venerdì 31 maggio 2013

Una visita al Santuario Madonna di Montenero (Livorno)

Montenero si erge su una collina da cui domina il mare e il porto di Livorno, in passato era il rifugio di briganti e per questo chiamato monte del diavolo, in seguito questa località divenne celebre per la presenza del Santuario della Madonna delle Grazie conosciuto come Madonna di Montenero e che fu inclusa dal fra i luoghi da visitare per l’Anno Santo da Papa Pio XI nel 1925. La sacra immagine della Madonna, secondo la tradizione popolare, fu ritrovata da un pastore vicino al fiume Ardenza che ricevette l’ordine di trasportarla sul monte. Nel punto dove l’Immagine fu deposta i Terziari Francescani eressero una prima chiesetta grazie alle elemosine dei fedeli, in seguito i francescani, nel 1380, ampliarono la chiesa ma dal 1792 ad oggi il Santuario è affidato ai Monaci benedettini Vallombrosani. L'attuale aspetto del Santuario è il risultato di diversi periodi: alcune parti sono del 1500, altre del 1700, mentre il campanile è del 1820. Si arriva al Santuario con la funicolare, poi giunti si  attraversa una gradinata che immette sul piazzale antistante la chiesa; sul lato sinistro sotto un porticato a doppi pilastri ad arcate ellittiche, si innalza la bella facciata della chiesa con il Campanile;
Piazzale esterno del Santuario
sulla destra si trova il loggiato del Famedio ossia una sorta di Pantheon livornese. Nell’interno di questo grande Santuario si trovano i monumenti funebri dedicati agli illustri personaggi livornesi come: il pittore Enrico Pollastrini, lo scultore Paolo Emilio Demi e il poeta Giovanni Marradi. L’interno, di stile barocco, è impreziosito da ornati in stucco e marmi policromi. Nei sei altari laterali sono ricordate le compagnie che contribuirono con le loro offerte alla fabbrica di Montenero. La volta è ricoperta, con decorazione a stucco, dalle immagini di Maria, ispirate alle Sua vita. Percorrendo la navata si può ammirare, all’interno del tabernacolo sopra l’altare maggiore, la tavola raffigurante la Madonna di Montenero del pittore pisano Jacopo di Michele detto Gera.
interno della cappella dei ceri

Mentre l’affresco della cupola che raffigura l’Incoronazione della Vergine (1771-74) è opera del pittore fiorentino Giuliano Traballesi. Nella sacrestia sono conservati il pregevole altare marmoreo di Silvio Cosini (1530) e un interessante riquadro ligneo raffigurante le Crocefissione. Nelle cappelle laterali troveremo una lunga galleria di ex-voto, si tratta della più grande collezione di questo tipo d’Italia, testimonianza del culto mariano del popolo livornese alla Madonna.
interno degli ex voto

Tra i tanti miracoli attribuiti alla Vergine c’è l’improvviso accecamento dei corsari turchi che, nel 1575, sbarcati all’Ardenza, volevano assaltare i tesori del Santuario; tra gli ex voto si conservano anche il giubbotto e le babbucce di una giovane livornese che, rapita ad Antignano dai turchi e condotta in un harem del sultano di Costantinopoli, fu salvata dal fratello dopo aver invocato la Vergine di Montenero. Queste opere, dal 1800 ad oggi, oltre a testimoniare la fede costituiscono spaccati di vita quotidiana di periodi diversi, molte sono le tavolette dipinte che mostrano la gente con i suoi costumi, i soldati, il mare e i marinai, le case, i mezzi di trasporto. Accanto ai pezzi di semplice fattura ve ne sono altri di pregevole manifattura, tra cui spiccano Il cavallino di Giovanni Fattori, Il motociclista di Renato Natali. Dopo la visita al santuario si possono visitare le  Grotte di Montenero nei pressi del Santuario, una via detta "Via delle grotte" o "La grotta" queste  grotte, durante la seconda guerra mondiale, furono usate come rifugio antiaereo; da vedere anche la Galleria dei Comuni che è stata allestita per esporre gli Stemmi dei Comuni Toscani dopo la proclamazione della Madonna di Montenero a Patrona principale della Toscana.
I pellegrini possono sostare nell’Aula Mariana o Sala del Pellegrino inaugurata il 25 marzo 2000 per la solennità dell'Annunciazione del Signore. La visita in questo luogo sacro può rivelarsi suggestiva per chiunque e per diversi motivi come ammirare la sola visuale panoramica, di incomparabile bellezza, che offre questo colle che si apre sul Parco delle Colline Livornesi, un ambiente di macchia mediterranea che scende fino al mare.
Da ricordare che anche papa Giovanni Paolo II fece visita al Santuari mariano.



