Questa città, dalla storia
antica, si trova a ridosso del Parco Nazionale della Majella e tra Scanno e
Pescocostanzo, qui nacque il poeta Publio Ovidio Nasone conosciuto
semplicemente come Ovidio.
Sulmona contornata da mura aveva
anticamente venti porte di accesso e ne sono rimaste solo dieci porte
e la più
significativa artisticamente è Porta Napoli per la sua
facciata in bugnato rustico e rosette scolpite nella viva pietra.
Sempre sulla
facciata si trovano due stemmi angioini, due capitelli e leoncini recuperati da
altri monumenti.
Da visitare la chiesa di san Panfilo
costruita su il tempio dedicato ad Apollo e a Vesta, la chiesa
di San Filippo Neri del XVII sec. e nel timpano si trova il bassorilievo
con san Martino che dona il mantello al povero, la chiesa
di San Francesco della Scarpa risalente al 1291.
costruita su il tempio dedicato ad Apollo e a Vesta, la chiesa
di San Filippo Neri del XVII sec. e nel timpano si trova il bassorilievo
con san Martino che dona il mantello al povero, la chiesa
di San Francesco della Scarpa risalente al 1291.
Interessante è l’Acquedotto
Medievale
lungo oltre 100 m che è composto da 21 imponenti arcate a sesto acuto in pietra, mentre salendo dalla piazza sulla destra si trova
la Fontana del Vecchio(1474).
lungo oltre 100 m che è composto da 21 imponenti arcate a sesto acuto in pietra, mentre salendo dalla piazza sulla destra si trova
la Fontana del Vecchio(1474).
I musei civici di Sulmona, da
visitare, sono ospitati nel complesso
della Santissima Annunziata, uno degli edifici più importanti della città, fondato nel 1320 come orfanotrofio e ospedale per gli infermi.
della Santissima Annunziata, uno degli edifici più importanti della città, fondato nel 1320 come orfanotrofio e ospedale per gli infermi.
Una passeggiata rilassante nella Villa Comunale con i
viali alberati e due
fontane per poi visitare il
Museo Pelino dell’arte e della tecnologia confettiera che conserva tra l’altro macchinari
e
strumenti e la ricostruzione di un laboratorio dell’700.
fontane per poi visitare il
Museo Pelino dell’arte e della tecnologia confettiera che conserva tra l’altro macchinari
e
strumenti e la ricostruzione di un laboratorio dell’700.
Sulmona è conosciuta per la
lavorazione artigianale di confetti e per la grande varietà, sempre
artigianali, di
composizioni
e di
bomboniere.
composizioni
e di
bomboniere.
Un’altra
peculiarità di questa città è la coltivazione
dell’aglio rosso che risale anche prima del 1876, infatti l’aglio Rosso di Sulmona è un ecotipo coltivato da secoli in Abruzzo (Valle Peligna, provincia di L’Aquila, il cui maggiore centro è Sulmona).
dell’aglio rosso che risale anche prima del 1876, infatti l’aglio Rosso di Sulmona è un ecotipo coltivato da secoli in Abruzzo (Valle Peligna, provincia di L’Aquila, il cui maggiore centro è Sulmona).
Nel 1983 le
edizioni Japadre pubblicarono di Fernando Tammaro “L’aglio rosso. Cenni
botanici, coltivazione ed usi”.
Di particolare rilievo è la
ricerca, svolta dall’Università dell’Aquila, relativa al contenuto in olii
essenziali dell’ecotipo che lo rendono particolarmente adatto ad un
uso farmacologico ed erboristico.
La visita alla città di Sulmona sarà interessante oltre
che per l’arte ma anche per conoscere l’arte e la confezione di un dolce particolare “il
confetto” che viene offerto nell’occasione della nascita e nelle ricorrenze del
matrimonio.
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