lunedì 13 ottobre 2014

Alla scoperta delle opere del Ghirlandaio in Toscana

Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio nacque a Firenze nel 1449, fu anche un abile ritrattista.


Il pittore morì a Firenze nel 1494 di febbri pestilenziali, mentre stava lavorando ad alcuni mosaici per Siena. Fu sepolto in Santa Maria Novella.

A Firenze nella Basilica di Santa Trinità si trovano le seguenti opere:
Cappella Sassetti 


Conferma della Regola 

La scena è ambientata a Firenze e rappresenta l’aspetto di Piazza della Signoria in quel tempo, con la Loggia dei Lanzi priva di statue e, all’angolo, la chiesa di S. Pier Scheraggio, distrutta per far posto agli Uffizi. 
Il primo piano sulla destra Lorenzo de’ Medici tende la mano ad Agnolo Poliziano, precettore dei suoi figli, i quali stanno salendo le scale, il terzo bambino, quello biondo, è Giovanni, futuro papa Leone X.

Adorazione dei pastori 

La capanna è immaginata come una rovina romana, con le colonne che sorreggono il tetto di paglia, la mangiatoia è sostituita da un sarcofago decorato a festoni alludendo al trionfo del cristianesimo sulla religione pagana. 
L’autoritratto del pittore stesso è il primo pastore a destra.

Nell’Ospedale degli innocenti e Pinacoteca si trova questa opera:
Adorazione dei Magi 

Il quadro si trovava sull’altare maggiore della chiesa dell’Ospedale.
Dietro la figura del re mago più giovane ci sono i ritratti del Ghirlandaio e del committente Francesco Tesori, priore dell’Ospedale. 

Nella Basilica di Santa Maria Novella si trova questa opera:
Natività della Vergine 

Gli affreschi della cappella maggiore, finanziati da Giovanni Tornabuoni, sono dedicati alle Storie della Vergine e del Battista.
La Natività è collocata in un ambiente borghese, in primo piano vi è il ritratto di profilo di Ludovica Tornabuoni, figlia del committente, vestita con un abito di broccato dorato. 

A Lucca nel Duomo di San Martino si trova questa opera:
Madonna in trono con Bambino e santi 

Da sinistra si vedono san Pietro con le chiavi e la testa calva, san Clemente vestito da vescovo, san Sebastiano con una freccia in mano e san Paolo con la spada.
Il tappeto orientale, a colori vivaci, disteso sui gradini davanti al trono mette in risalto il volto di Maria.





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