La antica cittadina di Tirano fu,
fin dall'antichità, uno dei centri economici e culturali più importanti della
Valtellina.
Ancora nei giorni odierni la
cittadina conserva ancora tre porte che facevano parte delle vecchie mura fatte
edificare nel 1497 da Ludovico il Moro per difenderla dai Grigioni, che si
impadronirono di Tirano e dell'intera Valtellina nel 1512.
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In questo luogo si trova il
magnifico Palazzo Salis
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da visitare per la sua storia ed arte che lo
contraddistinguono.
Le notizie e le foto che sono riportate
in questo articolo sono tratte dal sito www.palazzosalis.com
grazie alla gentile concessione avuta dai proprietari del Palazzo Salis dei
Conti Sertoli Salis, ringrazio in modo particolare la signora Paola S Salis per
la sua cortesia e disponibilità.
Questo magnifico Palazzo, dalla
storia antica, appartiene ad una antica e nobile famiglia dei Salis e
prosegue
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come Conti Sertoli Salis a partire dal 1800 quando
il Conte Ing. Ulisse Salis, eroe del Risorgimento, e sua moglie Teresa
Calvi.
Gli eredi conservano questo
Palazzo, uno dei più importanti palazzi della provincia di Sondrio,
che si colloca come una delle
mete culturali e turistiche di maggior interesse di tutta la Valtellina,
visitabile tutto l’anno con visite guidate per piccoli e grandi gruppi.
Il Palazzo presenta una facciata
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di stile tardo-cinquecentesco, fiancheggiata da due torri, con un portale
centrale barocco realizzato su disegno del Vignola.
All'interno del palazzo si trova
un circuito museale di 10 sale
Sala dei telamoni dal sito www.palazzosalis.com |
decorate ed affrescate,
Sala dei Turchi dal sito www.palazzosalis.com |
tutte
recentemente restaurate, tra cui il cosiddetto "Saloncello",
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importante sala splendidamente affrescata da sembrare reale, infatti da una
prima balaustrata dipinta e sorretta, ai quattro angoli, da altrettanti
telamoni, si elevano archi ogivali che creano un mirabile effetto prospettico.
Lo stemma che si trova sul camino
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ricorda la concessione del titolo
comitale a Giovanni Salis da parte dell’imperatore Leopoldo I d’Asburgo (26
agosto 1694).
Il Saloncello fu un punto
d’incontro del potere politico in Valtellina nel XVII e XVIII secolo, oltre
alla chiesetta barocca di famiglia
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dedicata a S. Carlo Borromeo.
Sala soffitto ligneo dal sito www.palazzosalis.com |
Sala soffitto policromo dal sito www.palazzosalis.com |
L’accesso al museo avviene
salendo l’imponente scalone d’onore e transitando per il Salone d'onore, che
presenta un soffitto magnificamente affrescato con decorazioni pittoriche
settecentesche attribuite al pittore Cucchi.
Tutte le sale del museo si
affacciano sull’antica corte cinquecentesca detta corte rustica, o “corte dei
cavalli”.
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Un portico introduce al
suggestivo giardino interno "all'italiana",
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uno dei più significativi
della Lombardia e senz’altro il più noto in Valtellina.
Tra le varie piante, le numerose
piante da frutto si trova anche il maestoso e secolare cedro del Libano che
da oltre 2 secoli veglia sulla storia della nobile famiglia Salis.
In questo suggestivo Palazzo è
possibile realizzare matrimoni
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per un giorno indimenticabile, eventi,
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meeting e
convegni.
Inoltre c’è la possibilità di affittare un appartamento di lusso
da maggio a fine settembre
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per le persone che amano fare escursioni,
alpeggi, attività sportive, itinerari culturali, naturalistici ed
enogastronomici.
Durante la permanenza è
interessante fare la tratta tra Tirano, St.Moritz e Coira con
il Trenino Rosso ovvero il Bernina Express, un treno espresso delle svizzere
Ferrovie Retiche.
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Il percorso da Tirano a Coira
comprende le ferrovie dell'Albula e del Bernina, incluse nel 2008 nell'elenco
dei Patrimoni dell'umanità stilato dall'UNESCO.
Per tutte le ulteriori
informazioni contrattare Palazzo Salis, info@palazzosalis.com,
per trascorrere un giornata o momenti unici e irripetibili.
Ringrazio ancora i proprietari
del Palazzo Salis dei Conti Sertoli Salis, ringrazio in modo particolare la
signora Paola S Salis per la sua cortesia e disponibilità che mi ha permesso di
pubblicare tutte queste notizie e foto.
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