mercoledì 16 aprile 2014

La Fontana delle Novantanove Cannelle a L’Aquila

Tra i tanti monumenti cheabbelliscono la città c’è la “Fontana delle Novantanove cannelle”, la cui prima fonte risale al 1272.
La Fontana, anticamente detta Fonte della Rivera, è inclusa fra le più antiche dell'Aquila e si trova nel Rione della Rivera nella parte bassa della città antica. 
 
Molte sono state le leggende nate intorno a questo luogo...



Si dice che i mascheroni che ornano la Fontana sono, in realtà, dei demoni intrappolati dai monaci in questo luogo per proteggere la città da influenze malefiche, essendo essa lo specchio della Gerusalemme Celeste. Infatti, secondo una tesi di molti, sovrapponendo la cartina geografica della città aquilana a quella di Gerusalemme, esse combaciano perfettamente in quanto, queste due città, hanno la medesima planimetria. 
 
Un’altra leggenda vuole che i mascheroni rappresentino la fisionomia dei proprietari dei primitivi 99 castelli che nel XIII secolo si unirono per fondare L’Aquila, che sarebbe costituita da 99 piazze, 99 chiese e 99 fontane. 
 
Un’altra leggenda vuole che la sorgente che alimenta la fontana sia stata volutamente tenuta segreta per evitare che un proprietario del castello piuttosto che un altro ne pretendessero la proprietà.
 
La Fontana delle Novantanove Cannelle è stata costruita con pietre policrome ed è distribuita su tre pareti di trentatré per ogni lato, vi si accede tramite degli scalini che portano ad un piazzale di sampietrini, delimitato da queste tre facciate. Ai mascheroni si alternano formelle rettangolari con rosoni circolari a quattro foglie piene o a girello, motivi comuni nell’arte abruzzese, nei mascheroni si individuano volti incappucciati (monaci), cavalieri, dame, satiri, animali. Da questi mascheroni o cannelle sono nate le leggende si poteva rivedere la Fontana grazie al restauro fatto dopo il terremoto degli anni passati. Dopo l'ultimo terremoto, la speranza é che tutta la città, dei miei nonni materni, torni ad essere come prima.










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