del portale troviamo scolpito l’agnello crucifero contornato da decorazioni a foglie e tralci di uva,



la festa del santo patrono si svolge il giorno 23 aprile. Un’altra bella chiesa che si incontra, sempre scendendo, è la Chiesa di San Bartolomeo (XIII sec.)
(foto di De Rensis Roberto-produzione Michele Picciano) . con il portale principale evidenziato da un protiro con colonne poste fra le arcate cieche. La luneta, divisa in due sezioni, raffigura il Redentore benedicente, alla greca, contornato dai simboli degli evangelisti. Proseguendo per la scalinata troviamo il Museo di Palazzo Pistilli, della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici del Molise, dove si può ammirare la bellissima mostra I Colori delle Emozioni. Il collezionismo di Giuseppe Ottavio Eliseo e Michele Praitano per Campobasso e il Molise” la mostra vuole essere testimonianza della sensibilità culturale dei due collezionisti, del loro amore per l’arte e della loro generosità verso la propria terra. Subito dopo si trova il Museo Sannitico, Soprintendenza Archeologica del Molise, nel suo interno troviamo un bel atrio e nelle sale si potranno ammirare reperti che vanno dal IX sec. a.C. al VI sec. a.C. come anfore, spade, monili d’ambra, i resti di una villa romana ed una sezione sui Longobardi. Alla fine della scalinata ecco la bella Chiesa di San Leonardo con la scalinata del primo 1900,
la facciata presenta una lunetta con l’agnello crucifero e di lato una monofora, romanica, delineata da intrecci di rami e motivi floreali, il suo interno racchiude belle opere come la figura di San Leonardo



e nella sua bella semplicità si ritrova la spiritualità propria della Chiesa. (L'agnello crucifero: molte chiese molisane presentano sulle facciate un agnello che regge una croce: si tratta di una rappresentazione piuttosto consueta nel medioevo dal particolare valore simbolico. Questo simbolo, molto diffuso nell’Antico testamento, rappresenta il popolo che nel sacrificio raggiunge la salvezza. La rappresentazione del Cristo sacrificato si è diffusa in Molise fra il X e il XV secolo. L’Agnello, infatti, come recita San Giovanni Evangelista nell’Apocalisse, costituisce l’espiazione della colpa).


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