Cartoline da..Livorno

Molo mediceo visto da Antignano

Panorama da Montenero

giovedì 30 maggio 2013

Visiting Florence.. you will find some of the most beautiful churches


Walking through the streets of the city will be able to discover or rediscover the most beautiful churches ranging from Gothic to Renaissance, the roman-gothic, in whose inside you can admire masterpieces of art.

                                                    Church of Santa Maria Novella

The church dates back between 1246 and 1360 and has, outside, the style is Romanesque with white and green marble (1470) work of Alberti while inside the style is Gothic, the ancient Dominican Basilica was redesigned at the end of 1200, in Romanesque Gothic style. Inside the church you can admire masterpieces as crucifixes by Giotto and Brunelleschi, Masaccio's Trinity, Renaissance pictorial cycles of Ghirlandaio and Filippino Lippi. In the sacristy are restored Crucifix by Giotto for the Convent, in the Cloister frescoes are visible in the green earth, by Paolo Uccello.

                                                      St Mark's Church

The church has a beautiful facade, for Cosimo II Vecchio, in 1437, the church and the monastery was rebuilt by Michelozzo and decorations to Beato Angelico and collaborators, in 1777 became the façade in neo-classical style. In its interior can admire the large crucifix (1355) school of Orcagna, the Transfiguration (1596) by Giovanni Battista Paggi, the Crucifix by Beato Angelico and beautiful decorations by various authors. Next to the church you can visit the Museum of the Convent of San Marco with many masterpieces of art.

                                         Church of Santa Maria in Fiore Florence Cathedral

The church was built over the remains of the church of Santa Reparata, is the third largest church in the world after St. Peter's in Rome and St. Paul's in London, and was dedicated in 1412 in Santa Maria del Fiore, perhaps alluding to the Florentine lily symbol of Florence. The stained glass windows, Florentine art of the early Renaissance, were created by Donatello, Ghiberti, Paolo Uccello and Andrea Del Castagno; the interior retains the Politic of Santa Reparata (Giotto and his pupils), the Equestrian Monument to Sir John Hawkwood (Paolo Uccello), and the marvelous dome with the Last Judgment (Giorgio Vasari and Federico Zuccari). The stupendous Cupola of Brunelleschi and Giotto's bell tower are open to visitors to admire the beautiful panorama of Florence; in front of the cathedral is the Baptistery with the Gates of Paradise. On Easter Sunday you repeat the classic explosion of the cart and the flight of the dove tradition of Florence.

                                                      Church of San Lorenzo

It’s the oldest church in Florence at the behest of the Medici family who frequented as a parish of family, in 1419 made ​​it broaden by Brunelleschi making it a masterpiece as one sees now. In the interior, among other things, we can see the two bronze pulpits of works by Donatello, depicting scenes from the life of Christ and the Resurrection and the Martyrdom of St. Lawrence (1569). The Medici Chapels form part of the church complex and it was Cardinal Giulio de Medici, the future Pope Clement VII, to want to remember the great Medici family. The chapels are divided into three distinct parts: the crypt, the chapel and the sacristy of the principles, the statues above the sarcophagi are wonderful as the Allegories of Time, the Sunset and Sunrise, Night and Day and the group with the Virgin Mary with Jesus in her lap.

                                                       Church of the Holy Spirit

The church is considered to be one of the main monuments of Florence, was designed by Brunelleschi and on the inside there numerous works of art such as the Pietà (1549) by Giovanni di Baccio Bigio, the altarpiece depicting the expulsion of the merchants from the Temple (1572), the Madonna and Child Enthroned with Saints Thomas and Peter, a nativity scene of the school of Ghirlandaio. Also worth seeing the Sacristy little gem of the Renaissance period in which he lived for a short
period, Michelangelo following the death of his father. In this path can be admired squares where there are the churches and other places where you can reach important of Florence, to admire it in a suggestive way you must go to Piazzale Michelangelo, Belvedere, whose vision goes from Holy Cross to riversides,
the bridges of Florence in sequence, in practice from here you the whole city, at sunset and in the evening the scenario is unique as it is only the city itself.

