L’area del Parco è molto estesa
comprendendo vari comuni, nel percorrerla si può ammirare la natura, la fauna,
la vegetazione e la flora, le aree archeologiche. E’ un’area di passaggio e
collegamento tra l’Adriatico e il Tirreno, inoltre è stato abitato sin
dall’antichità come testimoniano i reperti archeologici. Il Parco si suddivide
in tre settori, ciascuno caratterizzato da aspetti e particolari unici. Nell’Altopiano delle Rocche, d’origine carsica,
c’è la presenza di antichi ghiacciai, di boschi di faggio, pascoli e prati che
caratterizzano la zona. La
Marsica settentrionale è solcata da profondi incisioni di
origine glaciale come le Gole di Celano, la Valle di Teve, nel posto sbocciano rare specie di
piante. La Valle
dell’Aterno e la Valle Subequana
è percorsa dal fiume Aterno scorrendo nella valle fluviale, il pioppo nero e i
salici crescono ai bordi delle sponde, nelle valli si trovano anche reperti
storici – archeologici. Infatti queste testimonianze si possono trovare
nell’area dell’antica colonia romana
Alba Fucens, il Castello di Rovere a Rocca di Mezzo, la villa imperiale
a San Potito Ovindoli. Durante la visita al Parco si rimane stupiti per la
varietà di animali che vivono in questo habitat, come l’orso morsicano, il
capriolo, il cervo, il gatto selvatico. Fra gli uccelli si ammirano lo
sparviero, il corvo imperiale, , il fringuello alpino e l’averla piccola. Tra
gli anfibi ci sono la raganella italica,, la salamandra dagli occhiali, il
tritone appenninico. Da visitare,
inoltre, le Grotte di Stiffe, i Piani di Pezza, il centro di visita Museo del
cielo e quello del camoscio e area faunistica. Poiché non tutti gli itinerari
sono dotati di segnaletica, si consiglia di rivolgersi alle guide del Parco, la
sede si trova a Via XXIV Maggio Rocca di Mezzo (L’Aquila). Durante questa lunga
gita, nelle cittadine o ristori, si può assaggiare la gastronomia, alcune volte
semplice, ma saporita legata alla tradizione locale.
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