ed è tra gli edifici
dell'antichità classica, quello che meglio si è conservato.
Nell’anno 609 fu consacrato come
chiesa col nome di Santa Maria ad Martyres, nel 1870 divenne sacrario dei re
d’Italia con le spoglie
di Vittorio Emanuele II, Umberto I e
Margherita di
Savoia.
La costruzione originaria fu
eretta tra il 27 e il 25 a.C.
per volere di Marco Vipsanio Agrippa in onore di
Augusto e poi dedicata alle principali divinità della famiglia Giulio Claudia.
Le sue forme attuali del Pantheon
risalgono ai primi anni del regno di Adriano (118-125).
La cupola è la più grande volta
realizzata in muratura, ha un grande foro chiamato oculo
che permette di
illuminare l’interno che è privo di finestre inoltre ogni anno, durante il
solstizio d'estate, a mezzogiorno un raggio di sole penetra dall'oculo e
colpisce il centro del portale d'accesso.
Le pareti sono rivestite da
lastre di marmi colorati,
così come il pavimento, che è costituito da
riquadri e tondi di porfido, giallo antico, granito e pavonazzetto ed è dotato
di 22 fori, dei chiusini
con bocchette diverse, in modo da rendere facile il
deflusso delle acque piovane.
Dal Rinascimento in avanti il
Pantheon fu usato per seppellire anche personaggi illustri: dal 1520 vi è la
Tomba di Raffaello
presso l'altare della Madonna del Sasso e tra altri illustri
personaggi vi è seppellito
il musicista Arcangelo Corelli.
Per mantenere viva la memoria dei reali d’Italia c’è l'Istituto Nazionale per la
Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon la cui fondazione risale al
1878 ed ancora nei giorni odierni l’istituto organizza manifestazioni in
occasione di ricorrenze particolari e i membri fanno la guardi d’onore alle
loro tombe.
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