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venerdì 20 ottobre 2017

La chiesa del Sacro Cuore del Suffragio e il museo delle Anime del Purgatorio a Roma

Questo particolare museo si trova nella sacrestia della chiesa del Sacro Cuore del Suffragio, unico esempio di chiesa in stile gotico a Roma, ed è un'esposizione di documenti e testimonianze che proverebbero l’esistenza del purgatorio.

Photo by "I Promessi Viaggi", 2014

Questo museo ebbe origine alla fine dell’800 dal sacerdote don Victor Jouet quando sulle pareti dietro l'altare gli sembrò di vedere un volto dalle sembianze umane e dall'espressione mesta lasciato impresso dalle fiamme sulle pareti. 
Le testimonianze e i reperti raccolti dal sacerdote furono ritenute valide alla Chiesa, tali apparizioni, circostanziate e ciascuna con una storia particolare, risalgono prevalentemente al XVIII e XIX secolo.
Questi alcuni reperti custoditi nella chiesa .









La visita a questo particolare museo è sconsigliabile alle persone sensibili.
La Chiesa ed il museo annesso, si trovano in Via Ulpiano, sul Lungotevere e sono raggiungubili a piedi da Piazza Navona e da Castel S. Angelo.


venerdì 14 aprile 2017

Storia ed arte della Basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma

Passeggiando nei pressi del Pantheon, nel cuore di Roma, si arriva in piazza della Minerva, dove si trova questa antica basilica risalente al 1566, Santa Maria sopra Minerva che dal 1566 è una Basilica minore con titolo cardinalizio.
Photo by "I promessi viaggi", 2017
Ad essa furono apportate modifiche, ma oggi resta l’unico esempio di chiesa gotico medievale a Roma. Su tutta l'area su cui sorgono la basilica di Santa Maria sopra Minerva e l'annesso convento, sorgevano tre templi dell'antica Roma:
Photo by "I promessi viaggi", 2017
il Minervium, di origine domizianea eretto in onore di Minerva Calcidica, l'Isèum dedicato a Iside, e il Serapèum dedicato a Serapide. Già nel sec. VIII esisteva un antico oratorio dedicato alla Vergine, che papa Zaccaria nel 750 aveva concesso a monache basiliane fuggite dall’Oriente, fu aggiunto il toponimo di Minervum dall’VIII secolo. Davanti alla chiesa si trova l'obelisco dell’elefantino di granito rosa
Photo by "I promessi viaggi", 2017
con geroglifici sui quattro lati. L’obelisco fu ritrovato nel 1665 nell' area del vicino Tempio di Iside, chiamato Iseo Campense, cioè del Campo Marzio, fu alzato nella piazza nel 1667 sul curioso basamento disegnato da Gian Lorenzo Bernini e realizzato da Ercole Ferrata.
Sulla facciata si trovano varie lapidi con iscrizioni funerarie o quelle che ricordano vari episodi come le lapidi 
Photo by "I promessi viaggi", 2017
che testimoniano l'altezza raggiunta dalle inondazioni del Tevere nei secoli. L’interno
Photo by "I promessi viaggi", 2017
è a tre navate con la volta
Photo by "I promessi viaggi", 2017
a crociera, le cappelle delle navate laterali 
Photo by "I promessi viaggi", 2017
sono ricche di opere d’arte
Photo by "I promessi viaggi", 2017
tra il Quattrocento ed il Seicento,  molto bello è l’altare maggiore


                                    Photo by "I promessi viaggi", 2017

che ospite le reliquie di Santa Caterina da Siena e della sacrestia con la stanza ove la Santa senese morì, il sepolcro del pittore fra Giovanni da Fiesole, il Beato Angelico, "Patrono Universale degli Artisti".
Photo by "I promessi viaggi", 2017
Tra le varie opere importanti che si conservano c’è la statua del "Cristo risorto" di Michelangelo
Photo by "I promessi viaggi", 2017

