venerdì 13 maggio 2016

Il tempietto di Sant’Emidio alle Grotte ad Ascoli Piceno

Questo bellissimo e suggestivo tempietto, addossato alle grotte dell'antica necropoli cristiana, 
si trova nel punto dove secondo la tradizione il Santo decapitato si recò a piedi portando miracolosamente la sua stessa testa per esservi seppellito.
Questo splendido esempio di architettura barocca fu eretto come ringraziamento al Patrono di Ascoli Piceno per aver preservato la città dai violenti sismi aquilani del 1703 che si verificarono tra i mesi di gennaio e marzo dello stesso anno.
poiché sant’Emidio è il protettore dei terremoti.
Il tempietto fu costruito tra il 1717 ed il 1720-21 
dall’architetto locale Giuseppe Giosafatti su commissione del vescovo ascolano Giovanni Gambi, famigliare dell’allora papa Clemente XI.
La facciata in travertino è addossata alla parete di tufo in due piani sovrapposti d'ordine dorico; al centro di quello inferiore si trova un portichetto ellittico di sei colonne 
con lo stemma di Clemente XI mentre alle estremità della parte superiore si trovano due angeli 
con in mano la palma, 
simbolo del martirio. 
Nell’interno si trovano le grotte 

dove riposarono le spoglie mortali di Sant’Emidio e dei suoi discepoli 
per oltre 4 secoli, fino alla traslazione dei loro resti all’interno della cattedrale di Ascoli Piceno.
Vi è un unico altare la statua in travertino 
di Sant’Emidio e papa Clemente XI concesse il beneficio dell’indulgenza ai visitatori del tempietto.
Il tempietto di Sant’Emidio alle Grotte 
è uno dei monumenti di arte religiosa barocca 
più importanti della città di Ascoli Piceno.
Il tempietto 
fa parte dell'itinerario emidiano della città, un percorso che congiunge tutti i siti legati alla tradizione, ai miracoli, alla vita ed al martirio del santo.
Si consiglia di fissare una visita su appuntamento con ragionevole anticipo prima di raggiungere il santuario.



Nessun commento:

Posta un commento