martedì 28 maggio 2013

By visiting Rome ...you will find some of the Fountains more or less known


Rome is the city of large and small fountains, beautiful, imaginative and almost always the work of great sculptors and architects. These fountains have a long history, which begins with the early Roman aqueducts and continues through the centuries, with fountains, Renaissance, Baroque, and Neoclassical those of the nineteenth century up to modern ones. Here are some: Fountain of the artists, Margutta, the project architect Pietro Lombardi and it was manufactured in 1927 is a set of symbols of the artists. From the original triangular base they get up two easels shelves on which rest two masks, other one is sad, cheerful, wanting to emphasize the alternating fortunes of the artists. Fountain of the Four Rivers in Piazza Navona. To give a worthy accommodation in Piazza Navona, the obelisk to the obelisk coming from the Circus of Maxentius and designed by Bernini, the Pope Innocent X Pamphili authorized the work of the fountain and the work inaugurated June 12, 1651. Around the monolith were laid four statues of white marble five meters high that represent rivers. The first was by Claude Poussin is dedicated to the Ganges symbolizes Asia; Nile for Africa is by Giacomo Antonio Fancelli, its head covered because up till then unknown the headwaters; Antonio Raggi has sculpted the Danube for Europe and finally the Rio de la Plata, a symbol of America, by Francesco Baratta. Fountain of the Acqua Marcia, in Via Nomentana, the municipality in the early of the twentieth century, he place the reference fontanile of the Acqua Marcia, placing at the center of the basin bordered by a cornice placed to crown of the wall which is leaning against the fountain, its emblem decorated with a swag in the tradition of nobility. Fountain of the Acqua Paola, for the Romans the Gianicolo Fountain, was sought by Paul V Borghese (1605-1621). The monumental fountain has three wide niches, flanked by two smaller niches, from each of which water gushes. In 1690, Alexander VIII, designed by Carlo Fontana, replaced the five shells at the base of the mouths of water with the great basin. The the Barcaccia in Piazza di Spagna, was commissioned by Pope Urban VII to Pietro Bernini, is decorated within two "sun mouths" barberiniane water out in a fanwise and are located the outside the two arms of Urban VIII. Fontana della Botte, in Trastevere, the barrel, placed vertically on a base, it is the typical "cart", formerly used to transport the wine of the Castelli Romani, the water is collected in a half basin below. At the sides of the cask you will find two measures of wine, from which flows water that collects on the ground in special basins. Fountain of the goddess Roma, in the Capitol, was designed by Michelangelo in the years around 1536 not as a fountain, but as a superb ornament of the square. In the central niche of the steps Michelangelo foresaw the insertion of a colossal statue of Minerva (now in the courtyard of the Capitoline Museum), was then replaced by current statue, more modest size, the goddess Roma triumphans. At the sides of the large niche, Michelangelo he inserted two huge statues depicting the river Nile and the Tigris, originally adorned the baths of Constantine, on the Quirinal Hill. The Romans wanted to transform the Tigers in the Tiber and therefore changed the tiger into a wolf and placed it beside Romulus and Remus. A new fountain of the goddess Roma is located in Piazza del Popolo to the Pincio and was designed by Valadier in 1823. Moses' Fountain, Piazza San Bernardo, or Fountain of the Acqua Felice in honor of Pope Sixtus V. Was realized between 1585 and 1587 by order of Pope Sixtus V, by the architect Giovanni Fontana to supply water to the neighborhoods on the hills Viminal and the Quirinal. Built in travertine with three large niches divided by four Ionic columns Ionic symmetrically placed with four Egyptian lions, two white marble and two dark marble. The statue of Moses is more than four meters high, in the side niches are the statues of Aaron and Gideon.

