Nell’antico monastero di san Francesco,
nelle vicinanze dell’Arena, all'interno del Monastero di San Francesco, si possono ammirare affreschi davvero unici nel contesto che, dal 1973 è diventato sede del Museo degli Affreschi, dedicato a Giovanni Battista Cavalcaselle, storico dell’arte.
Il convento dei frati minori conventuali di San Francesco, edificio sede del museo, fu fondato nel
1230 per iniziativa di Raniero Zeno, podestà di Verona, a 4
anni dalla morte di Francesco d’Assisi e 2 dalla
sua elevazione a Santo, per mano di Papa Gregorio IX, il 16 luglio
1228.
L’appellativo “al Corso” deriva, secondo alcuni, dal percorso della corsa del Palio del drappo verde, che ogni prima
domenica di Quaresima iniziava in prossimità della Chiesa. Questa corsa
è citata anche da Dante, nel Canto dell’Inferno con riferimento alla
pena di Brunetto Latini: “parve di coloro che corrono a Verona
il drappo verde per la campagna”.
Nel 1261 i francescani trasferirono il
loro convento presso la chiesa dei Santi Fermo e Rustico e nel 1275
cedettero San Francesco al Corso ai religiosi e alle suore dell’ordine
di San Marco di Mantova.
I più antichi reperti sono del X sec. l’allestimento
è scenografico e permette di passare dalle anfore romane dei sotterranei alla
sala affrescata delle muse, dalla tomba di Giulietta alle statue nel chiostro.
Infatti, nel 1937 su iniziativa del direttore dei Musei Civici, il
Comune di Verona recuperò il complesso conventuale, utilizzandolo come luogo per ricostruire il luogo di sepoltura di Giulietta Capuleti.
sala delle Muse opera di Paolo Farinati |
Cavalcata di Carlo V e Clemente VII a Bologna nel 1530 opera di Ermanno e Jacopo Ligozzi |
Nella prima sala sono esposti questi pezzi che
risalgono al secondo quarto del secolo.
Furono staccati dalla chiesa sconsacrata di santa Felicita.
Furono staccati dalla chiesa sconsacrata di santa Felicita.
Molto interessanti sono i ritratti su
pietra e tavola.
Questo genere di opera era diffuso dal XV secolo in poi come ritratti di famiglia.
Questo genere di opera era diffuso dal XV secolo in poi come ritratti di famiglia.
Nel chiostro, lato est, si trova secondo
la leggenda la cripta sotterranea con la tomba in marmo rosso in cui, secondo la
tradizione, fu sepolta Giulietta Capuleti.
La visita continua alla chiesa di san
Francesco per ammirare tele e tavole del Cinquecento e del Seicento, mentre nei
sotterranei si vedranno anfore romane del I secolo dopo Cristo.
Per le persone che volessero acquistare
la guida, libri o altre pubblicazioni troveranno il bookshop presso la
biglietteria. Per informazioni sulla visita al museo degli affreschi si consiglia
di informarsi in tempo al personale del museo oppure al Comune di Verona.
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