Napoli, dalle origini
antichissime, rivive la sua storia nei suoi monumenti, piazze, chiese e
palazzi; nel visitare la città si può seguire l’itinerario barocco, rococò,
medioevale e rinascimentale. Napoli si può definire un museo all’aperto
offrendo al visitatore, nel suo passeggiare, una visuale cittadina dal fascino
particolare e perenne. Nel Duomo, con opere importanti, si trova la Cappella di San Gennaro o
del Tesoro (1608-1637) dove si venera il sangue miracoloso del martire e
patrono della città; la chiesa di Santa Chiara (1310-1328), dopo il
bombardamento, del 1943 è stata restaurata tenendo conto della struttura
gotico-provenzale. Importante è anche il Chiostro delle Clarisse, con maioliche
policrome con scene campestri, fiori e frutta, e il Museo dell’Opera di Santa
Chiara. Da vedere inoltre Palazzo Reale (1600), la Galleria Umberto
I (1887), Il Museo Archeologico, la chiesa di San Francesco di Paola
(1817-1846) ispirata al modello del Pantheon, la Certosa di San Martino
(XIV sec.). Non è possibile, in poche parole, descrivere altri monumenti di
Napoli ma almeno vanno ricordati due posti altrettanto importanti: Castel Nuovo
o Maschio Angioino (1279-1282) fatto erigere da Carlo d’Angiò e ricostruito da
Alfonso I d’Aragona nel 1443 da vari scultori del Rinascimento, nell’interno
c’è la Cappella Palatina
e la Sala dei
Borboni. Il Museo e Galleria Nazionale di Capodimonte dove tutto intorno si
estende il Parco di Capodimonte, ex riserva di caccia dei Borboni, con una
vegetazione secolare. La Reggia
fu fatta costruire da Carlo di Borbone nel 1738, nelle sue sale, tra le altre
opere, si possono ammirare le collezioni di pittura, sculture, maioliche e la Galleria dell’Ottocento.
Da non dimenticare di mangiare la famosa pizza margherita da Brandi, antica
pizzeria a salita S. Anna di Palazzo (angolo via Chiaia). La pizzeria conserva
un documento del giugno 1889 a firma di Galli Camillo, per ringraziare i
proprietari per la pizza preparata per la regina Margherita. Una visita anche a
San Gregorio Armeno la celebre via degli artigiani del presepe, in queste
botteghe si possono trovare presepi e statuine artigianali, come gli oggetti
meccanici tipo fontana o gruppi di pastori in movimento, le statuine dipinte a
mano o con vestiti cuciti a mano, oppure statuette (meglio definirle caricature
dei politici o giocatori) ma anche oggetti scaramantici spiritosi. Napoli tra
sacro e profano rimane sempre una città ridente e canora.
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