venerdì 3 giugno 2016

La chiesa di Santa Maria in Fiore Duomo di Firenze

La chiesa di Santa Maria in Fiore e Duomo di Firenze fu costruita sui resti della chiesa di Santa Reparata, è la terza chiesa del mondo dopo San Pietro a Roma e San Paolo a Londra.
La chiesa fu intitolata, nel 1412, a Santa Maria del Fiore, forse alludendo al giglio fiorentino simbolo di Firenze.
Questa imponente e magnifica chiesa, duomo della città, non la si dimentica dopo averla vista con attenzione. Nella facciata della Cattedrale

ci sono i mosaici su disegno di Niccolò Barabino che rappresentano, sulla porta centrale,
 "Cristo in trono tra Maria e San Giovanni Battista con i santi fiorentini".
Il Campanile di Giotto di Firenze è rivestito di marmi bianchi, rossi e verdi come quelli che adornano il Duomo.  
Il campanile è alto circa 85 metri e largo circa 15 metri ed è tra le più grandi testimonianze dell'architettura gotica fiorentina del XIII Secolo.
I tre piani successivi sono stati progettati e costruiti dal Talenti, le fasce sono ornate da bifore accoppiate per le prime due fasce e da una gran trifora creando un impressione di lancio e leggerezza. 
Il campanile è completato da una cornice orizzontale a sbalzo su mensole che termina con una balaustrata a traforo. 
Capolavoro indiscusso di Filippo Brunelleschi, frutto di tecniche sperimentali per l'epoca, è la cupola di Santa Maria del Fiore 
una delle cupole più famose dopo quella di San Pietro a Roma, è un'opera di ingegneria e di arte che completa il Duomo.
L'esecuzione della cupola fu portata a termine dal Verrocchio nel 1468.
La semplicità dell'esterno della cupola nasconde la complessità della struttura che la sostiene: si tratta infatti di una doppia calotta armata di contrafforti e costruita con materiali diversi e sempre più leggeri man mano che si innalza.
L'elevazione totale dell'intera struttura, compresa la palla dorata e la croce che la sormontano, è di circa 117 metri: la lanterna è alta 21 metri, il tamburo 13 metri e la Cupola circa 34 metri.
La Cupola del Duomo può considerarsi una delle maggiori imprese costruttive del Rinascimento, dalla base della lanterna si può ammirare il panorama sulla città e sulle le colline circostanti. 







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