lunedì 27 maggio 2013

Un weekend a Bocca di Magra


La Riviera Ligure di Levante ha molte località molto conosciute ma alcune volte girovagando si possono incontrare piccoli centri altrettanti interessanti ma poco visitati come Bocca di Magra. Bocca di Magra si distende lungo l’estuario del Magra, su una piccola striscia di terra ai piedi del Monte Marcello ed è un  tranquillo borgo di pescatori poco conosciuto ma a chi piace fare gite in barca è l’ideale. Passeggiando nel borgo si rimarrà colpiti dalla visuale: sarete circondati sulla sinistra dal fiume Magra e dai monti (fra cui emergono prepotentemente le cave di marmo di Carrara) e sulla destra dal Monte Marcello e dal promontorio di Santa Croce, paesaggi in cui fiume, mare e montagna si amalgamano molto bene. Da visitare la Villa Marittima Romana,fu edificata fra il I° sec. a.C. e il IV sec. d.C. e oggi sono ben visibili i suoi antichi resti in modo particolare quelli relativi all’impianto termale. Dell’impianto termale è oggi ben visibile il solo caldarium del quale si riconosce bene il sistema di riscaldamento. I mattoni, impiegati per la posa in opera del pavimento sospeso del caldarium, sono contrassegnati con il bollo circolare con capricorno di C. Iulius Antimachus, e datano la costruzione della vasca, o il suo restauro, alla fine del I secolo d.C., sotto il regno dell’imperatore Domiziano (81-96 d.C.). Una pausa per gustare la cucina locale che sicuramente soddisferà i buongustai. Una bella passeggiata porta al porticciolo per ammirare la bellissima visuale del Mar Ligure e della costa, nonché una bellissima serie di barche ormeggiate. Volendo si può salire sul promontorio e raggiungere l’Hotel Monastero di Santa Croce, il monastero è in un bosco con vista sul mare. E' dotato di un grande parco dove è possibile passeggiare in tutta tranquillità e scendere a piedi fino a una piccola spiaggia pubblica. Nell'abside della Chiesa, trasformata in cappella, vi è un prezioso crocifisso dalle imponenti dimensioni, in stile orientale del 12º secolo. Continuando poi la passeggiata si scende dal promontorio fino a un bellissimo percorso di Via Crucis all’interno del bosco; il sentiero è in discesa e si arriverà a una spettacolare muraglia sul mare da cui si ammira un panorama stupendo. Sono interessanti i diversi porticcioli per la nautica da diporto e servizi di motobarche comode per raggiungere le piccole insenature e piccole spiagge nascoste, situate nelle vicinanze Punta Bianca con i suoi scogli bianchi e Punta Corvo. Volendo si possono raggiungere le limitrofe località come Lerici, Porto Venere e le Cinque Terre. Bocca di Magra è nota per essere stata luogo di ritrovo di scrittori e intellettuali, quali Eugenio Montale, Giulio Einaudi, Cesare Pavese ed altri ancora, inoltre è stata inserita nei percorsi del Parco culturale della Val di Magra e della Terra di Luni. Poiché Bocca di Magra si trova appena passato il confine fra Toscana e Liguria, a pochi chilometri da Marina di Carrara e Sarzana è un punto di partenza per visitare altri bei luoghi che di solito non sono previsti nei viaggi.



Cartoline da Pienza

Scorcio di Pienza

Chiesa di San Biagio


Interno della Chiesa

domenica 26 maggio 2013

Ein Wochenende in Polignano a Mare (Bari)


Polignano a Mare ist eine malerische Stadt südlich von Bari und die Häuser der Altstadt sind mit einem Felssporn über hoch über der Adria klammerte. Die Einfahrt des historischen Zentrums ist die Arc Marchesale, in dem kleinen Stadtplatz, in der Altstadt ist die Mutter Kirche, gewidmet Santa Maria Assunta, im Inneren enthält eine Reihe von Werken des Bildhauers Stefano da Putignano, zwischen dem siebzehnten und achtzehnten Jahrhundert, als die Krippe komplett aus Stein. Von dem Platz abzweigen durch die engen Gassen der Altstadt und in einigen Fällen auf dem Meer enden mit schönen Balkonen lehnte sich auf der blauen und der zahlreichen Höhlen, der natürlichen Interesse, die unter der Landes. Um die Kirche von SS zu besuchen. Cosimas und Damian (Mitte des siebzehnten Jahrhunderts.) Mit einem schönen Portal Spalte Trinity Church (XIX Jahrhundert), die Heimat der Drachen Priester und Patriot. Ein Spaziergang auf der Ponte Lama Monachile um die Aussicht und die alten Handelshafen sehen, ist ein weiterer schöner Spaziergang über die Brücke und unter der Brücke in der Via Traiana, die die beiden Seiten des Lama Monachile verbindet und dann sehen die besondere Grotta Palazzese und Cala Paura, kleine Bucht, nur einen kurzen Spaziergang von der Altstadt entfernt. Ein Anschlag in einem Restaurant zu essen und köstliche Gerichte der lokalen Küche. Vergessen Sie nicht, die schöne Brücke von den beiden Promenaden die einen Blick auf die Küste bietet mit wunderschönem Blick aufs Meer den ganzen Weg bis zur Brücke, die Statue von Domenico Modugno in Polignano geboren wurde, widmet sich der Künstler Pino Pascali Museum ihm also vor dem Felsen Einsiedler, wo eine Ausstellung einiger seiner Werke und einige seiner Erinnerungsstücke, findet jedes Jahr den Preis Pino Pascali. Unter den verschiedenen Veranstaltungen ist das Literaturfestival "Das Buch kann" im Juli, der findet in der historischen drehen, wenn ich so sagen darf, in einer großen Bibliothek in den Himmel. Zwar ist eine kleine Stadt einen Besuch wert für seine besondere Struktur, die Küche von Apulien und auch in der Lage sein, eine Reise nach Bari, Alberobello und Ostuni, Apulien andere schöne Städte zu nehmen.

