Il Museo Egizio di Torino

Jean Francois Champollion, arrivando in Torino nel 1824, scrisse una frase rimasta celebre: "La strada per Menfi e Tebe passa per Torino". 

In effetti questo museo, che espone collezioni straordinarie, è l'unico al mondo, insieme a quello de Il Cairo, ad essere dedicato esclusivamente alla cultura Egizia.

 

Il museo, voluto nel 1824 da Carlo Felice di Savoia, è ospitato all'interno di Palazzo dei Nobili, già sede dell'Accademia delle Scienze. La collezione iniziale, di 5628 reperti è stata riunita da Bernardino Drovetti, di origini piemontesi e console in Egitto di Napoleone Bonaparte. Numerosi altri pezzi furono acquisiti tra il 1898 e il 1901 dall'egittologo Schiaparelli. L'ultima acquisizione importante fu il Tempio di Ellesja, donato all'Italia dalla repubblica egiziana.

L'esposizione, che riguarda solo parte della collezione complessiva, permette di ammirare monumenti funerari, come l'intera tomba di Kha, statue divinità maggiori e domestiche, oggetti della vita quotidiana, papiri, oggetti di medicina e magia. Di particolare effetto sono le statue di Ramesse II, Amenophi II, Tuthmosi III ed il colosso di Sethi II.

La Dea Tauret, collezione Drovetti, foto mia del 2009

Dal 2013 è  attivo un nuovo percorso museale dedicato all'arte ed ai saperi dell'antico Egitto.

Orari: da martedì a domenica, dalle 8:30 alle 19:00, con ultimo ingresso alle 18:30 e i biglietti possono essere acquistati on line sul sito internet del museo stesso.
Sono disponibili audioguide in più lingue.