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lunedì 28 settembre 2015

Un soggiorno a Benevento

La città di Benevento ha un passato ricco di storia per il periodo avuto sotto i Romani, i Longobardi e quello Pontificio.Visitarla è come fare una passeggiata nel passato guardando i monumenti, le chiese, il museo d’Arte Contemporanea Sannio o  l’area archeologica del Sacramento.

Cinta Muraria
Port'Arsa

L’anfiteatro romano 
fu costruito con molto probabilmente durante il regno di Nerone e si trova nei pressi del ponte Leproso costruito nel III sec. a. C. 
ma dell’originaria struttura romana resta solo un pilone in opera quadrata.  
L’arco di Traiano 
fu costruito per celebrare la figura dell’imperatore Traiano 
in occasione dell’inaugurazione della via Appia, strada che collegava Roma a Brindisi. 
La chiesa di Santa Sofia fu fondata da Arechi II, che nel 758 divenne Duca di Benevento per volere di Desiderio, Re dei Longobardi.

Benchè sia di modeste dimensioni la pianta interna della chiesa 
è unica nel suo genere e conserva i frammenti di affreschi 
l’Annuncio a Zaccaria
tra cui stralci di varie scene.
visitazione
La chiesa di Santa Sofia fa parte del patrimonio mondiale dell’umanità.
Adiacente alla chiesa vi è il chiostro che è parte integrante del complesso monastico fondato nel 762. 

Vi si accede passando attraverso il lapidario del Museo del Sannio e costeggiando le absidi.
Nei sotterranei del Palazzo della Prefettura 
o Palazzo del Governo 
si trova il Museo d’Arte Contemporanea.
Da visitare 
la cattedrale e l’ipogeo 
per vedere le testimonianze dei vari insediamenti 
succedutisi nel tempo e conoscere la storia del Duomo.
Interessante anche da visitare le opere realizzate con tecniche diverse 
che si trovano all’interno dell’orto del convento dei Padri Domenicani, 
questo spazio è chiamato Hortus Conclusus, 
letteralmente “giardino chiuso”.
E’ interessante sapere che a Benevento si produce il liquore Strega 
che è tra i più famosi liquori italiani, unico e inconfondibile per il suo caratteristico colore giallo che deriva dall'aggiunta dello zafferano al distillato di erbe aromatiche. 

Oltre al liquore 
c’è anche 
il torrone e 
il cioccolato.   

giovedì 19 marzo 2015

I luoghi aperti nelle Giornate FAI di primavera 2015

Anche quest’anno si svolge la storica manifestazione del FAI giunta alla 23° edizione dedicata ai Beni Culturali  nei giorni sabato 21 e domenica 22 marzo 2015.
Si potranno visitare: chiese, ville, borghi, palazzi, aree archeologiche, castelli, giardini, archivi musicali.


Un’occasione per scoprire luoghi normalmente inaccessibili, sono oltre 780 i luoghi aperti con visite a contributo libero in 340 località in tutte le Regioni.

Due giornate da trascorrere in modo diverso e culturalmente interessanti.
Queste sono le locandine di alcuni siti aperti nelle Giornate  FAI di primavera 2015 in Italia.
Lombardia: Delebio

Lombardia: Osnago

Trentino Alto Adige: Sabbionara d’Avio


Sardegna: Luras
Umbria: Assisi
Veneto: Castelfranco Veneto 
Puglia: Casalabate



Campania: Caiazzo
Liguria: Lavagna
Campania: Casalbore
Lombardia: Tremezzina

Lombardia: Varese






lunedì 20 ottobre 2014

La Via Sacra tra Colosseo e Campidoglio nell'antica Roma

I romani indicavano le strade cittadine con il nome di vici, e, nel caso di strade in salita, clivi, le grandi strade extraurbane, invece, erano denominate con il termine via. 
All’interno della città vi erano due strade contraddistinte, per la loro importanza ed antichità dal nome di via:
la Sacra via e la più recente Nova via.
Era chiamata Via Sacra per le processioni e i cortei trionfali verso il Campidoglio ma anche per le cerimonie sacre che vi si svolgevano.
La Via Sacra è un antichissimo tracciato che univa il colle Palatino, dove Romolo aveva fondato la prima città, con il Campidoglio, sul quale sorgeva il santuario più importante della Roma antica, il Tempio di Giove Ottimo Massimo. 
Il suo percorso attraversava la valle situata tra queste due alture che fu bonificata da Tarquinio Prisco  con la costruzione della Cloaca Maxima, diventando così il Foro. 
Fu il luogo di incontro, di politica, di commercio  e di mercato.

Percorrendo il tracciato, incominciando
dall’Arco di Tito, dedicato dal Senato romano all’imperatore Tito, si troverà la Basilica di Massenzio, costruita agli inizi del  IV secolo d.C, il più grande edificio civile nell’area del Foro Romano.

