Passeggiando per la città si
potranno ammirare queste fontane vere opere d’arte.
La fontana dell’elefante
L’architetto
Vaccarini costruì la fontana dell’elefante,
sul modello dell' Elefante di Minerva a Roma. La fontana rappresenta
tre civiltà: la punica, l'egizia e la cristiana.
Sulla
parte finale dell’obelisco si trova un globo
circondato da una corona di una foglia
di palma (rappresenta il martirio) e di un ramo di gigli (rappresentante
la purezza), più sopra si trova una tavoletta metallica su cui vi è
inciso l’iscrizione "MSSHDPL" dedicata
a sant'Agata.
La fontana dell’Amenano
Fu
progettata dallo scultore napoletano Tito Angelini nel 1867 e rappresenta
Amenano, il dio fluviale, sopra una grande vasca a forma di conchiglia. Ai due
lati ci sono dei tritoni.
Questo dio fluviale era onorato
nell'antichità dai catanesi. Nella parte anteriore della conchiglia si trova
lo stemma della città.
La fonte Lanaria
Franco
Lanario la costruì, nel 1621, e fu dedicata a Sant'Agata.
La fontana
si trova vicino Porta Uzeda perché da qui furono portate via le sue reliquie
per essere portate a Bisanzio.
La fontana di Proserpina
Giulio
Moschetti realizzò la fontana raffigurando Plutone, al centro della vasca, sul
cocchio tirato da cavalli e sirene, mentre strappa alla terra la bella
Proserpina, figlia di Zeus e di Demetra.
L'opera venne ultimata nell'aprile del 1904.
L'opera venne ultimata nell'aprile del 1904.
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