giovedì 18 aprile 2013

Segue... Un weekend a Campobasso

Dopo questa camminata si può fare una sosta in uno dei ristoranti vicino alla piazzetta per assaggiare la gastronomia locale, sia di tipo casereccia che tradizionale, con un buon vino locale., la sera è possibile andare alla birreria bavarese “Konig Ludwig Bier Keller n.1. Riprendendo la passeggiata da Via Cannavina, con bei negozi come l’ “Antica Cappelleria”, il bel antico Palazzo Cannavina e il bar Lounge Cafè, si giunge a Piazza della Prefettura dove si erige la Cattedrale dedicata alla SS. Trinità il cui interno racchiude preziosi affreschi, notevole è l'altare maggiore decorato con vetrate policrome raffiguranti storie della vita di Sant’Ilario e Sant'Agostino.Una sosta a Villetta Flora, alberata,

 
Fontana di Villa Flora (2000)    con la sua bella fontana a mo di piccola peschiera e con sedili in ferro lavorato in stile liberty, poi a vedere la grande Piazza Vittorio Emanuele II con la fontana zampillante 


(le due foto sono di De Rensis Roberto- Produzione Michele Picciano)    



e la statua di San Giorgio, , il Palazzo San Giorgio che ospita il Comune e la Villa dei Cannoni

(foto di De Rensis Roberto-produzione Michele Picciano)con alberi secolari. Da vedere inoltre Piazzetta Palombo dove
(foto di De Rensis Roberto-produzione Michele Picciano) dove sotto i portici si trovano botteghe artigianali, il Fondaco della Farina, uno slargo a poca distanza dalla Chiesa di San Leonardo all'interno delle mura del borgo antico, qui confluivano tutta la farina ed i cereali prodotti dai mulini intorno alla città e qui era pesata e soggetta al dazio. Da visitare il Museo dei Misteri che espone i costumi e le strutture che vengono usate nel Festival dei Misteri, nota celebrazione campobassana del Corpus Domini, la parte centrale della manifestazione è la sfilata dei cosiddetti Misteri, vere e proprie strutture portanti create, nel Settecento, da Paolo Saverio Di Zinno e modellate grazie a una lega molto flessibile e resistente. Ogni Mistero ospita dei figuranti che danno vita a un episodio della Bibbia, mentre la struttura viene portata a spalla da numerosi volontari. Il museo è dotato di due sale espositive e una sala proiezioni (via Trento 3). Campobasso ha una peculiarità: Viale delle Rimembranze



(2000)

splendido e suggestivo viale alberato, la particolarità è che questi alberi si possono considerare sacri, in quanto  su ognuno di essi vi è una targhetta dedicata ad un caduto campobassano della guerra, a volte scritto solamente “ignoto” a volte riportando “il nome del soldato”, il viale collega la chiesa di San Giorgio con il Castel Monforte dove vi è il Sacrario dei Caduti della Seconda Guerra Mondiale. Campobasso, città universitaria, si visita con tutta tranquillità per scoprire o riscoprire questa città che non ha nulla da invidiare, a città più conosciute, in fatto di arte storico artistico.



   

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