La costruzione del sepolcro a forma di piramide fu voluta da Caio Cestio che lo lasciò scritto nel suo testamento.
La tomba fu innalzata lungo la Via Ostiense, nel periodo tra
il 18 e il 12 a.C., cioè tra l’anno di promulgazione della legge contro
l’ostentazione del lusso che impedì di porre all’interno della cella alcuni
pregiati arazzi.
La piramide fu successivamente inglobata nella cinta muraria
costruita tra il 272 e il 279 su iniziativa dell’imperatore Aureliano.
La struttura, alta 36,40 metri con una base quadrata di 29,50
m di lato, è composta da un nucleo di opera cementizia con cortina di mattoni;
il rivestimento esterno è costituito da lastre in marmo lunense.
Da notare l’iscrizione, sui lati occidentale ed orientale,
C.CESTIVS L.F.EPVLO POB PR TR PL
VII VIR EPVLORVM
Caio Cestio, figlio di Lucio, detto Epulo
della tribù Poblilia, pretore, tribuno della plebe e setteviro del collegio
degli Epuloni
OPVS · APSOLVTVM · EX ·
TESTAMENTO · DIEBVS · CCC · XXX · ARBITRATV · L· PONTI · PVBLII · FILII ·
CLA · MELAE · HEREDIS · ET · POTHI · L
Opera completata, come da testamento, in 330
giorni, per disposizione di Lucio Ponzio Mela figlio di Publio della tribù
Claudia, erede, e di Potho, liberto.
La camera sepolcrale, di
circa 23 mq, ha una volta a botte e fu murata al momento della sepoltura secondo
l’usanza degli egiziani
Le pareti sono decorate a fresco secondo uno schema
decorativo a pannelli, all’interno dei quali si distinguono, su fondo
chiaro, figure di ninfe alternate a vasi lustrali.
In alto, agli angoli della volta, quattro Vittorie alate
recano nelle mani una corona e un nastro; al centro in origine doveva esserci una scena di apoteosi raffigurante Caio Cestio.
Adiacente alla Piramide, è possibile visitare il Cimitero dei non Cattolici ed il Cimitero di guerra inglese.
Adiacente alla Piramide, è possibile visitare il Cimitero dei non Cattolici ed il Cimitero di guerra inglese.
E' possibile visitare il monumento solo con visita didattica o accompagnata quindi chiedere informazioni al Ministero dei beni e attività culturali e del turismo oppure alla Soprintendenza ai Beni Archeologici di Roma.
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