Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del
turismo, Dario Franceschini, ha ricevuto il 21 aprile 2015, al Collegio Romano,
Yuzo Yagi, Presidente della Tsusho Limited di Osaka, per esprimergli la sincera
gratitudine del Governo per il nobile gesto di mecenatismo che ha permesso il
restauro della Piramide di Caio Cestio.
Mentre il 20 aprile 2015 è stato inaugurato
ufficialmente questo evento con il taglio del nastro con il rito giapponese
alla presenza di Yuzo Yagi, del Sindaco e di molte autorità.
Il restauro ormai terminato ha fatto tornare luminosa e splendente la Piramide di Caio Cestio,
cosi anche l’area a cui tutti possono accedere, grazie
a una lunga e pratica rampa realizzata dalla Soprintendenza.
Un monumento simbolo che nel tempo ha subito molti restauri
come quello di papa Alessandro VII Chigi che nel 1659 stanziò cinque mila scudi
e non trasformò, come voleva la corte,
il sepolcro romano in una chiesa, aprendo la porta che conduce alla camera sepolcrale.
il sepolcro romano in una chiesa, aprendo la porta che conduce alla camera sepolcrale.
Fu frequentata per la sua forma catalizzatrice di energia per
riunioni esoteriche, a cui partecipò anche Ugo Foscolo.
photo by "I promessi viaggi", 2015 |
La Piramide fu costruita tra il 18 e 12 a. C. in epoca augustea, dopo la
conquista dell’Egitto da parte di Augusto perché andavano molto di moda, a
Roma, i simboli egiziani e molti furono coloro che si fecero costruire piramidi
per accogliere le loro spoglie.
Che sia di Caio Cestio epulone, appartenente alla Gens
Publilia, è provato dalle iscrizioni sul monumento che i suoi eredi erano
chiamati a costruire entro 330 dalla sua morte, pena la perdita dell’eredità e
così fecero.
Un’opera eretta secondo la tecnica costruttiva romana e
rivestita di marmo lunense.
Tutto quello che si conosce della Piramide si deve alle
iscrizioni, “due ripetute sui lati est e ovest,
una più piccola sul lato est.
La Piramide è visitabile il secondo e quarto sabato del mese
per singoli e gruppi con prenotazione obbligatoria informandosi a: Informazioni
e prenotazioni: 06-39967700 e www.coopculture.it.
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