La costruzione dell’Edicola Votiva e la
sua diffusione si afferma nel Seicento-Settecento fino alla consacrazione di Genova
alla Madonna nel 1637 con la
diffusione dell’iconografia mariana.
Tra il Comune di Genova e la Sovrintendenza ai Beni Culturali c’è
piena intesa per
la loro conservazione considerando le Edicole Votive opere d'arte.
Grazie ad un finanziamento della Fondazione Carige, alcuni
anni fa, le statue ospitate nelle edicole sono state sostituite con delle
copie per evitare i danni causati dallo smog e dalle intemperie.
Gli originali sono ora conservati nel Museo di Architettura e
Scultura Ligure di Sant’Agostino.
La maggioranza delle edicole sono: scolpite o
affrescate, medaglioni in marmo; sculture e bassorilievi;
strutture decorative.
La
città di Genova è la seconda città dopo Roma ad aver
ornato palazzi e vie con
le Edicole Votive segno tangibile della venerazione alla Madonna dei genovesi perché è anche un modo di chiedere protezione della città e degli abitanti alla Madre Celeste.
Queste sono alcune delle molte Edicole Votive che si vedono passeggiando per la città, sarà il turista, se vuole, a ritrovare le altre Edicole che ornano Genova.
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