venerdì 12 dicembre 2014

Storia delle carte da gioco in Italia

Il gioco è stato sempre un modo per socializzare, per lo svago ma anche per tener allenata la mente, per passione o per azzardo e nel tempo il gioco si è evoluto. 
Ci sono giochi di società, d’ingegno come il backgammon, la roulette dei moderni casinò ma il gioco delle carte resta attuale con nuove regole di gioco in continuo rinnovamento. 
L’origine delle carte, probabilmente, proviene dalla Cina come attestano antichi
e particolari esemplari. Saranno gli Arabi a diffonderlo prima in Spagna e poi in Europa e sembra che le prime carte da gioco fossero di vera carta moneta.
Fra i giochi di carte il primo è 
la bassetta poi la primiera, in seguito nell’700 il gioco di maggior successo fu il faraone  gioco d’azzardo come la zecchinetta
A Napoli, nel ‘700 compare il gioco del tresette usando un mazzo di carte italiane e giocando in quattro coppie, non è un gioco d’azzardo però ci furono regole e consigli come riportano queste due pagine
di un antico libro.
Nel Medioevo si impose l’uso legale delle carte solo con il bollo stampato, poi anche con il nome dello stampatore
e in varie città si diffusero differenti carte da gioco secondo il proprio gusto seguendo le istruzioni dei vari decreti emanati.
Questi sono alcuni esempi di carte antiche di gioco di
carte francesi, di carte francesi
nella xilografia siciliana, nelle
stampe veneziane e le carte francesi
di area napoletana.
Questi esemplari si distinguono per area regionali:
romane,
bolognesi,
carte italiane veneziane, le seconde fanno parte di un mazzo di carte dannunziane con versi
le trevigiane veneziane,
le napoletane.
Questo è un altro esempio di carte italiane proviene dalla ditta veneziana Mengotti
che le depositò presso la Commissione di sorveglianza alle fabbriche del governo austriaco.
Nelle carte trevigiane, nella serie di assi, 
si trovano stampate delle frasi per i giocatori come se fossero massime morali e come diceva un vecchio proverbio Chi un dì vince e dieci perde alla fin si trova al verde   
 ma non sempre i giocatori ne tenevano conto come accade pur troppo ancora oggi. Le notizie e le immagini riportate sono state prese dell'Agenda 2007 pubblicata dal Ministero per i beni e le attuvità culturali, dipartimento per i beni Archivistici e Librari in mio possesso.




                                                                                                                                                         

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