mercoledì 20 marzo 2013

Il terremoto di Messina e Reggio Calabria del 28 dicembre 1908


La mattina del 28 dicembre 1908 un terremoto devastante colpì lo stretto di Messina e Reggio Calabria. 
I danni del terremoto furono devastanti e stime esatte risultarono pressoché impossibili. Il numero delle vittime risulta ancora incerto a causa della distruzione dei registri dell’anagrafe. A prestare i primi soccorsi contribuirono in particolare anche navi battenti varie nazionalità che si trovavano più o meno vicine al luogo del terremoto.

Reggio Calabria prima del terremoto del 28 dicembre 1908 (Cartolina di de Angelis Teresamaria)


Il 28 dicembre 1908 alle 5h 20’’ ora locale venne registrato dai sismografi di 103 stazioni mondiali un violentissimo sisma pari al 10° di intensità della Scala Mercalli, con epicentro nello Stretto di Messina. Il sisma, ondulatorio, sussultorio e vorticoso, ebbe esiti di distruzione e morte in tutta l’ Area geografica dello Stretto e fu considerato a tutti gli effetti “catastrofico” dagli scienziati di tutto il mondo. La scossa più violenta, durata 36”, rase al suolo le Città di Messina e di Reggio Calabria e tutti i centri minori, da Palmi a Melito Porto Salvo, sulla costa calabrese e da Punta Faro a Taormina su quella sicula. Ad aggravare la già devastante situazione si aggiunse un altro fenomeno naturale, il “Maremoto”, che ebbe una violenza tale da causare un numero di morti superiore a quello prodotto dal sisma, rase al suolo fabbricati, inabissò la banchina del porto di Reggio, aprì fenditure larghe e profonde dai 7 agli 8 metri di lunghezza nelle zone più colpite, abbassò il livello della spiaggia su tutto il litorale, fino a farlo addirittura sparire in alcuni tratti.
Vi furono tre ondate colossali, la più alta delle quali dell’altezza di 20-30 metri, i cui effetti si propagarono, sia pure in modo lieve, dalle spiagge di Siracusa fino a Palermo. Il terremoto del 1908 segnò un punto importante anche nella storia della legislazione italiana riguardante i vincoli antisismici; in base alle relazioni delle varie commissioni governative, tra cui quelle del Ministero dei Lavori Pubblici fu redatto il primo Testo Unico delle Leggi che regolano le norme edilizie antisismiche. 

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