Il borgo si trova in provincia di Nuoro ed
è immerso in una valle dove percorrere a ritroso un viaggio nella preistoria
grazie ai tantissimi resti nuragici.
La
cittadina si è sviluppata intorno alla chiesa parrocchiale di san Giorgio
martire e passeggiando nei vicoli stretti si noterà che le case sono disposte
ad anfiteatro ma che hanno anche dei murales rendendole pittoresche.
Da visitare il Museo della civiltà
pastorale che ripropone l’architettura del passato e ripropone i modi di vivere
i momenti di lavoro della civiltà contadina.
Mentre il Museo multimediale del canto
al tenore ha inizio nel 2005 ed è una realtà unica grazie a moderne tecnologie
permette di conoscere e allo stesso tempo tramandare il canto corale sardo
visitando le tre sale.
Il Museo Multimediale del Canto a Tenore
è ospitato in un’ala del Museo della Civiltà contadina e pastorale.
Questo museo è stato proclamato
capolavoro del patrimonio orale dall’Unesco in quanto valorizza le diverse
tradizioni di canto a tenore presenti in Sardegna.
Una visita al sito archeologico di
Romanzesu, a circa 13 chilometri dal paese immerso in un affascinante contesto
ambientale.
Il villaggio santuario di Romanzesu rappresenta
una delle più suggestive stratificazioni monumentali prodotte dalla civiltà
nuragica nel corso della sua storia millenaria.
Storia, archeologia, musei e quant’altro
ci sarà da visitare rende il borgo di Bitti il luogo interessante per conoscere meglio
la storia della Sardegna.
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