La Basilica di
San Vitale a Ravenna, ci appare all'esterno con facciate disadorne e non troppo imponenti, ma all'interno interno custodisce diversi capolavori dell’arte paleocristiana,
bizantina e dell'architettura ravennate.
L’interno della
Basilica
è a tre navate sormontato da una cupola
Il visitatore
all’interno potrà ammirare i più antichi e splendidi mosaici di Ravenna opere
d’arte ben conservate come gli affreschi barocchi della cupola.
dove il Cristo è rappresentato giovane, san Vitale, sulla sinistra, riceve da Cristo la corona del martirio, sulla destra si trova il Vescovo Ecclesio che consegna il modellino della chiesa da lui fondata.
In quest’arco si trovano i medaglioni raffiguranti Cristo, i 12 Apostoli, Gervasio e Protasio,
in questa foto sulla sinistra si vedrà il sacrificio di Abele e Melchisedec,
sulla destra il mosaico Abramo con i tre angeli che gli annunciano la nascita del figlio
e il sacrificio del figlio Isacco.
Altri mosaici rappresentano personaggi dell’epoca specialmente nell’abside sono: il mosaico del vescovo Ecclesio Celio
fondatore della Basilica, il mosaico del Vescovo Massimiano
oppure il mosaico sempre nell’abside di Belisario.
fondatore della Basilica, il mosaico del Vescovo Massimiano
oppure il mosaico sempre nell’abside di Belisario.
La cupola e gli incavi del muro furono affrescati nel 1780 dai Bolognesi Barozzi e Gandolfi e dal Veneto Guarana.
Altri interessanti mosaici che abbelliscono l’interno della Basilica sono: il mosaico dell’imperatore Giustiniano,
dell’imperatrice Teodora.
dell’imperatrice Teodora.
Il pavimento del presbiterio, di fronte all’altare, ha un capolavoro: un labirinto un po’ speciale. Infatti piccole frecce partono dal labirinto e attraverso un percorso portano verso il centro della chiesa.
Il labirinto, nei primi anni della cristianità, spesso era il simbolo del peccato e simbolo dei tortuosi percorsi dell’anima verso la purificazione.
La visita alla Basilica di San Vitale a Ravenna, tesoro dell’UNESCO, sarà stata importante per conoscere la storia, la religione e la cultura della città.
Il labirinto, nei primi anni della cristianità, spesso era il simbolo del peccato e simbolo dei tortuosi percorsi dell’anima verso la purificazione.
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