Un weekend a.. Sovana (Grosseto)


Sovana, di stampo medievale, fa parte dei borghi più belli d'Italia, fu un fiorente centro etrusco e di questo periodo è l’importante Necropoli Etrusca con la sua tomba “regina” chiamata Tomba Ildebranda a forma di tempio greco. Fu poi una città importante in epoca romana, fu conquistata dai  Longobardi (594) e divenne dominio degli Aldobrandeschi il cui Ducato arrivò a comprendere l’intera provincia di Grosseto, in seguito passò alla Famiglia Orsini per successione ereditaria ma fu saccheggiata e devastata dai Senesi nel 1410. Intorno all'anno Mille la famiglia Aldobrandeschi vi fece erigere un castello, qui è nacque Ildebrando di Sovana  divenuto papa con il nome di Gregorio VII. Benché il gorgo sia piccolo la Piazza del Pretorio è molto grande, la pavimentazione è a spina di pesce ed in parte è quella originale. Qui si affacciano i palazzi più importanti come  il Palazzo Pretorio, la Loggia del Capitano, il Palazzo dell’Archivio, nonché la Chiesa di Santa Maria Maggiore e il seicentesco Palazzo Bourbon del Monte, in parte addossato all’antica Chiesa di San Mamiliano. Passeggiando per la piazza si nota il Palazzo dell’Archivio (XII sec.) con la torretta civica con la campana e nel centro un orologio, ma guardandolo bene con le 3 finestre e la porta che sembrano gli occhi, il naso e la bocca gli danno l’impressione di un viso. Molto bello è il Palazzo del Pretorio, che dà nome alla piazza, sulla facciata ci sono gli stemmi (XII sec.) dei Capitani di Giustizia che governarono durante la dominazione senese; oggi ospita il centro di documentazione sulla storia e l'archeologia della città. Da visitare la chiesa di Santa Maria (XII sec.) la cui architettura è romanica con riferimento a linee gotiche, al suo interno sopra l'altare potrete ammirare il ciborio di epoca preromanica, che risulta essere tra i più antichi cibori preromanici intatti di tutta la Toscana; il ciborio ha i simboli vegetali, l’uva e le patere simboli riconducibili all’eucarestia. Una sosta per gustare la varietà di piatti caratteristici come carni e selvaggina in primis il cinghiale, i formaggi e i pregiati vini DOC e IGT. Una visita al museo dove, tra gli altri oggetti, troveremo un vaso con 498 monete d’oro di epoca imperiale; in precedenza era la chiesa paleocristiana di San Mamiliano che è uno degli edifici più antichi di Sovana costruito sopra una preesistente struttura etrusca. Da vedere anche il Duomo in stile romanico gotico con la splendida cripta, il Palazzo Vescovile adiacente al Duomo, la loggia del Capitano e il convento di San Benedetto. Il simbolo della città è il tufo, elemento che da sempre ha caratterizzato la zona; tutto il territorio è di origine vulcanica ed è frastagliato da enormi speroni tufacei intagliati da numerosi vani rupestri, un tempo abitati ed ancora oggi impiegati come magazzini o ricovero per attrezzi agricoli. Avendo tempo a disposizione è interessante visitare le Necropoli Etrusche di Sovana, sono un eccezionale patrimonio lasciatoci dal popolo etrusco, una moltitudine di tombe, dalle più semplici a veri e propri monumenti scavati nel tufo, risalenti al periodo tra il VII ed il I° secolo a. C.; inoltre le Vie Cave antichi percorsi etruschi scavati nel terreno. Dopo queste visite termina il viaggio in questo splendido ed ancora incontaminato e poco conosciuto lembo di Toscana.