Centro industriale del Basso
Appennino abruzzese fu municipio romano, poi nel Medioevo divenne un importante
sede di fiere e artigianato. La città è formata dal borgo vecchio suddiviso in
piccoli quartieri con i resti delle Mura del XI sec, mentre la città nuova è in piano. Nella centrale Piazza Plebiscito
si trova la Cattedrale ,
detta S. Maria del Monte, rifatta in forma neo-classica nel 1785-88 con opere
stupende; proseguendo si giunge a Palazzo De Crecchio ove, presso la Biblioteca Comunale ,
sono conservate epigrafi e sculture medievali e dipinti dei sec. XV-XVI. In uno
dei quartieri, con stradine parallele a gradinate, si trova S. Maria Maggiore costruita
nel 1227 in forme gotico-cistercensi con un bel portale di F. Petrini e
notevoli elementi architettonici, fu ampliata nei sec. XIV e XV. Da vedere le
Torri Montanare (XI-XV sec.), Porta S. Biagio (XI sc.), Ponte di Diocleziano e
Basilica (III-XVIII sec.), la caratteristica e grande Fontana del Borgo (XVI
sec.), la Fonte Grande
(XVIII sec.) del borgo di Civita- Nova. Nel complesso monumentale di San
Francesco (XIII sec.) è custodito il primo miracolo eucaristico della Chiesa
Cattolica risalente al VIII sec. Un monaco brasiliano, mentre celebra la messa,
ha il dubbio sulla consacrazione dell’ostia e del vino ma fa lo stesso la
consacrazione. In quel momento l’Ostia si trasforma in Carne viva e il Vino in
Sangue vivo tra lo stupore del monaco e dei presenti, ancora oggi sono
conservati in un ostensorio d’argento del 1713 e in un calice di cristallo e
visibili a tutti. Negli anni 1970 e 1981 il prof. Odoardo Linoli e il prof.
Ruggero Bertelli sottoposero, questi reperti, ad esami istologici di
laboratorio confermando che si trattava di Carne e Sangue umano. Lanciano è
anche città dell’artigianato con il mercatino dell’antiquariato, mostra
mercato dell’arte, fiera nazionale dell’agricoltura. Il Palio delle Contrade e
la rievocazione storica del “Mastrogiurato”, con i cortei storici, consente al
visitatore di rivivere un momento particolare quando si aprivano ufficialmente
le Fiere di Lanciano. La carica elettiva
di “Mastrogiurato” fu istituita da re Carlo II d’Angiò per affiancare il
sindaco nelle sue funzioni, in particolare la sorveglianza dei mercati,
dell’apertura e chiusura delle porte e del traffico che entrava e usciva dalla
città.
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