mercoledì 6 settembre 2017

L’Area Archeologica ed il Museo Etrusco di Marzabotto

Questa interessante area archeologica ripropone con i reperti ben conservati la storia della città etrusca che occupò il Pian di Misano e la soprastante altura di Misanello durando circa due secoli, dalla fine del VI alla metà del IV secolo a.C.  



Ciò che fa di tale sito un’eccezionale testimonianza nell’ambito della civiltà etrusca è l’impianto urbano della città, nella quale la regolare scansione modulare degli spazi è segno di una ben precisa pianificazione della città.
La prosperità di questo centro fu interrotta alla metà del IV secolo a.C. dall’invasione celtica e nel mutato scenario della romanizzazione.  
Questi rinvenimenti di resti murari 
Veduta della necropoli nord
e reperti di vario tipo risalgono alla fine del XVIII secolo 
L'ingresso orientale della città e, sullo sfondo, la necropoli est
ma le prime scoperte si avranno solo alcuni decenni più tardi, in occasione dei lavori per la sistemazione a parco dell’area attorno alla villa, entrata a far parte delle proprietà della famiglia dei conti Aria nel 1831. 
Acropoli - Edificio D
Partendo dai resti della porta settentrionale della città si procede per la cosiddetta plateia A -che fiancheggia il grande tempio a pianta greca,
il Tempio dedicato a Tinia, somma divinità Etrusca corrispondente allo Zeus dei Greci
sulla quale si affacciano la fornace relativa al tempio e numerose case di abitazione caratterizzate da cortile centrale con pozzo.
Il Museo Nazionale Etrusco è intitolato alla memoria del Conte Pompeo Aria che organizzò il primo nucleo della collezione.  

Durante il percorso museale, tra i moltissimi reperti, si vedrà: 

Balsamario in pasta vitrea, 

Cimasa di candelabro in bronzo, 

Kántharos configurato, 

statuette, testa di Kouros, 

statuetta in bronzo raffigurante una donna che tiene in mano un fiore di loto, 

un ovale,

del vasellame.
Al termine di questa interessante visita a Marzabotto si sarà ampliata la conoscenza di questa grande civiltà etrusca grazie alla conservazione dei reperti che a distanza di moltissimo tempo sono ancora ben visibili.


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