Questa bellissima ed imponente
basilica
si distingue per i suoi diversi stili architettonici infatti guardando
attentamente la facciata si noterà che è romanica, le
cupole riprendono lo stile bizantino
mentre i due campanili gemelli ricordano i
minareti arabi.
Anche la basilica ha, per il
giubileo,
la porta della misericordia e dopo averla varcata ecco cosa visitare
tra le principali opere presenti al suo interno:
la cappella di sant’Antonio o
cappella dell’arca,
lungo le pareti si trovano nove rilievi marmorei, con scene
della vita e miracoli di s. Antonio.
La cappella delle reliquie
dove è
conservata
la lingua intatta del santo, la cappella
della Madonna mora, la
cappella del Beato Luca Belludi
che fu uno dei più fedeli amici
del santo.
Il bellissimo altare maggiore
dove si trova un
magnifico Crocefisso.
Dopo la visita silenziosa e
rispettosa per il luogo sacro si possono visitare
i chiostri quello della
magnolia
o del capitolo, del Paradiso, del Noviziato
dove vi abitano i novizi i futuri francescani, del Generale, del Museo o
del beato Luca dove si trova il Museo della Devozione popolare che
raccoglie gli ex-voto donati alla Basilica dai fedeli come ringraziamento delle
grazie ricevute da sant’Antonio.
Questo frate francescano del
tredicesimo secolo è venerato in tutto il mondo ed è patrono della città di
Padova.
Sant’Antonio al secolo
Fernando nacque a Lisbona nel 1195, i genitori erano i nobili Martino de’
Buglioni e donna Maria Taveira.
Fernando cambiò il nome in
Antoni nel 1220 quando si fece francescano ma prima faceva parte dei
Canonici regolari di sant'Agostino.
Morì il 13 giugno a 36 anni e si
trovava all'eremo di Camposampiero quando chiese di essere riportato a Padova
ma alla periferia di Padova nel luogo chiamato Arcella morì.
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