domenica 7 settembre 2014

Immagini della Roma dell’ 800

Il Portico di Ottavia è l'unico conservato dei grandi portici che limitavano, sul lato settentrionale, la piazza del "Circo Flaminio" (gli altri erano il "Portico di Ottavio" e " di Filippo"). 
Il Portico di Ottavia fu costruito sullo stesso luogo di un edificio più antico, il "Portico di Metello", eretto da Q. Cecilio Metello Macedonico nel 146 ed inaugurato nel 131 a.C. Nel Medioevo, sulle rovine del portico, furono edificati un grande mercato del pesce ed una chiesa, S. Angelo in Pescheria. 

Pescheria al Portico d'Ottavia
Il mercato era chiamato "Forum piscium" o di "Pescheria Vecchia"; la pietra a destra del grande arco del Portico è quanto resta e nell'iscrizione è scritto:  "Debbono essere date ai Conservatori (magistratura elettiva capitolina) le teste di tutti i pesci che superano la lunghezza di questa lapide, fino alle prime pinne incluse". Come si sa la testa è la parte migliore per la zuppa di pesce.
La chiesa Bonifacio II la intitolò all'Arcangelo San Michele ed ebbe nome "S. Angelo in foro piscium" in riferimento al mercato del pesce.
Nella parte del Ghetto c’è Via Ruta la via principale del ghetto dove si trovavano i negozi più importanti. 
Via Rua difronte al Portico d'Ottavia
In una targa si legge “Rua” o “ruga” per “strada, via” in relazione e in ricordo degli Ebrei espulsi dalla Spagna alla fine del ‘400 e che si stabilirono a Roma.

Le cartoline sono state riprodotte da acquarelli di E. Roesler Franz (1845-1907) che si trovano esposti al museo di Trastevere. 
La serie si chiama “Il Ghetto di Roma nei quadri di E. Roesler Franz”. Le cartoline, in mio possesso, si possono trovare alla bottega “Nonna Betta” al Ghetto che le fa stampare in esclusiva.

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