giovedì 16 gennaio 2025

Un weekend ad Arezzo

Arezzo è una delle più belle città della Toscana ed essendo una città che conserva tutt'oggi il suo fascino medievale c’è sempre qualcosa di interessante da fare o da scoprire nel weekend.
Facilmente visitabile a piedi questa sarà una piccola giuda per vedere i luoghi più interessanti ad Arezzo. La Cattedrale o Duomo di San Donato.
Nel suo interno le vetrate policrome danno risalto all’interno e alle maestose volte del duomo risalenti al XVI secolo e XVII secolo).
Da notare con calma il magnifico e monumentale altare maggiore.
Interessante è l’organo monumentale con il basamento progettato da Giorgio Vasari.
Il monumento funebre del vescovo Guido Tarlati. 
E’ possibile salire sul campanile per una vista mozzafiato. Una visita al Museo Archeologico “Gaio Cilnio Mecenate” il museo espone una vasta collezione di reperti archeologici risalenti all’epoca etrusca e romana.
Una visita al museo vi permetterà di scoprire le radici storiche di Arezzo. Una passeggiata al Parco del Prato dove si trova il monumento a Francesco Petrarca.
Francesco Petrarca scrisse una raccolta di testi poetici in volgari chiamata il Canzoniere. La Fortezza Medicea si trova sulla sommità del Colle di San Donato.
La parte più alta  consente al visitatore di ammirare un panorama unico sulla città e sulla campagna circostante. La fortezza fu  costruita nel XVI secolo durante il dominio dei Medici come struttura militare. Arezzo ha sicuramente molto da offrire a chi la visita anche per un solo weekend.

 











martedì 7 gennaio 2025

Le fontane particolari di Roma

 Le attrazioni di Roma sono anche le particolari fontane proprie opere d'arte ma oltre a quelle più note ci sono anche le particolari fontanelle rionali che andrebbero viste perché si distinguono per la loro originalità. 
Queste sono alcune delle fontanelle rionali di Roma: 
La Fontana della Botte si trova nel Rione Trastevere.
Lo scultore Pietro Lombardi questa grande botte volle ricordare le osterie tipiche della zona e il tipico vino. Da notare che ai fianchi della botte sono scolpite due misure da un litro di vino.
Queste misure venivano usate quando si chiedeva il vino della casa nelle osterie. 
La Fontana delle Anfore si trova nel quartiere Testaccio.
L’anfora è il simbolo del rione fin dall’antichità perché Testaccio e il suo porto fluviale accoglievano le anfore, con le merci alimentari che venivano stoccate nei magazzini e poi smaltite nella zona dove oggi, non a caso, sorge il Monte Testaccio.
A Roma è conosciuto come Monte dei cocci. 
La fontana del facchino in via del Corso.
La fontana rappresenta un facchino con il tipico vestito indossato nel Cinquecento dai portatori d’acqua che di notte riempivano botti e botticelle con l’acqua per distribuirla durante il giorno ai romani in cambio di un modesto compenso. 
Questa fontana fece parte delle famose statue parlanti di Roma dove il popolo attraverso cartelli satirici anonimi appesi alle statue scrivevano il dissenso contro il potere. 
Queste fontane particolari e curiose fanno parte di un percorso turistico alternativo e originale di tutta Roma.






 


