Il
piccolo comune di Seborga è situato nell'entroterra, tra Ospedaletti e
Bordighera, vicino anche alle città di Vallecrosia e Camporosso. La cittadina,
dalle lontane origini, nel 1079 divenne un Principato del Sacro Romano Impero e
nacque il primo Stato Cistercense della storia, nel 1660 fu istituita la
"Zecca di Seborga" e furono coniate le monete in oro e argento (i
Luigini) e dopo trent'anni di attività, la zecca fu chiusa. Nel 1729 il re di
Sardegna acquistò il principato e dopo varie peripezie, nei successivi periodi,
nel 1963 il popolo sovrano elesse il principe Giorgio I e nel 1995 lo rielesse
a vita. Il re riaprì la zecca dove vengono coniati i Luigini, che ancora oggi
circolano liberamente nel territorio di Seborga ma non hanno alcun valore
legale e vengono utilizzati come "buoni" spendibili nel paese. La
piccola cittadina si dichiara, ancora oggi, principato indipendente ma
per lo stato italiano non è riconosciuto però nel paese c’è ancora
l'atmosfera del passato infatti si incontrano le guardie della polizia
municipale dotate di pittoresche uniformi e chi lo desidera può richiedere il
passaporto o la patente di guida recanti i timbri del principato naturalmente
come ricordo del soggiorno. All'entrata del paese si trova il piccolo Oratorio di San Bernardo
che risale al XIV secolo e passeggiando per le classiche stradine e saliscendi,
il borgo è medioevale, si trova la Chiesa Parrocchiale di San Martino
con la facciata in stile barocco raffigurante il Cristo risorto e in alto il
Santo, nel suo interno si possono ammirare opere ottocentesche. Passeggiando
per le belle viuzze separate da strettissimi vicoli ciottolati
sovrastati da arcate in cui si aprono improvvisamente romantiche piazzette, ben tenute e con molti vasi di piante si trovano
caratteristi ristoranti per assaggiare la cucina locale. Da visitare il Museo
della Zecca Antico Principato situato nel Palazzo dei
Monaci,
tra le altre cose si trova esposto la moneta
“Luigino” del 1669 ma il calco in gesso si trova presso il Museo Bicknel di
Bordighera; altro museo interessante è il Museo Strumenti Musicali che comprende
pregiati strumenti musicali di varie epoche dal 1744 al 1930, si può conoscere
l’epoca di appartenenza di ciascun strumento, leggendo le etichette e udendone
anche direttamente il suono, riprodotto in sottofondo nel locale espositivo. Una visita anche al Palazzo del Governo dove si possono
acquistare, per ricordo, i francobolli emessi dal Principato e i Luigini.
Inoltre dalla Cappella di Santa Giusta, una piccola chiesa situata sulla
collina del paese, si può godere una bella vista panoramica sul mare e sulla
cittadina. Nel borgo si svolgono anche manifestazioni culturali come la festa
di San Bernardo il 20 agosto con il corteo storico folcloristico e gli
sbandieratori che rendono piacevole la vista a questo speciale borgo dall’aria
antica anche perché la collina si coniuga al mare, infatti le spiagge di
Bordighera sono soltanto a sei chilometri quindi è facile unire il piacere di
un bel bagno al fresco della collina.
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