La cittadina ha origini
antichissime, due leggende fanno risalire la fondazione una ad Anteo figlio di
Ulisse e la maga Circe un’altra ad Ascanio figlio di Enea, ma fu sul finire
dell’età repubblicana che Anzio conobbe il suo splendore divenendo un posto di
villeggiatura preferito da Marco Tullio Cicerone, Mecenate e Cesare Augusto. In
età Imperiale poi vi soggiornarono gli
imperatori: Augusto vi fu proclamato Padre della Patria, Caligola, che ne voleva fare la
capitale dell'impero, Adriano, che la descriveva come uno dei luoghi più belli d'Italia ma
fu Nerone, che nacque ad Anzio, ad edificarvi il porto ad abbellire la reggia e la città di marmi e statue famose, oggi esposte nei più grandi musei del mondo, comela Fanciulla
d'Anzio (Museo nazionale) e il Gladiatore Borghese (Louvre) e l'Apollo del
Belvedere (Musei Vaticani). Visitare la cittadina adagiata
su circa 15 km di spiaggia e appoggiata su un piccolo promontorio che declina
verso il mare è piacevole, passeggiando per la piazza principale ecco
che appare la Chiesa SS. Pio e Antonio (1851-18559),
imponente con la bellissima facciata che presenta una
scalinata di travertino che è sovrastata da un pronao a quattro colonne, cinto
su ogni lato da un’artistica cancellata. Mentre all’ingresso della cittadina,
di fronte al mare, ecco il Santuario Basilica
di Santa Teresa del Gesù Bambino in stile romanico, molto bella ed interessante
è la Cappella
delle reliquie così chiamata per i ricordi della santa che vi sono
gelosamente custoditi. Si trovano sul tempietto marmoreo dell’altarino, parte
di una vertebra della santa e un rosario della stessa, sull'inginocchiatoio, il
crocefisso che S. Teresa usò e ricoprì di baci, costituiscono un prezioso dono
che il Carmelo di Lisieux volle
fare al santuario di Anzio unitamente alla statua che raffigura Santa Teresina
sul letto di morte mentre con una mano sfoglia una rosa a favore dei suoi
devoti. Da visitare il Parco Archeologico, il Faro, i
resti del Teatro Romano, il Porto Innocenziano e l'antico porto romano il Porto Neroniano,inoltre
la riserva naturale Tor Caldara situata tra Anzio e il Lido di Lavinio. Anzio
è ricordata anche per lo sbarco delle truppe anglo-americane avvenuto il 22
gennaio 1944, campagna della seconda guerra mondiale conclusasi con la
liberazione di Roma,
si può vedere Villa Adele dove vi ha sede il Museo dello Sbarco Alleato che è diviso in quattro sezioni: Americana, Inglese, Tedesca e Italiana. Nelle vetrine e nelle bacheche sono esposte uniformi, armi, decorazioni, documenti, piani di battaglia, foto di veterani, oggetti di uso quotidiano, motoveicoli ed inoltre c’è la fototeca e la biblioteca per chi volesse approfondire questo spaccato di storia. Lungo la riviera di ponente, in un piccolo slargo, si trova la composizione di "Angelita di Anzio", eretta il 22 gennaio 1979, in ricordo dei molti bambini simbolo della loro sofferenza innocente e vittime della brutalità della guerra. La bimba, raffigurata dallo scultore, è quella che un militare del corpo dei "Reali fucilieri di Scozia", S.C. Hayes, sbarcato ad Anzio con le truppe anglo-americane trovò sola e sconsolata che piangeva sulla spiaggia, pochi giorni dopo il suo ritrovamento, "Angelita" morì colpita da un proiettile il nome fu simbolico perché dalle ricerche fatte sul momento non riuscirono a dare alla bimba la sua vera identità. Anzio, quindi, non è solamente meta estiva per il suo bel mare, per la gastronomia, per l’archeologia ma è anche una città che fu strategica durante una sanguinosa guerra, quella della seconda guerra mondiale.
imperatori: Augusto vi fu proclamato Padre della Patria, Caligola, che ne voleva fare la
capitale dell'impero, Adriano, che la descriveva come uno dei luoghi più belli d'Italia ma
fu Nerone, che nacque ad Anzio, ad edificarvi il porto ad abbellire la reggia e la città di marmi e statue famose, oggi esposte nei più grandi musei del mondo, come
si può vedere Villa Adele dove vi ha sede il Museo dello Sbarco Alleato che è diviso in quattro sezioni: Americana, Inglese, Tedesca e Italiana. Nelle vetrine e nelle bacheche sono esposte uniformi, armi, decorazioni, documenti, piani di battaglia, foto di veterani, oggetti di uso quotidiano, motoveicoli ed inoltre c’è la fototeca e la biblioteca per chi volesse approfondire questo spaccato di storia. Lungo la riviera di ponente, in un piccolo slargo, si trova la composizione di "Angelita di Anzio", eretta il 22 gennaio 1979, in ricordo dei molti bambini simbolo della loro sofferenza innocente e vittime della brutalità della guerra. La bimba, raffigurata dallo scultore, è quella che un militare del corpo dei "Reali fucilieri di Scozia", S.C. Hayes, sbarcato ad Anzio con le truppe anglo-americane trovò sola e sconsolata che piangeva sulla spiaggia, pochi giorni dopo il suo ritrovamento, "Angelita" morì colpita da un proiettile il nome fu simbolico perché dalle ricerche fatte sul momento non riuscirono a dare alla bimba la sua vera identità. Anzio, quindi, non è solamente meta estiva per il suo bel mare, per la gastronomia, per l’archeologia ma è anche una città che fu strategica durante una sanguinosa guerra, quella della seconda guerra mondiale.
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