giovedì 3 settembre 2020

La leggenda del Santuario della Madonna d'Appari di Paganica

In provincia dell’Aquila si trova il Santuario della Madonna d'Appari di Paganica
e si presenta a fianco della strada, incastonato tra la parete rocciosa e un piccolo torrente il Raiale.

Il Santuario è legato a questa leggenda:
Si narra che la Madonna Addolorata, con in grembo il Cristo morto, apparve alla pastorella Maddalena Chiaravalle, mentre conduceva il gregge al pascolo lungo le rive del torrente Raiale.
La Vergine chiese alla giovane pastorella che venisse eretto un santuario a suo nome.
La facciata venne edificata tra il XIV ed il XV secolo
e successivamente ampliata con la realizzazione delle aperture latrali.

L’interno, a navata unica con volte a crociera,
è tagliato trasversalmente da due archi strutturali le pareti del presbiterio e gran parte dell'aula sono interamente affrescate con opere databili al XVI-XVII secolo, rappresentati episodi del vecchio e nuovo Testamento.
Questi sono alcuni affreschi:
l’Annunciazione, la Natività e adorazione dei Magi,
la salita al Calvario di Gesù,
l’incoronazione della Vergine,
alcuni santi.
Anche la volta ha degli affreschi bellissimi come questo con Dio benedicente.
All'interno dell'edificio si trova anche il quadro realizzato da Pompeo Mausonio ed intitolato "Madonna del Santissimo Rosario con i quindici misteri".
Adiacente all'edificio è stato creato un percorso naturalistico che, partendo dal santuario, ad un’altitudine di 670 metri sul livello del mare, sale sull’altopiano di Paganica sino alla quota di 900 metri attraversando una foresta di pino nero.


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