martedì 4 giugno 2013

Un weekend a...Cerveteri

Le origini di questa città situata a 50km circa da Roma sono antichissime. Ne parla già, anche se con il nome di Agylla, Dionigi di Alicarnasso. Virgilio riferisce che gli Agillini erano dediti alla coltivazione della terra e alla pastorizia. Furono favoriti negli scambi commerciali dalla vicinanza al mar Tirreno, presso il quale trasformarono Pyrgi (l'attuale S.Severa), nel loro porto acquistando così anche esperienza nella navigazione. 


Agylla fu tuttavia conquistata, nel periodo appena successivo alla guerra di Troia da un popolo, riportato dalle fonti come Tirreno, le cui origini sono ancora discusse,anche se sembrerebbe trattarsi di proventienti dalla Lidia, nell'Asia Minore, i quali la denominarono Caere. Ebbe un periodo florido che la rese nota come una delle più ricche e potenti dell'Etruria tra il VII ed il V secolo a.C, raggiungendo un'estensione territoriale che arrivava fino al lago di Bracciano e i 30.000 abitanti. Poste intorno alla città stessa a mò di ferro di cavallo, quattro necropolidove sono stati rinvenuti corredi funerari ricchissimi. Tuttavia cadde sotto il dominio romano e fu sottomessa nel 358 a.C, restando coinvolta nel destino di Roma. Fu infatti saccheggiata da Alarico nel 409 e da Germanico nel 455 DC. Fu sotto il dominio Longobardo fino al VIII secolo e si spopolò a causa delle frequenti invasioni dei Saraceni, periodo in cui gli abitanti rimasti si ritirarono nel borgo di Ceri. Nell'817 entrò nel partimonio della Chiesa Cattolica e il suo nome fu cambiato in Caerevetus, l'attuale Cerveteri.


 Da visitare le aree archelogiche, in particolare la Necropoli della Banditaccia, restaurata ed aperta al pubblico, di competenza del Ministero Beni Culturali, Soprintendenza Archeologica dell'Etruria Meridionale. Tra i prodotti tipici del territorio, la pasta prodotta ancora artigianalmente con il grano etrusco e i vini pregiati sia bianchi che rossi prodotti sul territorio.

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