giovedì 27 agosto 2020

Le fontane artistiche di Viterbo

Anticamente la città di Viterbo era conosciuta come la città dalle cento torri e dalle cento fontane e queste sono alcune delle fontane più importanti sia dal punto di vista storico che da quello artistico.
La fontana di Palazzo dei Priori risalente al Seicento,
si trova in fondo al cortile di Palazzo dei Priori.
Al centro si trovano quattro delfini che con la coda sostengono la coppa ovale.

In alto c’è il gruppo, in bronzo, con due leoni appoggiati alla palma che ricorda lo stemma della città: la palma di Ferento.

Ai due lati della Fontana si trovano le nicchie a forma di conchiglia con una maschera di leone da cui esce l’acqua.   

La fontana di san Giovanni in Zoccoli fu realizzata nel 1246
e deve il nome dalla vicina chiesa di san Giovanni in Zoccoli.
E’ la classica fontana a fuso con vasca circolare la parte superiore è un tronco di piramide ed ha quattro bocchettoni con facce di leone.

La fontana di san Faustino risale al XIII secolo
e deve il nome dalla vicina chiesa di san Faustino e Giovita. Ha quattro lunghi bocchettoni di metallo che escono da teste di leone che alimentano la fontana
e sul tronco di piramide a otto facce si alternano due stemmi nobiliari.
La fontana di Santa Maria in Poggio risale al XIII secolo
e deve il suo nome ai padri Crociferi che dal 1600 risiedono nella parrocchia. La scultura in alto rappresenta un miracolo di Santa Rosa.
Si narra che la santa veniva ad attingere acqua a questa fontana e un giorno, dato che ad una compagna si era rotta la brocca, ne raccolse i cocci e la ricompose miracolosamente.

La fontana di San Tommaso o della Morte risale al periodo medievale del XIII secolo
dalla caratteristica forma a fuso. Il suo nome prende dalla chiesa di San Tommaso dove vi era la Confraternita dell’Orazione e della Morte. La Confraternita aveva lo scopo di assistere i moribondi e quello di provvedere alla sepoltura dei morti delle campagne. 






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