mercoledì 4 dicembre 2024

Gli inizi del restauro del Colosseo

L'Anfiteatro Flavio a Roma, conosciuto col nome di Colosseo, fu fatto costruire dall’imperatore Tito Flavio Vespasiano nel luogo in cui vi era il laghetto artificiale della Domus Aurea di Nerone.
Il Colosseo venne inaugurato dopo la morte di Vespasiano, nell’80 d.C., da suo figlio Tito con cento giorni di spettacoli e giochi con belve.
 


Il perimetro del Colosseo è definito da un’area pavimentata di travertino come i cippi che la delimitano e che sta venendo alla luce grazie agli scavi e restauri di questi ultimi anni, che mirano a rendere visibile anche l'area che fu di accesso alla struttura. 
 

Il Colosseo è stato oggetto di saccheggi delle sue pietre per secoli, utilizzate come pietre da costuzioni comuni ed infatti non ci è pervenuta la struttura nella sua interezza, a differenza di altre arene di epoca romana che sono rimaste intatte. Dal medioevo infatti venne considerato e trattato come una cava di materiali ed i terremoti che colpirono Roma non contribuirono certo alla sua stabilità.
 
Gli interventi sul Colosseo sono di epoca relativamente recente, quando nasce una sensibilità diversa per le "rovine" dell'antichità classica. Nell' '800 infatti il Colosseo si presentava come un rudere in area di campagna e furono i pittori di quell'epoca a riportare l'attenzione su di esso.
Il primo vero intervento per fermare la parete pericolante, fu la costuzione del il grande sperone. 

Lo sperone, con i suoi mattoni fa spiccare ancora di più la facciata originaria, che si compone di 4 livelli soprapposti. Gli ingressi riservati sia all’Imperatore che al suo seguito non erano numerati, a differenza degli altri, e si trovavano a sud e a nord. Gli spettatori infatti avevano una tessera numerata e il posto assegnato ed entravano dalle arcate corrispondenti, la cui numerazione è ben visibile oggi grazie ai restauri.
 
Fu Papa Pio VII che fece avviare i primi restauri del Colosseo all’inizio dell’800, proprio con la costruzione dello sperone che blocca, ancora oggi, la forma originaria dell'anfiteatro, lo "Sperone Stern", dal nome dell'architetto che nel 1806 progettò di murare le arcate meno stabili ed edificare quella porzione di muro diagonale ancora oggi visibile, che "chiude" l'ultima arcata. 


 
L'importanza che il monumento aveva assunto proviene dal gesto di Papa Benedetto XIV, che per primo utilizzò il Colosseo, monumento pagano, come luogo simbolico della Via Crucis del Venerdì Santo, ruolo che mantiene ancora oggi. Nel 1750 infatti fu posta la grande croce ancora oggi al centro della struttura, simbolo dei martiri cristiani.


Il Colosseo è il simbolo di Roma più visitato, fa parte di un più vasto Parco archeologico che comprende altri siti nelle sue vicinanze. Per gli orari e modalità di visita consultare https://colosseo.it/orari-e-biglietti/  

 




 

giovedì 28 novembre 2024

Un weekend a Mazara del Vallo in Sicilia

In provincia di Trapani si trova Mazara del Vallo non sempre considerata per un weekend in Sicilia mentre è diversa dalle altre dove si fondono culture diverse.

Infatti visitando la Kasbah, nel centro storico, si saprà che fu fondata dai Saraceni e oggi abitata da una comunità tunisina dove rivivono tradizioni e la cultura araba. 
E’ un labirinto di vicoli stretti che ricordano quelli delle medine e una bella maiolica colorata indica l’ingresso alla Kasbah. 

Percorrendo  le stradine si noteranno i vicoli colorati con ceramiche artistiche e murales  sia sulle case che sui negozi. 


Una passeggiata sul lungomare e al porto per poi andare a vedere la statua bronzea del satiro danzante. 
La statua bronzea del satiro danzante, databile sul finire del IV secolo a.C. Si trova nel museo del Satiro Danzante presso l’ex chiesa di Sant'Egidio.
Una passeggiata in Piazza della Repubblica ed entrare nella Cattedrale del Santissimo Salvatore a tre navate, interessante da vedere, sopra l’altare una massa rocciosa che rappresenta il Tabor la trasfigurazione di Gesù. 
E’ interessante sapere che nella cittadina dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 nel centro storico ci sarà  il"Natale in Piazza 2024" con eventi natalizi. 

Queste sono le tappe principali dell’itinerario a piedi a Mazara del Vallo per un weekend tra storia e culture diverse dalla nostra.
 


 
 






lunedì 25 novembre 2024

Una giornata agli scavi di Ercolano

 Organizzare una giornata agli scavi di Ercolano permettere di vedere questi luoghi che furono sepolti nel 79 d.C. dall’eruzione del Vesuvio e per questo mantenuti in perfetto stato di conservazione.
Ai giorni odierni si possono vedere l’interno delle case riccamente decorate che gli scavi archeologici hanno restituito.
In ogni strada di Ercolano si trovavano luoghi  di ristoro chiamati thermopolium. 
Qui era possibile acquistare cibi pronti e caldi per il consumo sul posto.  
Interessante questa locanda per mangiare e bere perché all’ingresso di vedono dipinte quattro brocche di colore diverso, con le bevande che qui si vendevano e l’indicazione del prezzo del vino. 
Tra le aree di interesse ci sono da vedere gli scheletri, forse calchi, di persone fuggite negli ambienti fatti a volta che davano sulla spiaggia e che costituivano ricoveri portuali e magazzini per le barche. 
All'esterno degli scavi si trova, inglobato nel banco di tufo, il teatro.   
La visita si svolge attualmente attraverso una serie di rampe di scale e di cunicoli che permettono di vedere parti dell’edificio sotterrato. 
Per informazioni per una giornata agli scavi di Ercolano visitare il sito https://ercolano.cultura.gov.it/








giovedì 21 novembre 2024

Il museo del treno in miniatura a Firenze

Firenze ha un nuovo museo il museo del treno dedicato al mondo ferroviario nei locali dell’ex cinema Ariston in piazza degli Ottaviani. 

Il percorso di visita si estende nella superficie di 280 mq che comprende treni in movimento, attraverso scenari, persone, paesaggi italiani e stranieri, ricostruiti con una fedeltà di dettagli. 

La realizzazione del museo dedicato a Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano è dovuta ai figli per  realizzare il sogno che era del padre.
Questo plastico ferroviario è tra i più estesi d’Europa e prende il nome di Hzero dal nome della scala 1/87 tipica del modellismo ferroviario. 

Questo museo del treno farà sicuramente visitato dalle famiglie con bambini perché tutti i bambini amano i treni ma anche da collezionisti e appassionati di modellismo. 

Per maggiori informazioni e per prenotazioni visitare il sito https://www.hzero.com/