martedì 6 dicembre 2016

Un weekend ad Alberobello

Questa singolare cittadina risale alla seconda metà del XVI secolo 
e fu un piccolo feudo sotto il dominio degli Acquaviva, Conti di Conversano.
La caratteristica delle case, i trulli, hanno reso famoso 
Alberobello e nel 1996 l’UNESCO ha iscritto i Trulli di Alberobello nella World Heritage List come patrimonio mondiale dell’umanità.
 La pianta del trullo è di solito circolare ed ambiente unico 
mentre sopra il locale centrale vi era allestito un soppalco che serviva da deposito per gli alimenti.
Sui tetti, sul frontale del cono, 
venivano dipinti dei segni come simboli magici e propiziatori, alcuni di origine pagana, altri cristiani, secondo le diverse origini delle famiglie.

La copertura del trullo si conclude con il pinnacolo formato da tre pietre soprapposte: una di forma cilindrica, una a forma scodella o di piatto, ed una sfera. 

Il pinnacolo di diverse forme, prima di essere ornamentale, era un segno distintivo delle famiglie.  
Alberobello ha due quartieri interamente con le case a trullo 
 Rione Monti e Rione Aia Piccola.
Qui i trulli si susseguono uno accanto all'altro 
lungo viuzze  e stradine fatte 
di lastre calcaree orizzontali dette "chianche".
Molti trulli sono botteghe 
con articoli artigianali 
speciali ed unici.
Fra le costruzioni a trullo più originali troviamo il Trullo Sovrano che presenta due piani; Casa Pezzolla che sono quindici trulli contigui e comunicanti 
oggi adibiti a "Museo del Territorio" con testimonianze della Murgia dei Trulli; il Trullo Siamese particolare per la forma 
accoppiata dei coni; la Chiesa di Sant'Antonio con la slanciata cupola 
a forma di trullo, il Santuario di Santi Medici 
dedicato ai SS. Cosma e Damiano.
Visitare Alberobello è come fare un viaggio in un paese senza tempo dove i trulli sono un esempio unico di costruzione antica che sopravvive ed è utilizzata ancora oggi. 

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