giovedì 9 ottobre 2014

I nuovi scavi del Circo Massimo a Roma

Gli scavi in corso nell'emiciclo sud del Circo Massimo, quello che si affaccia su Piazza di Porta Capena, rivolto verso la via Appia, hanno riportato alla luce, fra gli altri reperti, strutture murarie che confermano come qui vi fossero anche "tabernae", ritrovate scavando oltre i pilastri delle gradinate superstiti.




In soli 50 centimetri di terra sono stati ritrovate 130 monete che, una volta catalogate, potranno dare notizie sulla vita di questa parte del circo. 

L´emiciclo sud era il punto cruciale del percorso che le quadrighe affrontavano davanti a 150.000 spettatori.

Qui infatti gli aurighi dovevano frenare per curvare seccamente intorno alla "meta" meridionale e spesso venivano a contatto.

La prima costruzione, ad opera di Tarquinio Prisco, risale al VII secolo a.C. ed era in legno, devastato più volte dal fuoco ed in seguito restaurato, fu ricostruito quasi integralmente in epoca domiziano - traianea, fase cui appartengono per la maggior parte le strutture in laterizio attualmente visibili.
Giulio Cesare fece erigere l’edificio in muratura mentre Augusto lo completò e restaurò l'ippodromo, lo decorò con l'obelisco ora a piazza del Popolo e costruì il pulvinar.
Questo grande circo, 600 metri di lunghezza per 140 di larghezza, alla caduta dell'Impero fu abbandonato e utilizzato come campo per  fini agricoli. 
L'acqua mariana, che ancora oggi scorre in profondità, permise di installare anche dei  mulini. L'emiciclo sud fu riadattato a struttura fortificata da parte della potente famiglia dei Frangipane, a questo periodo risale la torretta - detta della Moletta -  ancora oggi visibile. 
La curva sud del Circo Massimo al termine dei lavori sarà un´area archeologica finalmente visitabile.



Nessun commento:

Posta un commento