giovedì 2 gennaio 2025

Una giornata a Pisa al Museo Nazionale di San Matteo

La città di Pisa in Toscana offre al visitatore un'esperienza da ricordare per i monumenti e la sua arte con numerosi musei e gallerie d'arte e il Museo Nazionale di San Matteo sicuramente è da visitare.
Il Museo Nazionale di San Matteo si trova negli ambienti dell'antico monastero benedettino femminile di S. Matteo in Soarta (XI secolo). In questo importante museo di pittura e scultura pisana, dal XII al XVI secolo, durante il percorso espositivo si arriverà alla sala delle sculture,
una sala con monumentali croci dipinte della Scuola pisana nel periodo compreso tra l’XI e il XIII secolo e dell’arte medievale.
Un tuffo nel più completo museo d'arte medievale d'Italia in altre sale importanti da visitare.
Importante da visitare è sicuramente la sala interamente dedicata alla chiesa di Santa Maria della Spina.
Da visitare anche la sezione archeologica e tra altri reperti c’è anche un frammento di sarcofago paleocristiano che raffigura una scena nota come "Il Buon Pastore".
Risale al V secolo. 
La giornata trascorsa al Museo Nazionale di San Matteo avrà permesso al visitatore di conoscere una parte importante per la storia di Pisa. 
Per informazioni visitare il sito web Museo Nazionale di San Matteo, Piazza San Matteo In Soarta, 1, 56127 Pisa o chiamando il numero +39050541865.



 


 
 

mercoledì 4 dicembre 2024

Gli inizi del restauro del Colosseo

L'Anfiteatro Flavio a Roma, conosciuto col nome di Colosseo, fu fatto costruire dall’imperatore Tito Flavio Vespasiano nel luogo in cui vi era il laghetto artificiale della Domus Aurea di Nerone.
Il Colosseo venne inaugurato dopo la morte di Vespasiano, nell’80 d.C., da suo figlio Tito con cento giorni di spettacoli e giochi con belve.
 


Il perimetro del Colosseo è definito da un’area pavimentata di travertino come i cippi che la delimitano e che sta venendo alla luce grazie agli scavi e restauri di questi ultimi anni, che mirano a rendere visibile anche l'area che fu di accesso alla struttura. 
 

Il Colosseo è stato oggetto di saccheggi delle sue pietre per secoli, utilizzate come pietre da costuzioni comuni ed infatti non ci è pervenuta la struttura nella sua interezza, a differenza di altre arene di epoca romana che sono rimaste intatte. Dal medioevo infatti venne considerato e trattato come una cava di materiali ed i terremoti che colpirono Roma non contribuirono certo alla sua stabilità.
 
Gli interventi sul Colosseo sono di epoca relativamente recente, quando nasce una sensibilità diversa per le "rovine" dell'antichità classica. Nell' '800 infatti il Colosseo si presentava come un rudere in area di campagna e furono i pittori di quell'epoca a riportare l'attenzione su di esso.
Il primo vero intervento per fermare la parete pericolante, fu la costuzione del il grande sperone. 

Lo sperone, con i suoi mattoni fa spiccare ancora di più la facciata originaria, che si compone di 4 livelli soprapposti. Gli ingressi riservati sia all’Imperatore che al suo seguito non erano numerati, a differenza degli altri, e si trovavano a sud e a nord. Gli spettatori infatti avevano una tessera numerata e il posto assegnato ed entravano dalle arcate corrispondenti, la cui numerazione è ben visibile oggi grazie ai restauri.
 
Fu Papa Pio VII che fece avviare i primi restauri del Colosseo all’inizio dell’800, proprio con la costruzione dello sperone che blocca, ancora oggi, la forma originaria dell'anfiteatro, lo "Sperone Stern", dal nome dell'architetto che nel 1806 progettò di murare le arcate meno stabili ed edificare quella porzione di muro diagonale ancora oggi visibile, che "chiude" l'ultima arcata. 


 
L'importanza che il monumento aveva assunto proviene dal gesto di Papa Benedetto XIV, che per primo utilizzò il Colosseo, monumento pagano, come luogo simbolico della Via Crucis del Venerdì Santo, ruolo che mantiene ancora oggi. Nel 1750 infatti fu posta la grande croce ancora oggi al centro della struttura, simbolo dei martiri cristiani.


Il Colosseo è il simbolo di Roma più visitato, fa parte di un più vasto Parco archeologico che comprende altri siti nelle sue vicinanze. Per gli orari e modalità di visita consultare https://colosseo.it/orari-e-biglietti/