foto del 1991
Una antica datazione fa risalire
la costruzione al III sec. a.C., l’origine è ellenistica e come prova ci sono,
presenti sotto la scena, le pietre tipiche di Taormina che sono simili al
marmo. La riedificazione romana avvenne nel 31 a.C. -14 d.C. usando mattoni
d’argilla e calce inoltre furono costruiti i canali per defluire l’acqua
piovana. Il teatro si divideva in tre parti: l’orchestra, la scena e la cavea; la
cavea era divisa orizzontalmente in cinque zone, quella verticalmente era
formata da otto strette scalette, la gradinata della cavea andando verso l’alto
era formata da gradini ricavati dalla roccia viva; sopra le volte dei due
portici semicircolari si trovavano due terrazze destinate alle donne mentre i
primi posti erano per le autorità, invece la plebe assisteva allo spettacolo
dalle terrazze. Sul muro del portico si trovano trentasei piccole nicchie che
contenevano statue, vi erano colonne di marmo bianco e granito ma quasi tutte
sono state perse, un velario proteggeva gli spettatori sia dal sole che dalla pioggia.
Il teatro greco è ben conservato e la scena è fiancheggiata da colonne
ricollocate nel XIX sec., per la bellezza e l’eccezionale acustica questo
teatro viene ancora utilizzato per manifestazioni culturali, è sede di “Taormina Arte” festival internazionale
con la rassegna del cinema, del teatro, del balletto e della musica sinfonica.
All’interno del teatro si trova un piccolo museo l’Antiquarium con reperti e
sculture provenienti dai dintorni delle città.
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