Venafro ha origini molto antiche, fu sotto il dominio dei sanniti, dei romani, divenne contea dei principi di Capua e fu assegnata da Alfonso d’Aragona alla famiglia Pandone, il castello ne è una prova della sua permanenza.
A Venafro si trovano reperti che attestano questi periodi storici ed è interessante conoscere. Si potrà visitare il Museo Archeologico, ex Monastero (seicentesco) di Santa Chiara la cui esposizione museale si articola in due piani, tra i vari reperti vi è il Polittico della Passione e la lapide dell’Editto di Augusto; questa riporta indicazioni sulla costruzione, manutenzione dell’acquedotto venafrano non ché la distribuzione delle acque. Da notare sia dall’esterno del portone che dall’interno la “ruota,” in uso dalle suore di clausura dell’epoca, dove venivano deposti i neonati abbandonati ed allevati dalle suore.
Il castello Pandone con gli affreschi di notevole importanza ci porta a conoscenza della passione per i cavalli del Pandone.
Da visitare alcuni palazzi importanti,
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