Questa antica chiesa fa parte della
venerabile confraternita di Santa Maria dell’Orto che è la più antica
confraternita mariana di Roma, inoltre dal 1 gennaio 2008 è il punto di
riferimento per la comunità giapponese a Roma.
Il motivo si deve al fatto che
alla confraternita faceva parte anche Julian Nakaura divenuto in seguito un
sacerdote gesuita e che subì il martirio nel 1633 a Nagasaki.
Fu beatificato nel novembre del
2008 a Nagasaki e nei documenti raccolti per la sua beatificazione si legge che
Giuliano Nakaura non fu solo un sacerdote martire ma anche una figura
fortemente simbolica emblema dello scambio culturale fra oriente e occidente.
Il ritratto del Beato Julian
Nakaura da giovane conservato nella chiesa.
La storia inizia forse nel 1488,
come viene riportata la notizia, quando una persona devota con una malattia
incurabile vide dentro un orto un immagine della Madonna e fece voto di tenere
sempre accesa una lampada davanti all’immagine se fosse stato guarito.
Con la sua guarigione mantenne il
voto e molte altre persone contribuirono a questo culto tanto che si riunirono
in una confraternita approvata da papa Alessandro VI nel 1492 e nel 1588 papa
Sisto V la elevò al rango di arciconfraternita.
Ai giorni odierni
l’arciconfraternita, che è una associazione pubblica di fedeli, è ancora in
vigore. L’interno della chiesa è a tre navate
con marmi e pitture
di
grandissimo pregio, le cappelle con bellissimi affreschi anche sulle volte.
Interessante è vedere il bellissimo
organo e la macchina delle quarant’ore
che ancora oggi viene montata il giovedì santo per fare da cornice al Santissimo Sacramento con le sue 231 candele accese.
Interessante è anche il pavimento policromo settecentesco con i nomi delle confraternite.
Una visita attenta e silenziosa permetterà di ammirare tutta l’arte che la chiesa Santa Maria dell'Orto
conserva in modo superbo e spettacolare.
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