La splendida e luminosa Santa Maria delle
Grazie, a Milano,
è ricca di testimonianze del Rinascimento e fu voluta, per un
convento domenicano, da Francesco Sforza nel 1463.
La costruzione avvenne dove già c’era una piccola cappella
dedicata a Santa Maria delle Grazie e da cui la basilica prende il nome.
Il
progetto e la costruzione fu di G. Solari il convento fu completato nel 1469 mentre
la chiesa intorno al 1490; in seguito Ludovico il Moro fece fare dei cambiamenti
interni e nel 1497 vi fu sepolta la moglie Beatrice d’Este.
Questi cambiamenti Ludovico il Moro li fece fare al Bramante
che ricostruì la parte absidale e la sua grandiosa arte la si può vedere
nell'imponente Tribuna, realizzò anche il Chiostro e la Sacrestia Vecchia.
La
Basilica è formata da tre navate
da colonne di granito, vi sono anche delle cappelle alle pareti; da osservare le decorazioni pittoriche di Montofano e Butinone che comprendono rosoni,
tondi con figure di santi e beati Domenicani. La decorazione della teoria di “santi e beati domenicani” la si trova lungo le pareti esterne delle cappelle.
Il visitatore
attento
veduta della crociera |
Nel refettorio dei
monaci, che si trova accanto alla chiesa, si può ammirare la celebre
“Ultima
Cena”, dipinto ad tempra ed olio, che Leonardo da Vinci eseguì tra il 1494 e il
1497, questo capolavoro è conosciuto anche come “Cenacolo”.
Sulla parete di fronte, sempre nel refettorio, si ammira
anche la
“Crocefissione” opera di Donato Montorfano.
Il complesso domenicano
comprende tre bellissimi chiostri
e quello di forma quadrata è attribuito al
Bramante.
La Basilica di Santa Maria delle Grazie fa parte del Patrimonio
dell’Umanità dell’Unesco dal 1980 perché è una delle massime testimonianze
dell’arte rinascimentale e che conserva l’opera “Ultima Cena” capolavoro di
Leonardo da Vinci.
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