domenica 21 dicembre 2014

La Santa Casa di Maria di Nazareth nel Santuario di Loreto

Loreto è conosciuto soprattutto per il Santuario che conserva la casa di Maria di Nazareth dove avvenne l’annunciazione dell’angelo a Maria.
La Storia del Santuario inizia nel sec. XIII 10 dicembre 1294 con l'arrivo della casa abitata dalla Vergine Maria a Nazaret.


Questa preziosa reliquia fu portata in Italia dopo la caduta del regno dei crociati in Terra Santa.
Un documento del settembre 1294, scoperto di recente, attesta che Niceforo Angelo, nobile famiglia dell'Epiro, nel dare la propria figlia Ithamar in sposa a Filippo di Taranto, quartogenito di Carlo II d'Angiò, re di Napoli, trasmise a lui una serie di beni, fra i quali compaiono "le sante pietre portate via dalla Casa della Nostra Signora la Vergine Madre di Dio". 
Col tempo il cognome Angelo dette inizio alla tradizione che furono gli angeli a trasportare la Santa Casa di Nazareth a Loreto.
Secondo la tradizione, nel 1291, quando i crociati furono espulsi definitivamente dalla Palestina, le pareti in muratura della casa della Madonna furono trasportate "per ministero angelico", prima in Illiria a Tersatto, nell'odierna Croazia e poi nel territorio di Loreto il 10 dicembre 1294. 
Ma da altre ricerche fatte da studiosi, nell’archivio vaticano, la citata famiglia bizantina Angelo o De Angelis, nel sec. XIII, salvò le pietre della Santa Casa di Nazareth dalle devastazioni dei musulmani e le fece trasportare a Loreto per ricostruirvi il sacello.

Tra le pietre, murate, della Santa Casa furono trovate cinque croci di stoffa rossa dei crociati che la trasportarono via mare. Tre di queste croci sono conservate nell’archivio storico della chiesa e due si trovano ancora murate nella Santa Casa. 
La Santa Casa, nel suo nucleo originario è costituita solo da tre pareti perché la parte orientale, ove sorge l'altare,
era aperta verso la grotta perché la Santa Casa era costituita da due parti: da una Grotta scavata nella roccia, tuttora venerata nella basilica dell'Annunciazione a Nazareth e da queste pareti.
Le tre pareti originarie, senza fondamenta proprie che si poggiavano sul terreno originario, si innalzano da terra per tre metri appena come si può vedere attraverso un vetro.
Di grande interesse risultano anche numerosi graffiti incisi sulle pietre  
della Santa Casa, giudicati dagli esperti, di origine giudeo-cristiana e assai simili a quelli riscontrati a Nazareth.
Il materiale sovrastante, costituito da mattoni locali, è stato aggiunto in seguito, compresa la volta per rendere l'ambiente più adatto al culto.
Rivestimento marmoreo e Presbiterio
Il rivestimento marmoreo, che avvolge le pareti della Santa Casa,
fu voluto da Giulio II e fu realizzato
 da artisti del Rinascimento italiano
Particolare Marmoreo L'Annunciazione di Sansovino
su disegno del Bramante.
Qualunque sia la verità sul trasporto della S. Casa per “ministero angelico” o per iniziativa della famiglia Angelo o de Angelis, Loreto ha un legame tutto speciale con la dimora di Maria.
Giovanni Paolo Il nella Lettera per il VII Centenario lauretano, indirizzata a mons. Pasquale Macchi, arcivescovo di Loreto, il 15 agosto 1993, ha scritto: "La S. Casa di Loreto non è solo una reliquia, ma anche una preziosa icona concreta". "La Santa Casa di Loreto è il primo Santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine e vero cuore mariano della cristianità". 
Le notizie riportate sono state prese dal sito del Santuario della Santa Casa di Loreto e dall’articolo Madonna di Loreto di www.parrocchie.it/.







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