Photo by "I promessi viaggi", 2017
del 1519-1520, sopra le tre campate c’è l'unico organo che è oggi possibile suonare è quello a trasmissione pneumatica costruito nel 1909 da Carlo Vegezzi Bossi e restaurato nel 1999.
Photo by "I promessi viaggi", 2017
Sarà il visitatore attento a scoprire tutte le altre importanti opere che si trovano nella basilica di Santa Maria sopra Minerva.



venerdì 1 aprile 2016

La chiesa di San Girolamo dei Croati a Roma

Questa bellissima chiesa si trova vicino all’Ara Pacis e al Mausoleo dell’imperatore romano Augusto, a poca distanza da Piazza di Spagna e da Piazza del Popolo.Papa  Nicolò V con il Breve Piis fidelium votis “ del 2l aprile l453 concesse agli Illirici di edificare una chiesa con annesso ospedale ad uso dei loro compatrioti ed in seguito San Pio V nel 1566 elevò la chiesa a titolo presbiterale. La chiesa appartiene oggi alla nazione croata.
foto by i promessi viaggi
Sin dalla conversione del popolo croato al cristianesimo nel VII secolo a Roma è sempre stato presente un piccolo ma costante gruppo di croati che desiderava avere proprie istituzioni religiose e nazionali ben organizzate nella in Roma. Nel 1588 Sisto V la fece riedificare affidando i lavori a Martino Longhi il Vecchio. La chiesa di San Girolamo dei Croati a Ripetta è un luogo di culto cattolico di Roma, nonché la chiesa nazionale dei croati a Roma.
Nell’ordine inferiore della facciata, si apre un bellissimo portale.
foto by i promessi viaggi
sovrastata da un timpano triangolare. L’interno è a croce latina con tre cappelle 
foto by i promessi viaggi
per lato e finta cupola dipinta da Andrea Lilio (1555-1610).
foto by i promessi viaggi
L’interno racchiude numerose opere dall’alto 
foto by i promessi viaggi
valore storico-artistico, un tesoro di armonia 

foto by i promessi viaggi

architettonica con numerosi 
foto i by i promessi viaggi
dipinti e altre opere d’arte.
La Chiesa è un luogo di preghiera e queste opere d’arte,
foto i promessi viaggi
foto i promessi viaggi

con gli altari e le volte sapientemente dipinte
foto by i promessi viaggi
rendono la vista ancor più interessante per il raccoglimento.
foto i promessi viaggi
In essa vengono celebrate le Sante messe in lingua italiana e croata.
Particolarmente solenni sono quelle celebrate in occasione della festa di San Girolamo, di San Nikola Tavelic, per il beato Alojziie Stepinac.


martedì 22 settembre 2015

L’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata

Questa antica Abbazia, a Grottaferrata, alle porte di Roma, fu fondata nel 1004 da un gruppo di monaci greci provenienti dall'Italia meridionale.
Il suo nome ufficiale ora è Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata e si trova  al centro della zona dei Castelli Romani. 

Questo bellissimo complesso fortificato è orientato da oriente a levante 
secondo i canoni bizantini e la leggenda tramanda che la Madonna apparve 
a san Nilo e a san Bartolomeo chiedendo la costruzione di un Santuario a Lei dedicato.    



La bellissima facciata ha il portale con ricche decorazioni, sopra di esso c’è il bellissimo  mosaico, in stile bizantino del XI secolo, 
che rappresenta Gesù benedicente seduto in trono con il Vangelo di san Giovanni dove, 
in greco, è scritto: “Io sono la porta, chi per me passerà sarà salvo”, ai lati  si noterà la Madonna e san Giovanni e la figura di un monaco.
Nell’atrio c’è un fonte battesimale 
in marmo del secolo XI. 
L’interno è superbamente ricco di mosaici come l’arco a mosaico medioevale, 
che divide la navata centrale dal presbiterio, che rappresenta la Pentecoste, di opere d’arte e di cappelle.

