sabato 29 aprile 2017

I ponti artistici e storici in Italia

In molte città ci sono ponti che spesso non ci si sofferma a guardare con attenzione, ma che spesso sono molto più che semplici attraversamenti, per la loro architettura o per la loro storia. Eccone alcuni....

Bassano del Grappa, il ponte vecchio o ponte degli alpini, distrutto molte volte e ricostruito sempre secondo le tecniche ed il progetto del Palladio del 1569.

Durante la prima guerra mondiale sul ponte passarono le truppe italiane del generale Luigi Cadorna per affrontare la celere difesa dei territori
dell'altopiano dei Sette Comuni. 

Comacchio, Trepponti o Ponte Pallotta, fu costruito intorno al 1638 e costituisce il punto di unione tra il canale navigabile "Pallotta", proveniente dal mare, ed il centro della città.

Comprende cinque ampie scale che consentono
di raggiungere la sommità, in pietra d'Istria ed è il monumento più rappresentativo della città.

Firenze, Il ponte vecchio, è il più antico ponte e uno dei simboli della città.

Prima delle botteghe degli orafi e degli artigiani vi erano quelle dei macellai e dei rivenditori di verdura. E’ interessante sapere che fu l’unico ponte fiorentino ad non essere bombardato dai tedeschi nel 1944 perché  Hitler rimase colpito dalla sua bellezza.


Dolceacqua, Il ponte romano "a schiena d'asino", ha ispirato il pittore francese Claude Monet che nel 1884 lo dipinse in quattro tele.


Roma, il Ponte Rotto, ovvero quanto rimasto dell'antico "pons Aemilius", vicino all'Isola Tiberina. La prima realizzazione del ponte è da attribuirsi a Manlio Emilio Lepido intorno al 241 a.C..
Photo by "I Promessi Viaggi", 2014
 Distrutto più volte dalle piene del Tevere e sempre ricostruito, tanto che si possono osservare diverse incisioni e fregi posti a memoria delle ricostruzioni. Nel 1598 le arcate rimaste divennero un giardino pensile, nel 1887, con la realizzazione dell'adiacente ponte Palatino, fu privato di due arcate ed una è rimasta a memoria.

Borgo a Mozzano, Il ponte della Maddalena, deve il nome ad una edicola, che custodiva al suo interno la figura della Maddalena, costruita intorno al 1500 e oggi non più esistente. Il ponte è percorribile a piedi grazie alla sua forma a "schiena d'asino".

Castelvecchio, il ponte scaligero fu fatto costruire da Ludovico il Bavaro fra il 1354-1356 come via di fuga dal Castello.
Viene chiamato anche Ponte di Castelvecchio e fu ricostruito molto fedele all’originale.



martedì 25 aprile 2017

Una visita al sito archeologico di Alba Fucens

Questa antica colonia romana fondata nel 304 a.C. si trova ai piedi del Monte Velino in provincia dell’Aquila, il suo nome, Alba Fucens, riporta alla mente il sorgere del sole.
L’antica città romana, circondata
da un forte cinta muraria, rivive in questo importante sito e si può visitare per vedere durante il giro

nel sito la via chiamata
dei pilastri, le taberne con i banconi
per servire da bere.
Continuando il percorso
su queste antiche vie, i decumani, si arriverà
all’anfiteatro, alle
terme, ai reperti
romani, al macellum ovvero
al mercato, il tempio
di Ercole.
Molto interessante è chiesa di san Pietro, dove vi era il tempio di Apollo, 

costruita nelle forme attuali nel XII secolo dai Benedettini.
L'antica cella fu trasformata in una struttura a tre navate absidate, 
reimpiegando le colonne romane provenienti dagli edifici civili della città romana.
Molto interessante è l’interno dove ammirare un magnifico pulpito
realizzato con magnifici marmi come il porfido che lo compone.
Al termine della visita di questo importante ed interessante
sito archeologico di Alba Fucens si sarà conosciuto uno spaccato dell’epoca romana in Abruzzo.


domenica 23 aprile 2017

Un weekend a Venzone, il Borgo d'Italia 2017

Questo centro dalle antichi origini fu raso al suolo dal terremoto del 1976 e ricostruito vedendo le mappe napoleoniche e austriache, ai giorni odierni fa parte dei borghi più belli d’Italia. Quest'anno ha ricevuto il riconoscimento di Borgo più bello d'Italia per il 2017.



Molto interessante è la doppia cerchia di mura bianche
del XIII secolo che circonda il borgo, un ampio fossato circonda la prima cerchia di mura che forma un terrapieno
su cui è costruita la seconda cerchia. Le due porte d’entrata sono
Porta san Genesio e Porta 
san Giovanni. Questa cittadella medioevale, raro esempio in Friuli di centro abitato fortificato, è stata dichiarata monumento nazionale. Passeggiando per i vicoli del centro storico si potrà visitare 
il Duomo e la Cappella 
di San Michele, al cui interno sono custodite le celebri mummie di Venzone 
di cui solo cinque sono visibili. Il primo ritrovamento, quello della mummia chiamata "il Gobbo", 
avvenne nel 1647. 
Da vedere anche il palazzo
comunale, il Museo delle Terre dove c’è la mostra permanente Foreste, Uomo, Economia nel Friuli Venezia Giulia
per illustrare la storia delle foreste attraverso le varie metodologie d’indagine. 

Appena fuori dalla cittadina fortificata c’è un sentiero che porta alla chiesa
di santa Caterina da visitare.
A Venzone si organizzano in tutto l’anno interessanti manifestazioni per far conoscere il territorio e le usanze locali, i mercatini dell’usato, dell’antiquariato e del collezionismo il tutto per rendere ancora più piacevole un weekend in questo borgo più bello d’Italia.


giovedì 20 aprile 2017

Le opere d'arte in San Maurizio al Monastero Maggiore a Milano

Passeggiando in corso Magenta tra i palazzi si trova questa chiesa che passa quasi inosservata per  la semplice facciata  rivestita con pietra grigia. A volte l’apparenza inganna perchè nel suo interno ci sono importanti affreschi cinquecenteschi
che ricoprono interamente i 10 mila metri quadrati della Chiesa e che fanno parte della grande scuola e tradizione della pittura lombarda nel XVI secolo.


Non bisogna essere appassionati di arte, né tanto credenti, per restare profondamente colpiti da tanta bellezza artistica 
anche se sacra.
La Chiesa di San Maurizio fu costruita, nel 1503, all'interno dell'importante Monastero Maggiore delle Benedettine, sulle rovine di un'antica chiesa annessa al monastero.
L’interno era suddiviso in due parti una per il pubblico 
per la messa, l’altra dietro un tramezzo 
era riservata alla clausura. 
particolare coro delle suore
Visitando la chiesa con attenzione e riverenza per il luogo sacro che racchiude  uno scrigno di affreschi ammireremo un capolavoro della storia dell’arte italiana
 fatto di interni ricchissimi di ori, di paramenti e di splendidi affreschi
 su tutte le pareti e la decorazione pittorica si inserisce in modo spettacolare nella sua architettura.
Ci sono  storie di santi, parabole, episodi della vita di Cristo e biblici, ci sono cappelle
con importanti pitture ma anche le volte come se fossero cieli stellati con la figura
di Dio e quella di Gesù
e con altri vari personaggi.
Nei giorni odierni la clausura è visitabile ed anche qui si possono ammirare decorazioni, affreschi ed il solenne organo 
realizzato nel 1554.