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domenica 7 febbraio 2021

Un weekend a Manduria

La cittadina di Manduria

in provincia di Taranto, è conosciuta per uno dei vini più apprezzati in Italia: il primitivo di Manduria, per l’archeologia e per alcune particolarità uniche della cittadina.
Il Museo del vino Primitivo

per conoscere la produzione del vino Primitivo. 

Da vedere, in pieno centro cittadino, questo particolare monumento il Calvario

costruito con un grande numero di conchiglie e cocci di ceramiche di varie epoche e colori. 

Rappresenta alcune scene della Passione di Cristo



e realizzato nella seconda metà del XIX secolo. 
Da visitare la chiesa Madre

il quartiere o ghetto ebraico con l’ex sinagoga. 



Il Parco Archeologico delle Mura Messapiche

custodisce la necropoli messapica più grande di Puglia. 

Al limite Nord-Occidentale del Parco si trova la Chiesetta di San Pietro Mandurino

con molti affreschi. 



La chiesetta si compone di un vano superiore databile presumibilmente al XIII sec. 
Continuando la visita si arriva al Fonte Pliniano

una sorgente d’acqua all’interno di una grotta e si può visitare. 

Il Fonte prende il nome da Plinio il Vecchio che lo descrive nella sua opera Naturalis Historia. 
Il weekend a Manduria è un modo per conoscere la città fondata dai Messapi una tribù che nell'antichità classica occupava un territorio corrispondente a buona parte dell'attuale Salento.

 






 




mercoledì 13 giugno 2018

Un weekend a Grottaglie la Città delle ceramiche


Questa cittadina della Puglia si trova su di una collina a pochi chilometri da Taranto, posta sul ciglio del gradone murgiano che degrada verso il Mar Piccolo ed è conosciuta anche e soprattutto per la produzione artigianale di ceramiche.

Nella cittadina infatti potete girare in un quartiere interamente dedicato alla produzione di questo tipo artigianato anche con i simboli tipici dello stile di Grottaglie
come galletto in varie forme e colori.

Una passeggiata quindi in questo quartiere, lungo la gravina di san Giorgio che si trova nella parte bassa del paese, un quartiere veramente pittoresco

con le botteghe artigianali mentre è bello anche vederlo dall’alto con vasi e contenitori
sulle terrazze delle botteghe.
Durante la passeggiata per il centro ecco cosa vedere:
Il castello dell’Episcopio, risalente alla fine del XIV secolo,
ai giorni odierni ospita il museo delle ceramiche negli ambienti anticamente utilizzati come stalle e si articola in cinque sezioni
con oggetti che coprono un arco cronologico

che va dal VIII secolo a.C. sino ai giorni nostri.
E’ possibile anche visitare il giardino mediterraneo
che si trova all’interno del castello.
Una visita al museo didattico delle maioliche nell’istituto d’arte

dove sono esposte opere del XVI e XVII secolo.
Una visita anche alla chiesa del Carmine
dove in una delle cappelle si trova il bellissimo presepe in pietra policroma
dello scultore rinascimentale Stefano da Putignano.
Nel chiostro del convento si possono vedere le pitture, 
con scene bibliche, relative del ciclo del profeta Elia.
Da tenere presente che a Grottaglie dal 23 giugno al 30 settembre 2018 si terrà la Mostra della Ceramica 2018 sul tema “Terra identità, luogo, materia”.
 


martedì 15 agosto 2017

Un tour a Nottola alla scoperta delle Chiese rupestri

Questo interessante centro si trova nella Murgia tarantina immerso nel verde e profonde gravine tra queste gravine si trovano queste chiese rupestri, chiamate anche le grotte di Dio, le più importanti per il culto in Puglia tra Oriente ed Occidente.
Questo tour non sarà solo religioso ma anche di storia ed arte antica che queste chiese rupestri conservano ancora nei giorni odierni.

La chiesa rupestre di san Nicola, di san Gregorio, di santa Margherita e di sant’Angelo vengono chiamate le grotte di Dio per l’architettura e gli affreschi databili dall’XI al XIV secolo. 
La Chiesa rupestre di San Nicola, 
chiamata anche la Cappella Sistina, conserva la bellezza degli antichi affreschi nelle pareti
e dall’ingresso per entravi si scendono delle scale ricavate nella roccia ma con una recente struttura in ferro.
Qui le pitture
si rifanno all’arte sacra popolare pugliese
rifacendosi alla devozione locale per i santi, al credo bizantino e
alla tradizione delle crociate per i santi protettori.
La chiesa rupestre di san Gregorio
ha tre navate e tre absidi semicircolari


a fondo concavo, da ammirare la raffigurazione del Cristo come Pantocratore
nella calotta absidale paragonato a quello che si trova nel duomo di Monreale.
La chiesa rupestre di santa Margherita
rappresenta il culto di questa santa
in epoca medievale in questo territorio ed importanti
sono gli affreschi che descrivono il suo martirio.
Tra le varie pitture vi è una rarissima rappresentazione rupestre relativa al miracolo di san Nicola di Myra che avrebbe concesso la dote
a tre fanciulle per sposarsi anziché farle prostituite.
La chiesa rupestre di sant’Angelo
si presenta a tre navate e a tre absidi dove le figure degli affreschi sono un po’ deteriorati
anche dalle infiltrazioni d’acqua ma restano sempre importanti e belli
da vedere considerato che risalgono al XIII-XIV secolo.
Molto significativo è l’affresco del Cristo Pantocratore al centro, la Madonna e San Giovanni Battista ai lati
perché è una rappresentazione in uso nel mondo bizantino dopo il X secolo.