mercoledì 5 febbraio 2020

Il Museo degli Affreschi nell’antico Monastero di san Francesco al Corso di Verona

Nell’antico monastero di san Francesco, nelle vicinanze dell’Arena, all'interno del Monastero di San Francesco, si possono ammirare affreschi davvero unici nel contesto che, dal 1973 è diventato sede del Museo degli Affreschi, dedicato a Giovanni Battista Cavalcaselle, storico dell’arte.


Il convento dei frati minori conventuali di San Francesco, edificio sede del museo, fu fondato nel 1230 per iniziativa di Raniero Zeno, podestà di Verona, a 4 anni dalla morte di Francesco d’Assisi e 2 dalla sua elevazione a Santo, per mano di Papa Gregorio IX, il 16 luglio 1228. 
L’appellativo “al Corso” deriva, secondo alcuni, dal percorso della corsa del Palio del drappo verde, che ogni prima domenica di Quaresima iniziava in prossimità della Chiesa. Questa corsa è citata anche da Dante, nel Canto dell’Inferno con riferimento alla pena di Brunetto Latini: “parve di coloro che corrono a Verona il drappo verde per la campagna”.
Nel 1261 i francescani trasferirono il loro convento presso la chiesa dei Santi Fermo e Rustico e nel 1275 cedettero San Francesco al Corso ai religiosi e alle suore dell’ordine di San Marco di Mantova.


I più antichi reperti sono del X sec. l’allestimento è scenografico e permette di passare dalle anfore romane dei sotterranei alla sala affrescata delle muse, dalla tomba di Giulietta alle statue nel chiostro. 
Infatti, nel 1937 su iniziativa del direttore dei Musei Civici, il Comune di Verona recuperò il  complesso conventuale, utilizzandolo come luogo per ricostruire il luogo di sepoltura di Giulietta Capuleti.
sala delle Muse opera di Paolo Farinati

Gli affreschi staccati da palazzi e chiese rappresentano santi e imperatori, divinità pagane e allegorie in un complesso architettonico interessante.
Cavalcata di Carlo V e Clemente VII a Bologna nel 1530 opera di  Ermanno e Jacopo Ligozzi

Nella prima sala sono esposti questi pezzi che risalgono al secondo quarto del secolo.
Furono staccati dalla chiesa sconsacrata di santa Felicita.
Molto interessanti sono i ritratti su pietra e tavola.
Questo genere di opera era diffuso dal XV secolo in poi come ritratti di famiglia.
Gli affreschi, le opere e i reperti archeologici sono le testimonianze di quel periodo storico.




Nel chiostro, lato est, si trova secondo la leggenda la cripta sotterranea con la tomba in marmo rosso in cui, secondo la tradizione, fu sepolta Giulietta Capuleti.


Nel cortile sono esposti materiale  sia architettonico che scultoreo, medioevale e moderno.
La visita continua alla chiesa di san Francesco per ammirare tele e tavole del Cinquecento e del Seicento, mentre nei sotterranei si vedranno anfore romane del I secolo dopo Cristo.



Per le persone che volessero acquistare la guida, libri o altre pubblicazioni troveranno il bookshop presso la biglietteria. Per informazioni sulla visita al museo degli affreschi si consiglia di informarsi in tempo al personale del museo oppure al Comune di Verona.

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