In provincia
dell’Aquila si trova il Santuario della Madonna d'Appari di Paganica
e si
presenta a fianco della strada, incastonato tra la parete rocciosa e un piccolo
torrente il Raiale.
Il Santuario è
legato a questa leggenda:
Si narra che la
Madonna Addolorata, con in grembo il Cristo morto, apparve alla pastorella
Maddalena Chiaravalle, mentre conduceva il gregge al pascolo lungo le rive del
torrente Raiale.
La Vergine chiese
alla giovane pastorella che venisse eretto un santuario a suo nome.
La facciata venne
edificata tra il XIV ed il XV secolo
e successivamente ampliata con la realizzazione delle aperture latrali.
e successivamente ampliata con la realizzazione delle aperture latrali.
L’interno, a
navata unica con volte a crociera,
è tagliato trasversalmente da due archi strutturali le pareti del presbiterio e gran parte dell'aula sono interamente affrescate con opere databili al XVI-XVII secolo, rappresentati episodi del vecchio e nuovo Testamento.
è tagliato trasversalmente da due archi strutturali le pareti del presbiterio e gran parte dell'aula sono interamente affrescate con opere databili al XVI-XVII secolo, rappresentati episodi del vecchio e nuovo Testamento.
Questi sono
alcuni affreschi:
l’Annunciazione, la Natività e adorazione dei Magi,
la salita al Calvario di Gesù, l’incoronazione della Vergine, alcuni santi.
l’Annunciazione, la Natività e adorazione dei Magi,
la salita al Calvario di Gesù, l’incoronazione della Vergine, alcuni santi.
All'interno
dell'edificio si trova anche il quadro realizzato da Pompeo Mausonio ed
intitolato "Madonna del Santissimo Rosario con i quindici misteri".
Adiacente
all'edificio è stato creato un percorso naturalistico che, partendo dal
santuario, ad un’altitudine di 670 metri sul livello del mare, sale
sull’altopiano di Paganica sino alla quota di 900 metri attraversando una
foresta di pino nero.
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