giovedì 9 aprile 2015

Il Museo del Telefono a San Marcello

Tra i tanti musei che conservano oggetti che ripercorrono la storia dell’invenzione come la radio, la televisione, la fotografia c’è anche quello del telefono.
Il Museo del Telefono, unico nel suo genere, raccoglie e documenta l’evoluzione storica della telefonia dai primi esemplari di Antonio Meucci (1808 – 1889) 


 ai più recenti apparecchi.

La collezione è ospitata nel piano nobile di Palazzo Marcelli ed è costituita 
 

da più di 200 pezzi d’epoca e moderni ripercorrendo la storia e lo sviluppo della telefonia.

I telefoni 

provengono da tutto il mondo e comprendono ricevitori, centralini, apparecchi telefonici, il percorso museale si apre con i primi strumenti telefonici del 1800 tra i quali il famoso Ricevitore Meucci datato 1871.

Questa esposizione 

che conta pezzi unici sono catalogati ed esposti in ordine cronologico.

Tra i più antichi telefoni un rarissimo apparecchio a batteria locale, in metallo inciso con decorazioni in oro chiamato “Ragno” che fu costruito dalla Società Ericsson di Stoccolma nel 1890 e fu adottato dallo Stato del Vaticano. 
Uno strumento ha modificato il modo di telefonare e comunicare: la telefonia mobile che arriva in Italia tra gli anni Settanta e Ottanta. 
Un fenomeno più recente è invece quello della tecnologia Voice Over IP, cioè delle telefonate attraverso la rete internet.
Le Poste Italiane emisero il 28 maggio 2003 questo 
francobollo celebrativo dell’invenzione del telefono.
Nel francobollo l’artista Antonello Ciaburro raffigura, accanto al volto di Meucci, una rappresentazione del primo modello di telettrofono brevettato con questo nome dallo scienziato nel 1871 e costituito da due campane ricevitore/trasmettitore e da due complessi di pile elettriche, visibili ai due lati della figura.


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