Questo edificio, noto come Casina Vanvitelliana, si trova sul lago Fusaro, nel comune di Bacoli, in provincia di Napoli, divenne la
riserva di caccia e pesca dei Borbone a partire dal 1752.
Fu Ferdinando IV di Borbone che, a Sud-Est del lago di Fusaro, formatosi dalla chiusura del tratto di mare tra Bacoli ed altre due frazioni, su un isolotto, fece sorgere il bellissimo Casino Reale.
Fu Ferdinando IV di Borbone che, a Sud-Est del lago di Fusaro, formatosi dalla chiusura del tratto di mare tra Bacoli ed altre due frazioni, su un isolotto, fece sorgere il bellissimo Casino Reale.
E’ un gioiello dell’architettura
tardo-settecentesca, tra i più significativi dei Campi Flegrei,
realizzato su disegno di Carlo Vanvitelli nel 1782.
La Casina si colloca tra le più raffinate
produzioni settecentesche, richiamandosi alla struttura della Palazzina di
caccia di Stupinigi, progettata alcuni anni prima da Filippo Juvarra.
L'edificio ha una pianta molto articolata, composta da tre
corpi ottagonali che si intersecano l'uno alla sommità dell'altro,
restringendosi in una sorta di pagoda, con grandi finestre disposte su due
livelli.
Inoltre un lungo pontile in legno collega la Casina alla
sponda del lago Fusaro.
Nell’interno sono state riproposte
le tappezzerie, i dipinti delle stagioni e lo stemma borbonico in facciata.
I quattro bozzetti
rappresentano per ognuna delle stagioni una località: la Primavera con il pascolo nella valle del
Volturno, con veduta del Matese; l’Estate con la mietitura a S. Leucio di
Caserta verso Maddaloni; l’Autunno con la vendemmia a
Sorrento, e l’Inverno con un campo di caccia a
Persano.
La Casina Vanvitelliana, fu
adibita alla residenza degli ospiti illustri, come Francesco II del Sacro
Romano Impero nel maggio 1819.
Vi soggiornarono anche Wolfgang Amadeus
Mozart, Gioacchino Rossini e il Presidente della Repubblica Luigi
Einaudi.
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