Pochi sanno che nel cuore di Roma e nel bel mezzo dell'area tra il quartiere Appio Latino e la grande arteria di Via Cristoforo Colombo, che porta verso Ostia ed il mare, inizia la via Appia Antica e già da questo tratto urbano ci rivela tracce importanti dell'epoca romana. Infatti, la via Appia Antica isola pedonale che normalmente si visita è quella che va dalla Chiesa del Quo vadis verso Ciampino, seguendo il vero ed originale tracciato della Regina Viarum.
Questo primo tratto, percorribile appena finite le Terme di Caracalla, ospita, oltre la bellissima Villa Scipioni, un parco attrezzato, l’area archeologica del sepolcro degli Scipioni.
Come detto, l'area archeologica si trova all’interno delle Mura Aureliane, prima della Porta San Sebastiano.
Il sepolcro degli Scipioni fu interamente scavato nel tufo con accesso alle gallerie del sepolcro che ospitavano i sarcofagi della famiglia degli Scipioni ed oggi è visitabile su prenotazione obbligatoria.
|
foto by i promessi viaggi |
La facciata del sepolcro, rielaborata da Scipione l’Emiliano nel II sec. a.C., si presentava con un alto basamento su cui si aprivano tre ingressi e tre nicchie poi sulla tomba si costruì una |
foto by i promessi viaggi |
struttura medievale. Durante la visita |
foto by i promessi viaggi |
si vedrà l’ingresso del sepolcro degli Scipioni |
foto by i promessi viaggi |
|
foto by i promessi viaggi |
resti di iscrizioni |
foto by i promessi viaggi |
l’anfora da un cancello |
foto by i promessi viaggi |
la descrizione dei tumoli protetta da una struttura visibile. |
foto by i promessi viaggi |
La prima sepoltura fu quella del capostipite della famiglia, Lucio Cornelio Scipione Barbato, console nel 298 a.C. poi venne usato dai Corneli Scipioni dall’inizio del IV sec. alla fine del I secolo a.C. quando la stirpe si estinse. |
foto by i promessi viaggi |
La visita a questo interessante monumento permette di conoscere una delle famiglie più illustri della romanità. Il sepolcro degli Scipioni è visitabile su prenotazione obbligatoria chiedendo informazioni alla Soprintendenza Capitolina ai beni culturali.
Nessun commento:
Posta un commento