sabato 7 luglio 2018

Pistoia la Città dei pulpiti

Pistoia viene definita fin dal 400 “la città dei pulpiti”, per via dei particolarissimi altari dai marmi bicolori.
In in particolare, visitando queste Chiese, si possono ammirare questi capolavori: chiesa di sant’Andrea, chiesa di san Bartolomeo  e chiesa di san Giovanni Fuorcivitas.

La Chiesa di S. Andrea 

Il bianco pulpito di marmo, ritenuto uno dei massimi capolavori della scultura del Trecento, fu eseguito da Giovanni Pisano figlio di Nicola.

Il parapetto esagonale è sostenuto da sette colonne di cui la centrale poggia su tre grifoni alati e tre delle esterne su 
leone che abbatte il cavallo
di un leone, una 
leonessa che allatta i cuccioli e tiene tra le zampe un coniglio
leonessa, la colonna centrale 
con il leone,l'aquila ed il grifo,   
        
e un  telamone.
Il pulpito si sviluppa su tre livelli sovrapposti dove sono raffigurate scene
della vita di Gesù e il giudizio universale.
Chiesa di san Bartolomeo 
Il pulpito opera di Guido da Como risale alla metà del XIII secolo.




Il pulito è retto da due leoni stilofori
 l’uno che atterra il drago, l’altro che 
allatta il cucciolo e da un telamone, il pulpito presenta sul fronte quattro formelle

con le Storie della Vita di Cristo dopo la morte, altre quattro formelle 

con le Storie dell’inizio della Vita di Cristo che si trovano sulla parete retrostante.
Chiesa di san Giovanni Fuorcivitas
Il pulpito opera di Guglielmo da Pisa, collaboratore di Nicola Pisano, risale al 1270 circa.

Vi sono scolpite le Storie di Cristo e della Vergine, impreziosite da paste vitree policrome e da rifiniture cromatiche.
L’elegante pila marmorea posta al centro della navata sul cui fusto sono raffigurate le virtù teologali mentre sulla vasca si trovano i busti delle virtù cardinali.
Quest’opera viene attribuita a Nicola o Giovanni Pisano.



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