martedì 19 maggio 2015

Alla scoperta della Casina Vanvitelliana a Bacoli

Questo edificio, noto come Casina Vanvitelliana, si trova sul lago Fusaro, nel comune di Bacoli, in provincia di Napoli, divenne la riserva di caccia e pesca dei Borbone a partire dal 1752.
Fu Ferdinando IV di Borbone che, a Sud-Est del lago di Fusaro, formatosi dalla chiusura del tratto di mare tra Bacoli ed altre due frazioni, su un isolotto, fece sorgere il bellissimo Casino Reale. 

E’ un gioiello dell’architettura tardo-settecentesca,  tra i più significativi dei Campi Flegrei, realizzato su disegno di Carlo Vanvitelli nel 1782.

La Casina si colloca tra le più raffinate produzioni settecentesche, richiamandosi alla struttura della Palazzina di caccia di Stupinigi, progettata alcuni anni prima da Filippo Juvarra. 
L'edificio ha una pianta molto articolata, composta da tre corpi ottagonali che si intersecano l'uno alla sommità dell'altro, restringendosi in una sorta di pagoda, con grandi finestre disposte su due livelli.
Inoltre un lungo pontile in legno collega la Casina alla sponda del lago Fusaro. 

Nell’interno sono state riproposte le tappezzerie, i dipinti delle stagioni e lo stemma borbonico in facciata.
I quattro bozzetti rappresentano per ognuna delle stagioni una località: la Primavera con il pascolo nella valle del Volturno, con veduta del Matese; l’Estate con la mietitura a S. Leucio di Caserta verso Maddaloni; l’Autunno con la vendemmia a Sorrento, e l’Inverno con un campo di caccia a Persano.  
La Casina Vanvitelliana, fu adibita alla residenza degli ospiti illustri, come Francesco II del Sacro Romano Impero nel maggio 1819.
Vi soggiornarono anche Wolfgang Amadeus Mozart, Gioacchino Rossini e il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. 



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