Via Quattro fontane è chiamata
così perché ad ogni angolo ci sono quattro fontane volute dal papa Sisto V alla
fine del Cinquecento.
Il
complesso delle Quattro fontane venne realizzato sotto il suo pontificato per
evidenziare sul colle Quirinale l’importante incrocio tra la Strada Pia (le
odierne Vie XX Settembre e del Quirinale) e la Strada Felice (le attuali vie
Quattro Fontane e Sistina) aperta dallo stesso Sisto V per congiungere la
chiesa di S. Croce in Gerusalemme con la Trinità dei Monti, passando per la
basilica di S. Maria Maggiore.
Le
fontane furono eseguite a spese dei proprietari dei terreni limitrofi in cambio
di concessioni gratuite dell’acqua Felice.
Le tre fontane Arno, Giunone,
Tevere furono finanziate da Muzio Mattei, per la quarta Fedeltà o Diana da
Giacomo Gridenzoni.
l’Arno con il leone simbolo di Firenze, con una figura
maschile e sullo sfondo delle piante di papiro e un leone.
il Tevere
riconoscibile dalla lupa e dalla cornucopia, simbolo di Roma, una figura maschile con
una cornucopia colma di frutti, sul fondale una lupa nella vegetazione di due alberi di palma e di quercia.
Giunone,
la fortezza, che ha il capo chinato e tra i capelli
una corona, è poggiata su un leone che versa acqua nella sottostante vasca,
sullo sfondo una oca svolazzante e una palma.
Diana,
la fedeltà, con il cane che non ha prospetti di vegetazione ma ha la stella e
la testa di leone scolpiti sulla vasca e tre piccoli monti su cui la figura
poggia il gomito, tutti tipici elementi delle insegne di papa Sisto V.
Tutte le statue delle fontane sono distese su di un fianco e l’acqua si versa nelle sottostanti vasche semicircolari in travertino.
Nessun commento:
Posta un commento