Interessante è la cappella Farnese 
che ha sotto l’altare le spoglie dei due Santi fondatori.
E’ chiamata così perché gli affreschi della cappella furono voluti dal cardinale Farnese.
Continuando la visita si troverà anche un progetto del Bernini ed è il  presbiterio o Iconostasi dove si trova l'icona della Madre di Dio.
Una sosta silenziosa davanti al ‘Vima’ (santuario o altare) che è posto nell’abside dietro l’iconostasi dove c’è l’altare  per la custodia del SS. Sacramento.

Infatti le chiese di rito bizantino sono caratterizzate dall’iconostasi, oltre la quale,nascosta agli occhi dei fedeli, si trova la “vima” l’altare.
Dopo una attenta visita a questa superba abbazia si sarà conosciuto ed ammirato una cultura diversa con le cerimonie che sono molto suggestive per il loro rituale.
Attualmente l'Abbazia 
è l'ultima dei numerosi monasteri Bizantini che nel medioevo erano diffusi in tutta l’Italia meridionale e nella stessa Roma.
statua san Nilo

Interessante sapere che fu fondata cinquanta anni prima dello Scisma che portò alla separazione delle Chiese di Roma e Costantinopoli conservando in seguito il rito Bizantino-Greco e la tradizione monastica orientale delle origini.

  





giovedì 11 dicembre 2014

Greccio e il primo presepe di San Francesco

Greccio sorge nella parte occidentale della Provincia di Rieti, a 705 mt. s.l.m.,  alla sinistra del fiume Velino e domina dall'alto la vasta e lussureggiante pianura reatina. 

Le prime notizie della cittadina risalgono al X°- XI° sec. e dopo varie vicende nel 1799, Greccio, fu di nuovo distrutto e saccheggiato ad opera dell’ esercito napoleonico.
L'antico borgo medievale conserva parte della pavimentazione del vecchio castello XI sec. circa e tre delle sei torri di cui la maggiore trasformata nel XVII° sec. in Torre Campanaria.
La chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo
sorge a fianco della torre campanaria sulla sommità di una scenografica scalinata e risale al XIV° sec..
La chiesa, a una navata, venne ricavata da una parte del castello e conserva all'interno pregevoli opere del XV°-XVI° sec.
Nella piazza si trova  la Chiesa di S. Maria del Giglio del 1400 anch'essa a una navata con stucchi di scuola romana con influssi di Carlo Fontana.
L'altare maggiore conserva all'interno di uno stucco, un affresco del primo quattrocento, che rappresenta la Vergine col Bambino e Angeli.
Da visitare il santuario del presepe,il luogo dove san Francesco, nella notte di Natale 1223 rappresentò il primo presepe con i personaggi viventi.


grotta del Santuario di Greccio, dove San Francesco ha celebrato il Natale
Il santuario si trova a circa 2 Km da Greccio arroccato sulla roccia di un costone boscoso.
Altri luoghi interessanti da vedere sono la chiesa di Santa Maria, oggi restaurata e destinata
a Museo Internazionale del Presepio, i resti delle antiche torri, la Cappellina dedicata a San Francesco con il sasso sul quale era solito salire per predicare.
Visitare Greccio è ripercorrere una parte della vita del Santo ma è anche un motivo per assistere alla Rievocazione Storica del Presepe di Greccio del 1223 che prevede la partecipazione di personaggi in costumi medievali.

E’ realizzata in sei quadri viventi e fa rivivere la nascita del primo presepe della storia realizzato da San Francesco di Assisi con l’aiuto del Nobile Signore di Greccio Giovanni Velita.
Per la manifestazione si consiglia di informarsi in tempo sia per i giorni che per gli orari.
Da non perdere il mercatino di Natale
nel centro storico di Greccio.