sabato 31 agosto 2013

Visitando Padova troverete la Basilica di Sant’Antonio


La città di Padova è da vistare per i monumenti, per la Piazza dei Signori, Piazza delle Erbe e Piazza dei Frutti, per la Cappella degli Scrovegni e per il rinomato Caffè Pedrocchi il cui esterno rassomiglia ad un tempio classico ma Padova è conosciuta e visitata soprattutto per la Basilica di Sant’Antonio i cui resti mortali sono conservati nella basilica. Guardando con attenzione la facciata esterna si noteranno diversi stili: la facciata è in stile romanico - lombardo, le cupole in stile bizantino, i campanili sono a forma di minareto, gli archi sono realizzati in stile gotico e la Cappella del Tesoro è barocca. L’interno della Basilica racchiude bellezze ineguali come le pitture e sculture che la decorano ma si troveranno anche numerosi monumenti funebri che risalenti soprattutto al XV-XVII secolo. Inoltre è interessante soffermarsi a vedere, ma anche per pregare, la Cappella delle Reliquie di forma circolare e costruita nel '600, qui si trova lo scrigno marmoreo che racchiude le reliquie più preziose della Basilica, per questo e' anche detta "cappella del Tesoro" infatti qui si conservano la lingua incorrotta del Santo, il mento e altre reliquie della ricognizione dei suoi resti mortali. Percorrendo l’interno si troverà quanto segue: l'altare maggiore che fu realizzato nel 1895 dove sono stati radunati tutti i capolavori del Donatello prima sparsi in altre parti della Basilica. La Madonna del Pilastro affresco di Stefano da Ferrara, per la dolcezza e l'amore materno che emana questo affresco e' una immagine molto venerata. La Cappella della Madonna Mora che è l'antica chiesetta di S. Maria Mater Domini inglobata nell'attuale Basilica, qui il Santo desiderava essere portato nell'avvicinarsi della sua morte e qui rimase sepolto fino al 1263. La Cappella di Sant'Antonio dove sotto l’altare si trova la tomba del Santo e le sculture sui muri rappresentano la sua vita e i suoi miracoli, questa cappella è il cuore della Basilica. Inoltre vi sono la Cappella delle benedizioni, la Cappella di San Giacomo e la Cappella del SS. Sacramento in stile gotico che in origine era chiamata la Cappella dei Gattamelata, qui si trova la tomba di Erasmo da Narni (soprannominato Gattamelata, e quella del figlio Giannantonio. Per conoscere meglio la Basilica di Sant’Antonio da Padova è consigliabile visitare anche questi altri interessanti luoghi annessi alla Basilica che sono: Il Chiostro del noviziato, realizzato nella seconda metà del Quattrocento in stile gotico. Il Chiostro della Magnolia o Chiostro del Capitolo chiamato in questo modo per la superba "Magnolia grandiflora" che s'innalza al centro, piantata nel 1810. Il chiostro, come si presenta attualmente, risale al 1433 e vi si trovano tombe, monumenti, lastre ed epigrafi. Il Chiostro del Generale perché su di esso si affacciano in particolare le stanze del Generale dell'Ordine, il chiostro è in stile gotico risalente al1435. Il Chiostro del beato Luca Belludi o Chiostro del Museo chiostro gotico e il suo aspetto attuale risale alla fine del Quattrocento, i locali adiacenti sono sede di vari organismi come tra l’altro il Centro Studi Antoniani e il Museo antoniano, che contiene diverse opere d’arte di notevole valore. L'Oratorio di san Giorgio che Raimondino Lupi di Soragna (Parma), ritiratosi a Padova volle, nella seconda metà del Trecento, come cappella funeraria per sé e per i familiari. Da visitare inoltre il Museo Antoniano, la biblioteca antoniana ricordando che Sant'Antonio fu il primo nell'ordine francescano a insegnare teologia qui si conserva, tra i vari manoscritti, il Codice del Tesoro contenente i Sermoni del Santo. Questo santo più popolare, anche nel mondo, viene raffigurato in vari modi: Gesù Bambino fra le braccia, il giglio in mano che indica la sua purezza, il libro che simboleggia la sua dottrina e predicazione, il cuore, la fiamma e il pane che ci ricordano il suo amore verso Dio e verso il prossimo. La visita alla Basilica si compie, si per le opere che si ammirano, ma soprattutto per la devozione a Sant’Antonio che benché sia nato a Lisbona è chiamato “da Padova” perché qui svolse la parte più espressiva del suo ministero e dove fu sepolto subito dopo la sua morte, quindi è una visita di fede per i visitatori o i pellegrini che giungono da ogni parte per pregare il Santo. Il “Complesso Antoniano”, di cui fa parte la basilica di Sant’Antonio, è di proprietà della Santa Sede.



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