Poi si troverà il Tempio di Romolo, la Regia, il Tempio del Divo Iulio, il Tempio di Antonino e Faustina. 
Continuando si arriverà nel cuore più antico e sacro del Foro, la zona compresa fra la Curia, dove si riuniva il senato di Roma, il Comitium, i Rostra ed il Lapis Niger, dove si troverebbe la tomba di Romolo. 
Al turista il piacere di continuare a scoprire ed approfondire la storia della Via Sacra.






giovedì 9 ottobre 2014

I nuovi scavi del Circo Massimo a Roma

Gli scavi in corso nell'emiciclo sud del Circo Massimo, quello che si affaccia su Piazza di Porta Capena, rivolto verso la via Appia, hanno riportato alla luce, fra gli altri reperti, strutture murarie che confermano come qui vi fossero anche "tabernae", ritrovate scavando oltre i pilastri delle gradinate superstiti.




In soli 50 centimetri di terra sono stati ritrovate 130 monete che, una volta catalogate, potranno dare notizie sulla vita di questa parte del circo. 

L´emiciclo sud era il punto cruciale del percorso che le quadrighe affrontavano davanti a 150.000 spettatori.

Qui infatti gli aurighi dovevano frenare per curvare seccamente intorno alla "meta" meridionale e spesso venivano a contatto.

La prima costruzione, ad opera di Tarquinio Prisco, risale al VII secolo a.C. ed era in legno, devastato più volte dal fuoco ed in seguito restaurato, fu ricostruito quasi integralmente in epoca domiziano - traianea, fase cui appartengono per la maggior parte le strutture in laterizio attualmente visibili.
Giulio Cesare fece erigere l’edificio in muratura mentre Augusto lo completò e restaurò l'ippodromo, lo decorò con l'obelisco ora a piazza del Popolo e costruì il pulvinar.
Questo grande circo, 600 metri di lunghezza per 140 di larghezza, alla caduta dell'Impero fu abbandonato e utilizzato come campo per  fini agricoli. 
L'acqua mariana, che ancora oggi scorre in profondità, permise di installare anche dei  mulini. L'emiciclo sud fu riadattato a struttura fortificata da parte della potente famiglia dei Frangipane, a questo periodo risale la torretta - detta della Moletta -  ancora oggi visibile. 
La curva sud del Circo Massimo al termine dei lavori sarà un´area archeologica finalmente visitabile.



martedì 22 luglio 2014

L'Anfiteatro greco di Taormina

Photo by "I promessi viaggi", 1991
Il Teatro di Taormina è certamente uno dei monumenti più famosi ed importanti della Sicilia. 
Molto probabilmente fu costruito nel III secolo A.C. dai greci, ma l'impianto oggi visibile e visitabile è da far risalire all'epoca romana, forse sotto Cesare Augusto. Aveva una capienza di 10.000 spettatori ed era utilizzato per gli spettacoli con annimalli feroci.
Fu abbandonato dopo la caduta dell'Impero Romano e nel Medioevo alcune sue parti furono usate per costuzioni private. 
L'anfiteatro venne rivalutato nell' 800 come una delle mete dei Grand Tour perchè, nonostante fosse ricoperto di vegetazione, si poteva avere una suggestiva veduta dell'Etna. 
Già da diversi anni è luogo di spettacoli e rappresentazioni teatrali particolarmente suggestive.

domenica 11 maggio 2014

Il Parco archeologico di Baratti e Populonia in Toscana

Questo Parco archeologico fa parte di un interessantissimo itinerario tutto da scoprire sulla costa centro nord della Toscana, denominato Costa degli Etruschi. 


Il Parco di Baratti e Populonia si estende per circa 80 ettari da Piombino al golfo di Baratti ed possibile ammirare, in uno scenario di natura incontaminato tombe ed edifici Etruschi e Romani. Populonia, nata nell'età del ferro dalla fusione di più villaggi, è l'unica città etrusca costruita sulla costa, il cui territorio era costituito da tutte le colline che circondano il golfo.  
Le tombe e le sepolture sia a pozzetto che a camera, alcune con letti di pietra e con corredi ricchi di oggetti tutti di produzione locali, fanno capire l'importanza che questa città ebbe nel mondo antico anche grazie alla lavorazione dei metalli che, estratti sull'Isola d'Elba, venivano qui lavorati e poi esportati.

La città, sorta in seguito dove troviamo il borgo attuale, fu fiorente anche in epoca medievale, fu sede vescovile e proprio nel Borgo si può visitare la collezione privata Gasparri con numerosi oggetti del periodo etrusco. Da non perdere la vista sulla Costa dal Belvedere.


La visita dell'intero parco archeologico farà scoprire la Via del Ferro ed i suoi reperti, la Via delle Cave con il suo bosco di querce e la necropoli delle Grotte, nonchè i recenti rirtovamenti di un'Acropoli e al Terrazzamento delle Logge. 
Al'interno del parco è presente un Centro visitatori, aree attrezzate per la sosta e percorsi percorribili a piedi ed in bicicletta.